Ita-Lufthansa, la Ue dice sì: “Garantita la concorrenza”

ROMA — E adesso c’è anche l’ultimo timbro sulla fusione tra Ita Airways e Lufthansa. A quattro ore dalla scadenza del suo mandato, la Commissione Ue dà il via libera all’alleanza italo-tedesca nei cieli.

È passato esattamente un anno da quando, il 30 novembre 2023, il nostro ministero dell’Economia – che vende il 41% di Ita – e Lufthansa che compra hanno notificato l’operazione a Bruxelles.

In questi mesi, la Commissione Ue – garante della corretta concorrenza tra le imprese e dei consumatori – ha avvertito che Ita e Lufthansa (prima per ricavi in Europa) sarebbero diventate troppo forti, una volta fuse.

Linate e Fiumicino

Il loro strapotere avrebbe preso forma a Milano Linate; lungo 10 rotte che collegano Fiumicino o Linate con Austria, Belgio, Germania e Svizzera; infine lungo tre rotte da Fiumicino verso Chicago e Washington (negli Usa) e Toronto (in Canada).

In questo quadro, la Commissione Ue ha imposto delle condizioni all’alleanza. In sostanza, Ita e Lufthansa cederanno una serie di voli tra Milano Linate e Roma Fiumicino a tre competitori.

Sono easyJet, Air France e infine Iag (casa madre di British e Iberia). Questo, lungo tutte le direttrici contestate. In particolare la low cost britannica easyJet otterrà 30 slot (i famosi diritti di decollo e atterraggio) a Linate e un ulteriore spazio, a Fiumicino.

Gli aerei arancioni

I britannici confermano così che, a partire dalla primavera 2025, baseranno 5 nuovi aeromobili arancioni a Milano e tre a Roma, creando 250 posti di lavoro. Grazie a easyJet verrà risolto il problema dei voli brevi verso l’Europa.

Invece Iag e Air France si rafforzeranno nei collegamenti intercontinentali verso Usa e Canada. Questi travasi di volo ottengono adesso la benedizione dell’Ue che li considera idonei a ristabilire una competizione piena.

I concorrenti easyJet, Air France e Iag sono «indipendenti» da Ita e Lufthansa (osserva l’Europa); hanno inoltre «risorse finanziarie, competenza e incentivi per agire come forze competitive attive».

Il timbro di Vestager

Con l’ultimo timbro di Margrethe Vestager, commissaria uscente proprio alla Concorrenza, ora la fusione italo-tedesca può prendere quota.

A gennaio, il nostro ministero dell’Economia e Lufthansa firmeranno il contratto definitivo di compravendita (il closing). Lo conferma proprio Lufthansa in una nota di ieri sera.

A quel punto, i tedeschi inietteranno 325 milioni nel capitale di Ita attraverso un aumento di capitale loro riservato che li porterà al 41% delle azioni.

Un Cda a cinque

L’attuale Consiglio di amministrazione di Ita decadrà. Ne subentrerà uno nuovo, a cinque membri. Lo Stato italiano, che conserva la maggioranza delle azioni (per il momento), avrà tre consiglieri. E uno di questi sarà presidente.

Lufthansa prenderà invece gli altri due consiglieri e, ovviamente, la poltrona di ad. Sono i patti parasociali a consegnare al gruppo germanico il timone del comando in Ita, malgrado avrà in prima battuta soltanto il 41% del capitale.

In prospettiva, Lufthansa potrà acquisire il 100% di Ita, con un investimento complessivo che arriverà a 829 milioni. «Dopo Mps, anche per Ita vediamo il traguardo. Siamo soddisfatti per questa nuova tappa: ora dobbiamo fare l’ultimo miglio».

Il nodo occupazione

Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sul semaforo verde della Commissione Ue.

Ecco invece Maurizio Landini, numero uno della Cgil, a Tg2 Post: «Adesso vogliamo conoscere nel dettaglio il progetto industriale, il potenziamento dell’occupazione come anche della qualità del servizio».

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