Innovazione digitale e sostenibilità in cerca di sinergie

Sostenibile non fa sempre rima con digitale, anzi. Solo il 13% delle iniziative dedicate alla sostenibilità promosse dalla Commissione europea nell’ultimo decennio fanno leva sulle tecnologie digitali a fronte del 90% delle misure varate in ambito digitale che affrontano strategicamente la sostenibilità, seppure più per temi sociali e di governance che di salvaguardia dell’ambiente. A rilevarlo uno studio condotto dall’Osservatorio digital & sustainable del Politecnico di Milano in collaborazione con Assolombarda secondo il quale, nonostante nell’84% dei casi investano in modo significativo su entrambi i fronti, solo una minoranza delle grandi imprese italiane tratta in modo sinergico sostenibilità e innovazione digitale.

In particolare, solo il 34% utilizzerebbe le tecnologie digitali per perseguire obiettivi di sostenibilità a livello ambientale, sociale e di governance (Esg) e solo il 22% si farebbe ispirare dalle ‘guideline’ di sviluppo sostenibile per rivedere i processi di trasformazione digitale. A livello organizzativo, non a caso, il 98% delle grandi aziende ha un ‘responsabile information technology’, l’83% un ‘sustainability manager’ – che, nel 33% dei casi, riveste anche altri ruoli – e solo il 10% un ‘digital sustainability officer’, capace di coniugare le due dimensioni.

“La trasformazione digitale, se ben governata, può essere un potente acceleratore per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ma, se non ben gestita, può rappresentare un rischio al potenziale equilibrio tra crescita economica, benessere sociale e tutela ambientale – commenta Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatorl digital innovation del Politecnico di Milano – Per questo è fondamentale orientare nel modo giusto le scelte verso un futuro digitale e sostenibile: il digitale può essere uno strumento per affrontare le sfide globali di sostenibilità e, allo stesso tempo, gli obiettivi di sostenibilità devono guidare la progettazione e l’utilizzo responsabile delle tecnologie e delle innovazioni digitali”, intelligenza artificiale in primis.

In questo percorso, ad arrancare sono soprattutto le piccole e medie imprese (pmi). Solo un terzo (31%) investe intensamente sia in innovazione digitale sia in sostenibilità e ancor meno sono le pmi che cercano sinergie tra le due dimensioni. In particolare, solo l’8% utilizzerebbe il digitale in modo intensivo per perseguire obiettivi di sostenibilità a tutto tondo e solo il 6% trarrebbe ispirazione dalle linee guida sulla sostenibilità per orientare il suo processo di digitalizzazione. Dal punto di vista organizzativo, infine, il 67% delle pmi non dispone di una figura interna dedicata al digitale mentre il 63% non ha alcun referente in materia di sostenibilità e, soprattutto, non avverte alcuna esigenza di introdurlo.

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