IA, Nvidia e AMD verseranno il 15% agli Stati Uniti sulle vendite di chip in Cina

I giganti dei semiconduttori Nvidia e AMD verseranno agli Stati Uniti il 15% delle loro vendite in Cina di chip avanzati per l’Intelligenza Artificiale. È quanto hanno riferito al New York Times “fonti vicine all’accordo”.

Mercoledì scorso il ceo di Nvidia, Jensen Huang, ha concordato con il presidente Trump alla Casa Bianca di cedere al governo federale tale percentuale delle vendite in Cina, un accordo senza precedenti che rende di fatto il governo degli Stati Uniti un partner di queste due aziende tecnologiche nelle loro operazioni nel gigante asiatico.

I vantaggi per gli Usa

Due giorni dopo la firma dell’accordo alla Casa Bianca, il Dipartimento del Commercio ha iniziato a rilasciare licenze di vendita per i chip di IA di Nvidia, i famosi chip H20. Un mese fa, Nvidia aveva ottenuto l’autorizzazione a vendere i suoi chip più avanzati in Cina, ma da allora la multinazionale non ha ricevuto licenze per vendere questa tecnologia avanzata, fondamentale per lo sviluppo dell’IA.

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Secondo le stesse fonti, anche AMD fa parte di questo accordo, che interesserebbe principalmente le vendite del suo chip MI308 che, come i chip di Nvidia, è vitale per i data center che consentono l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale su larga scala.

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L’accordo per riprendere le esportazioni di chip avanzati in Cina potrebbe fruttare oltre 2 miliardi di dollari agli Stati Uniti: prima delle restrizioni all’export, Nvidia vendeva chip H2O alla Cina per un valore di circa 15 miliardi di dollari e AMD prevedeva di vendere circa 800 milioni di dollari dei suoi chip MI380.

La risposta della Cina

Pechino, sempre più ostile all’idea che le aziende cinesi utilizzino l’H2O, difficilmente accetterà l’idea di una tassa sui chip. Yuyuantantian, un account social affiliato alla televisione statale China Central Television che segnala regolarmente le opinioni di Pechino in materia di commercio, domenica ha criticato aspramente le presunte vulnerabilità di sicurezza e l’inefficienza del chip. Entro oggi Usa e Cina dovrebbero trovare un’intesa sulla tregua di 90 giorni in vista di un pieno accordo commerciale. Il via libera alla vendita di chip è uno dei nodi, insieme agli acquisti di prodotti agricoli dagli Usa alla Cina

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