Il croissant è la merenda più amata dagli italiani: nel 2023 quelli confezionati “crescono” del 4,3%

Il termine “merenda” ha etimologia latina. Secondo alcune lezioni deriva dal gerundivo di merere, meritare. Nell’Ottocento indicava il pasto che veniva dato ai lavoratori nei campi per “premiarli” dopo il lavoro svolto. Insomma, un cibo che deve gratificare. Procedendo per traslazione, in Italia, le cosiddette “merendine”, ovvero i cibi dolci confezionati, sono un alimento ancora molto apprezzato. Basti pensare che, secondo i dati raccolti da Bva Doxa – Unione Italiana Food, sono consumate da 8 italiani su 10. Più della metà le mangia almeno una o due volte a settimana. La buona notizia è che negli ultimi anni questi prodotti hanno ridotto le porzioni, i grassi saturi (-20%), gli zuccheri (-30%) e le calorie (-21%).

A consumarli sono soprattutto adulti. Un mercato che non cessa di crescere: nel 2023, secondo un’elaborazione dell’Unione Italiana Food sui dati Circana, le vendite in volume delle merendine sono cresciute del + 0,5% rispetto al 2022, toccando quota 737 milioni di kg per un valore complessivo dei prodotti da forno dolci monodose pari a 1,52 miliardi di euro. Ogni anno inoltre vengono lanciate sul mercato dalle 8 alle 10 nuove merendine. Eppure, sempre secondo i dati della ricerca, anche in questo dolce mondo c’è un classico intramontabile: il croissant.

Croissant

La nascita del croissant, come avviene spesso con le antiche ricette, incrocia diverse leggende e tradizioni. Una di queste vede nel dolce di burro a mezza luna (e qui l’etimologia ancora ci aiuta, dato che “croissant” in francese significa letteralmente “crescente”, aggettivo che si lega alle fasi lunari) un antenato del kipferl, un tipo di pane a burro che nel 1638 i fornai viennesi sfornarono per festeggiare il mancato assedio dei turchi. Il simbolo degli ottomani è, d’altronde, la mezzaluna. Ma, lasciando indietro miti e saghe culinarie, il dolce, nella versione francese e nelle tantissime varianti italiane (dal cornetto alla brioche) guida il comparto delle merendine. In Italia copre il 31% dell’intero mercato. Ad agosto 2023 le vendite in volume dei croissant confezionati hanno toccato quota 39,4 milioni di kg con una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.

“In un contesto alimentare sempre più diversificato e dinamico, il croissant emerge come un pilastro della categoria merendine”, afferma Luca Ragaglini, vicedirettore e segretario del settore prodotti da forno di Unione italiana Food, “consolidando la sua posizione di prodotto iconico nel mercato italiano. Tale successo è il risultato di una combinazione virtuosa tra gusto, innovazione costante ed equilibrio nutrizionale, che è il mix vincente che contraddistingue le merendine italiane. Un prodotto pratico che anche grazie alla monoporzione confezionata è l’ideale sia per la merenda a casa ma anche per quella fuori casa”.

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