Istat, accelera l’inflazione con i rincari dell’energia: a febbraio +1,7%

MILANO – Il rincaro dei costi dell’energia spinge al rialzo l’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di febbraio 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività è aumentato dello 0,2% su gennaio e dell’1,7% su febbraio 2024, dal +1,5% del mese precedente.

“A febbraio 2025, secondo le stime preliminari, l’inflazione accelera leggermente, portandosi all’1,7% (stesso livello di ottobre 2023) dall’1,5% di gennaio. – commenta l’Istat – Tale evoluzione risente principalmente della dinamica dei prezzi degli Energetici, tornata positiva (+0,6% da -0,7% di gennaio) e, in particolare, di quella della componente regolamentata (+31,5% da +27,5%). Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati e di quelli non lavorati accelerano, così come quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+2,2% da +1,7%). Rallentano, invece, i prezzi di alcuni servizi, tra cui quelli ricreativi e culturali, quelli relativi ai trasporti e alle comunicazioni. A febbraio, l’inflazione di fondo resta stabile a +1,8%”.

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Bce: scendono attese su aspettative di inflazione

Dalla sponda europea – dall’indagine Bce di gennaio fra i consumatori europei – emerge invece che le aspettative mediane di inflazione per i prossimi 12 mesi sono diminuite in gennaio al 2,6% dal 2,8% mentre l’inflazione percepita negli ultimi 12 mesi è calata leggermente al 3,4% dal 3,5% di dicembre. In entrambi i casi, queste diminuzioni hanno invertito gli aumenti osservati nei dati di dicembre 2024. Le aspettative medie per l’inflazione a tre anni sono rimaste invariate al 2,4% a gennaio 2025. Le aspettative di inflazione negli orizzonti di un anno e tre anni sono quindi rimaste al di sotto del tasso di inflazione percepito in passato. L’incertezza sulle aspettative di inflazione nei prossimi 12 mesi è rimasta invariata, per il sesto mese consecutivo, al livello più basso da febbraio 2022 aumentate

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