In pensione con quota 103, l’assegno resta contributivo anche raggiunta l’età di vecchiaia
Gentile lettore, nel caso di specie, accedendo alla quota 103 nella versione prevista dalla L. 213/23 (requisiti maturati nel 2024), lei si convertirà al metodo contributivo e percepirà una pensione pari a un massimo di 4 volte il valore del trattamento minimo fino all’età di vecchiaia; a decorrere da tale data l’assegno non avrà più la riduzione a 4 volte il trattamento minimo, ma resterà irrevocabilmente calcolato con metodo contributivo puro.
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