Invitalia, sostegno a 15mila nuove imprese in 3 anni: 1,9 miliardi di euro di investimenti attivati

Negli ultimi 3 anni sono oltre 15.000 le nuove imprese finanziate da Invitalia, per più di 1,9 miliardi di euro di investimenti attivati, e 1,5 miliardi di euro di agevolazioni concesse. Sono oltre 1.000 le imprese innovative sostenute con incentivi dedicati, 5.500 le imprese femminili e 5.700 quelle guidate da under 36. Sono questi i principali dati dell’osservatorio Invitalia, diffusi in occasione del VI Meeting del Sistema Invitalia Startup Connettere, Collaborare, Crescere, l’evento istituzionale organizzato da Invitalia in collaborazione con la Regione Lombardia e dedicato allo scale-up delle imprese innovative.

“Invitalia rappresenta una leva istituzionale importante – ha detto l’amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella – un partner che, dall’idea iniziale al percorso di realizzazione e crescita, fornisce servizi reali ad alto valore aggiunto per le iniziative imprenditoriali che possono contribuire alla competitività del Paese con progetti ad alto contenuto di innovazione, tecnologia e creatività”.

Gli ambiti su cui nel triennio si sono concentrati gli investimenti delle startup innovative finanziate con Smart&Start Italia, l’incentivo promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia, sono: Web Technology, con Cloud computing, IoT, e-commerce, Social network (40%), Industria High Tech (18%) e Life Science (16%). Seguono poi Ambiente ed energia (10%), Smart Cities (7%), IT e infrastrutture (6%), Turismo e Beni culturali (3%).In particolare, dai dati emerge che le imprese innovative hanno ottenuto oltre 250 milioni di euro di agevolazioni, beneficiando di più del doppio dei contributi agevolativi rispetto al totale delle nuove imprese finanziate (in media 230.000 euro contro un valore medio delle agevolazioni pari a circa 95.000 euro). La Lombardia è la regione che conta il maggior numero di startup finanziate (24%) con la misura Smart&Start Italia. Seguono la Puglia (11%), la Campania (10%) e il Lazio (9%).

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