Gruppo Hera: prima volta in Italia di una miscela con 5% di idrogeno in una rete gas
È stata avviata nel modenese, da parte di Inrete Distribuzione Energia (società del gruppo Hera), la prima immissione a livello nazionale di una miscela di gas naturale e idrogeno al 5% in una rete di distribuzione gas a servizio di un’area residenziale che serve circa 40 famiglie. È partita, quindi, la terza fase del progetto avviato nel 2021 da Inrete, nel ruolo di capofila. Progetto che ha già permesso di sperimentare, due volte con successo, l’iniezione di una miscela di gas naturale e idrogeno al 2% nelle reti gas che servono lo stesso comparto residenziale oggi al centro della nuova iniziativa.
L’annuncio della sperimentazione è stato dato oggi a Castelfranco Emilia nei pressi dell’area di cantiere del comparto residenziale scelto per la sperimentazione. Erano presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano, l’ad del gruppo Hera Orazio Iacono, l’ad di Inrete Distribuzione Energia Federico Bronzini e rappresentanti del Cig.
La sperimentazione è possibile grazie al protocollo, unico in Italia, sottoscritto di recente da Inrete, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) e Comitato italiano gas (Cig), che permette di testare, rispettando le più stringenti prescrizioni sulla sicurezza, miscele di gas metano con blending fino al 10% di idrogeno nelle reti di distribuzione. L’obiettivo è creare le condizioni favorevoli alla progressiva abilitazione di miscele con percentuali crescenti di gas a basso contenuto di carbonio fossile nelle reti, dando così un concreto contributo alla transizione energetica.
La sperimentazione, portata avanti in accordo con l’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia e in collaborazione con numerosi partner, si concluderà il 3 aprile. In particolare, prevede l’immissione di una miscela con il 5% di idrogeno in un tratto isolato di rete che serve circa 40 famiglie della città emiliana, tutte opportunamente informate.
Questo vettore energetico a basso impatto ambientale, infatti, potrà contribuire alle esigenze di decarbonizzazione dei territori, permettendo di valorizzare l’infrastruttura gas esistente in Italia, che costituisce un unicum a livello europeo per estensione e capillarità, senza modificare gli impianti termici esistenti.
Il progetto, con la supervisione di enti di certificazione riconosciuti a livello internazionale, coinvolge gli operatori di tutta la filiera gas, dal trasporto ai costruttori di equipment, fino ai produttori di caldaie e piani cottura a gas. I test finali saranno infatti estesi anche a valle del contatore, grazie alla collaborazione dei cittadini coinvolti, con verifiche sul funzionamento degli apparecchi gas domestici.
“Siamo di fronte a un passo avanti importante verso la transizione energetica – interviene il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale – L’avvio a Castelfranco Emilia, della prima immissione in Italia di una miscela al 5% di idrogeno in una rete di distribuzione gas naturale a servizio di utenze residenziali, rappresenta uno step concreto e innovativo verso la decarbonizzazione”.
L’ad del gruppo Hera, Orazio Iacono, commenta: “L’idrogeno è un vettore strategico per il futuro del sistema energetico europeo: il gruppo Hera è già primario operatore nazionale del settore e in prima linea nell’abilitazione delle reti al trasporto anche di molecole verdi. Come multiutility il nostro ruolo è cambiato negli anni e da distributori di commodity siamo diventati abilitatori della transizione energetica attraverso le nostre infrastrutture. Per questo il nostro piano strategico 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti, sui 5,1 miliardi complessivi, per una rete sempre più efficiente, digitalizzata e resiliente, mantenendo l’eccellenza sulla qualità del servizio”.
Per la corretta misura del gas, la sperimentazione vede l’impiego di NexMeter su tutte le utenze interessate dal progetto. NexMeter è il contatore gas G4 sviluppato dal Gruppo Hera, già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: il dispositivo, che ha aperto nuove prospettive nel settore sia per le tecnologie all’avanguardia sia per le funzioni di sicurezza, è già presente in ormai quasi 300.000 case italiane allacciate alle reti di distribuzione gas gestite dalle società di distribuzione del gruppo Hera.
Collaborano a questo progetto: Baxi, Bosch, Electrolux Group, Emerson, Ferroli, Immergas, Innovhub SSI, Pietro Fiorentini, Snam, TdZ, Valpres (azienda di Bonomi Group), Alfa Engineering e Idrotherm 2000; Rina è invece partner certificatore.
Condividi questo contenuto: