Handelsblatt: “L’Europa pronta a un accordo sui dazi al 10% con gli Usa”
MILANO – Si preannuncia una svolta nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Europa, che ormai da mesi alimentano l’incertezza sui mercati. Secondo quanto riporta il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, la Commissione Ue sarebbe pronta ad accettare un dazio fisso del 10%, a patto che l’accordo sia definito con criteri chiari e condivisi. L’obiettivo è evitare tariffe più elevate su settori strategici come automobili, farmaceutica e componenti elettronici.
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Nell’offerta lo stop al gas russo a favore del Gnl americano
Washington non ha ancora confermato la volontà di limitare al 10% le tariffe sull’automotive del Vecchio continente. In cambio della rinuncia a imposizioni più severe, l’Ue sarebbe disponibile a ridurre i suoi contro dazi sulle auto importate dagli Usa e a ridurre le barriere tecniche o giuridiche. Gli accordi potrebbero coprire anche il campo dell’energia, con l’offerta degli europei di vietare completamente l’acquisto di gas naturale russo, creando potenzialmente una maggiore domanda per i produttori statunitensi.
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I dazi Usa presentano il conto all’Europa e all’Italia
I dazi annunciati il 2 aprile da Donald Trump – e ritrattati più di una volta – hanno iniziato a infierire qualche colpo alle economie europee. Lo rivelano i primi dati sulla bilancia commerciale dell’area euro, dove il surplus si è contratto dai 13,6 miliardi di euro di aprile 2024 ai 9,9 miliardi di quest’anno (-3,7 miliardi). L’Italia non è da meno: nella prima fotografia dell’Istat che tiene conto dell’annuncio del presidente Usa, l’avanzo commerciale si è quasi dimezzato. Se ad aprile 2024 il saldo era a 4,83 miliardi di euro, ad aprile di quest’anno ha subito una brusca contrazione scendendo fino a 2,48 miliardi.
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Impatto ad oggi limitato, ma l’incertezza resta elevata
Alcuni osservatori restano più ottimisti. A detta del comitato delle politiche macroprudenziali – composto dai vertici di Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip e Mef – “la trasmissione ai mercati italiani delle turbolenze innescate ad aprile dall’annuncio da parte degli Stati Uniti di maggiori dazi sulle importazioni è stata finora limitata”. Tuttavia, sottolinea il gruppo, “l’incertezza sulle politiche a livello globale rimane elevata” ed “eventuali nuove tensioni potrebbero risultare amplificate in Italia dall’elevato debito pubblico” ammonisce comunque il documento”.
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