La chiave principale di un investimento vincente? Il tempo

“Se consideriamo solo gli ultimi anni, ci siamo già trovati in situazioni simili a quella attuale, con tante incognite a livello macro e i mercati finanziari reduci da una fase di crescita. Eppure, nonostante correzioni più o meno intense, i listini si sono proiettati sempre verso nuovi massimi”. Così Nicola Ardente, presidente di Efpa Italia, fondazione promossa per iniziativa di Anasf con l’intento di promuovere elevati standard formativi, attraverso certificazioni e percorsi professionali.

I temi al centro del Meeting 2025

L’ente ha da poco terminato l’evento annuale, intitolato “Market timing vs time in the market”, a sintetizzare il dilemma ricorrente tra gli investitori: provare ad anticipare i movimenti del mercato o restare investiti con metodo e lungimiranza?

La 16esima edizione dell’Efpa Meeting si è aperta con la presentazione di una ricerca curata da Finer Finance Explorer, dalla quale è emerso che il tempo, la previdenza e il passaggio generazionale sono le tre variabili decisive per il futuro del risparmio nel nostro Paese, eppure solo il 10% degli italiani pensa a un fondo pensione, mentre quasi il 60% continua a confidare nel sistema statale. Prevale una visione di breve periodo, una sorta di “miopia finanziaria” e una diffidenza culturale verso gli investimenti azionari, che richiedono conoscenza e pazienza. “Il 57% degli italiani risparmia, ma solo il 30% investe”, ha spiegato il numero uno di Finer, Nicola Ronchetti. “Quasi la metà degli intervistati ha un orizzonte temporale di cinque anni”. Per investire e per diffondere una cultura finanziaria più consapevole, servono tempo e professionisti preparati ai quali affidarsi. Eppure, anche la consapevolezza dell’orizzonte temporale come variabile fondamentale è bassissima, soprattutto tra i più giovani, proprio coloro che trarrebbero i maggiori benefici da un approccio di lungo periodo.

Più integrazione in Europa per rilanciare i consumi

“Europa svegliati” è stato il messaggio lanciato dal presidente dell’Istituto Adriano Olivetti Mario Baldassarri, ospite dell’ultima sessione, dedicata al tema “Riscriviamo il futuro”. “Non stracciamoci le vesti per i dazi”, è stato l’invito dell’economista. Lo squilibrio commerciale tra Europa e Usa non dipende dai prezzi, ma dalla domanda interna”. E allora, se la domanda americana è in eccesso rispetto all’offerta, mentre quella europea soffre, quei 350 miliardi di risparmio europeo che ogni anno vengono investiti negli Usa, il Vecchio Continente deve trovare il modo di trattenerli perché vadano a sostenere la domanda e la crescita interna.

Il valore del tempo

“Il tempo non è un rischio da gestire, ma un alleato da coltivare”, ha sottolineato Ardente. “Chi ha saputo resistere alla tentazione di disinvestire nelle normali fasi di correzione dei mercati, ha partecipato in pieno alla ripresa che ne è seguita”, ha ricordato. “Spesso si cerca il momento giusto per entrare o uscire dal mercato, mentre il vero valore nasce dal tempo che si trascorre investiti con coerenza. In questo – ha aggiunto – affidarsi a professionisti qualificati può fare la differenza”.

Una riflessione che si porta dietro l’importanza della certificazione per i consulenti finanziari. “Abbiamo introdotto nuove certificazioni specifiche, per accogliere i nuovi motori del mercato come l’intelligenza artificiale ed evidenziare sempre più l’importanza della pianificazione patrimoniale”, ha aggiunto. “Partecipare a corsi di qualificazione professionale è una garanzia per i consulenti, prima ancora che per i clienti”.

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