I sottoscrittori di fondi crescono di mezzo milione in un anno
Un italiano su cinque investe in fondi comuni, con un patrimonio medio di 52 mila euro. I dati relativi al 2024, entrambi in crescita rispetto al 2023, si ricavano dall’ultimo Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni in Italia, curato da Assogestioni.
Arrivano un milione e mezzo di nuovi investitori
Sono 11,6 milioni, in aumento di 500 mila unità da un anno all’altro, gli italiani che investono in fondi comuni, strumenti che consentono di diversificare i sottostanti affidando le scelte di portafoglio a gestori professionali. Lo studio ha anche rilevato che i risparmiatori che hanno investito per la prima volta in fondi comuni nel 2024 sono 1,5 milioni. “Attualmente il 19,7% degli italiani investe in fondi, anche se vi sono ampie differenze territoriali, con il Nord abbondantemente sopra la media, mentre la macro-area del Sud+Isole è sotto”, commenta Alessandro Rota, direttore ufficio studi di Assogestioni.
Investimento medio di 52 mila euro
Il valore medio investito si attesta a 52 mila euro, in crescita rispetto allo scorso anno, grazie sia a nuovi flussi sia al favorevole andamento dei mercati finanziari. Le Borse sono quasi tutte salite nonostante i tanti fattori di tensione a livello macro e un progresso non proprio esaltante delle trimestrali e anche il reddito fisso ha dato buone soddisfazioni, soprattutto nell’Eurozona, grazie ai tagli al costo del denaro da parte della Bce.
Tuttavia, va anche registrata una forte polarizzazione della ricchezza: il 25% degli investitori, appartenenti al quartile più alto, detiene circa il 75% delle masse totali, in linea con le stime di Banca d’Italia, secondo cui il 30% delle famiglie più abbienti detiene l’80% della ricchezza finanziaria complessiva. “Circa sei milioni di italiani, la metà dei sottoscrittori, investe cifre contenute, fino a 21 mila euro, a conferma della natura democratica dei fondi di investimento e della loro accessibilità anche a chi ha disponibilità più limitate”, annota Riccardo Morassut, senior research analyst dell’ufficio studi.
L’investitore medio ha 61 anni, i giovani scelgono il Pac
L’età media degli investitori è di 61 anni, con i Boomer che rappresentano il 41% del totale e detengono quasi metà della ricchezza complessiva (48%). Anche se – inevitabilmente – Millennial e Gen Z stanno guadagnando terreno: insieme costituiscono oggi il 15% dei sottoscrittori e detengono il 6% delle masse. Degno di nota il dato sui nuovi investitori: dell’1,5 milioni di risparmiatori che hanno sottoscritto fondi per la prima volta nel 2024, il 23% appartiene alle generazioni più giovani.
Tra gli under 40, uno su due sceglie il Pac, forma di investimento a rate che riduce l’impatto della volatilità dei mercati, contro il 22% del totale considerando tutte le fasce d’età. Il che sta a indicare un livello di cultura finanziaria più elevato tra i giovani, che fa ben sperare per il futuro del risparmio e per la creazione di ricchezza nel Paese.
Infine, il divario di genere continua ad assottigliarsi: le donne rappresentano il 47% dei sottoscrittori, con un investimento medio pari a 50.000 euro, contro i 55 mila euro degli uomini. Nel 1996, le donne investitrici erano il 34%.
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