Investimenti in AI: il boom dei ritorni
L’evoluzione degli investimenti nell’intelligenza artificiale si presenta come uno degli scenari più dinamici e promettenti del panorama finanziario contemporaneo. L’annuario sul risparmio gestito di FIDA, Finanza Dati Analisi, evidenzia come i fondi tematici dedicati a robotica e AI abbiano attirato flussi di capitale considerevoli nel 2024, generando rendimenti attorno al 30% per i fondi comuni, rappresentati dall’indice FIDA FFI Azionari Settoriali Intelligenza Artificiale che ha raggiunto, approssimativamente, il 30% di rendimento, mentre il segmento robotica si è attestato su livelli dell’ordine del 18%.
Questo successo, seppur accompagnato da costi di gestione e commissioni leggermente più elevati rispetto ad altri settori, testimonia l’ampia adozione di soluzioni AI in ambito industriale e commerciale. Le applicazioni spaziano dall’automazione delle fabbriche all’adozione di modelli generativi in grado di rivoluzionare la produzione e l’analisi dei dati. I costi, mediamente intorno al 2,2% per le spese correnti e al 1,8% per la gestione, sono in linea con le dinamiche di un settore in rapida espansione, sostenuto anche dalle politiche di incentivazione promosse sia negli Stati Uniti che in Europa.
Tuttavia, l’euforia per l’AI si è recentemente scontrata con una fase di alta volatilità. A fine 27 gennaio, il settore tecnologico ha subito un crollo di 1.000 miliardi di dollari a seguito della presentazione, da parte del laboratorio cinese DeepSeek, di un nuovo modello di intelligenza artificiale. La notizia ha scosso il mercato per l’affermazione che il nuovo LLM (Large Learning Model) sia stato sviluppato in soli due mesi con un budget inferiore ai 6 milioni di dollari, rispetto ai 5 miliardi investiti annualmente da OpenAI per lo sviluppo di ChatGPT. Questa rivelazione ha innescato un’ondata di vendite sui titoli tech, mettendo in discussione le barriere all’ingresso nel settore e la sostenibilità degli ingenti investimenti effettuati dalle grandi corporation.

Tuttavia, nelle ultime settimane, si è confermata la ripresa. Le principali aziende tecnologiche hanno continuato a investire massicciamente in infrastrutture per l’IA, con Amazon (che ha destinato 80 miliardi di dollari nel 2024) che prevede ulteriori aumenti nel 2025. Inoltre, l’integrazione di DeepSeek in piattaforme come WeChat ha portato a un aumento del 4% del valore di mercato di Tencent, raggiungendo i massimi dal 2021. Nonostante l’iniziale turbolenza, potremmo ora supporre che l’impatto di DeepSeek possa avere effetti positivi a lungo termine, promuovendo una più ampia adozione dell’IA, a beneficio di tutti gli attori, ed incrementando l’efficienza in vari settori.
Infatti, l’impatto dell’intelligenza artificiale va ben oltre il settore finanziario. Le applicazioni AI stanno infatti trasformando in modo radicale numerosi comparti economici. Nel settore sanitario, l’impiego di algoritmi di deep learning ha portato a miglioramenti significativi nella diagnosi di patologie complesse, consentendo l’individuazione precoce di malattie come il cancro e le patologie neurologiche, e accelerando al contempo la ricerca di nuovi farmaci e terapie. Anche il settore finanziario ha saputo sfruttare il potere dell’AI, integrando modelli predittivi avanzati nei sistemi di trading algoritmico e nella gestione del rischio, e promuovendo l’adozione di soluzioni fintech capaci di offrire consulenze personalizzate e gestione automatizzata degli investimenti.
L’intelligenza artificiale si estende ulteriormente nel commercio al dettaglio e nella logistica, dove sofisticati sistemi di raccomandazione personalizzano l’offerta al consumatore e ottimizzano l’intera catena di approvvigionamento. In un mondo in cui la velocità e la precisione nella gestione dei dati rappresentano fattori competitivi cruciali, l’AI sta ridefinendo le regole del gioco anche nel settore automotive, con lo sviluppo dei veicoli autonomi, e in agricoltura, migliorando il monitoraggio delle coltivazioni e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse.
Nel settore sanitario, le tecnologie AI stanno già rivoluzionando la diagnostica e la ricerca, grazie alla capacità di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale. Queste soluzioni consentono di individuare patologie in stadi molto precoci, di personalizzare i trattamenti e di accelerare il processo di sviluppo di nuovi farmaci. Parallelamente, in ambito finanziario, l’adozione di modelli predittivi sempre più sofisticati sta trasformando il trading algoritmico e la gestione del rischio, aprendo la strada a strategie di investimento sempre più personalizzate e dinamiche.
Nel commercio al dettaglio e nella logistica, l’intelligenza artificiale si fa largo attraverso sistemi di raccomandazione che anticipano le preferenze dei consumatori e ottimizzano l’intera catena di approvvigionamento, riducendo i tempi di consegna e migliorando l’esperienza d’acquisto. Il settore automotive, invece, si prepara a una rivoluzione con lo sviluppo di veicoli autonomi e sistemi di assistenza alla guida sempre più avanzati, che non solo promettono una maggiore sicurezza stradale, ma anche un notevole impatto sull’efficienza dei trasporti. Anche l’agricoltura non è da meno: le nuove soluzioni AI stanno aprendo la strada a pratiche di coltivazione più sostenibili e a una gestione ottimizzata delle risorse, offrendo agli agricoltori strumenti in grado di prevedere condizioni climatiche, monitorare in tempo reale le coltivazioni e migliorare significativamente i rendimenti.
L’emergere di nuove soluzioni AI, ancora in fase nascenti, apre ulteriori orizzonti di opportunità ma anche di sfide. Queste tecnologie, frutto di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, promettono di trasformare ulteriormente i settori tradizionali grazie a capacità di apprendimento e adattamento sempre maggiormente avanzate. Tuttavia, la complessità intrinseca dei modelli e il potenziale insorgere di bias nei dati sollevano importanti questioni etiche e regolatorie. È imperativo, dunque, che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale venga accompagnata da framework normativi capaci di garantire trasparenza, sicurezza e tutela della privacy, affinché le opportunità offerte non si traducano in rischi incontrollati.
In questo scenario in continua evoluzione, il connubio tra innovazione tecnologica e gestione attenta del rischio rappresenta la chiave per sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale, trasformando le sfide in opportunità per il futuro.
* Ufficio Studi FIDA – Finanza Dati Analisi
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