La Fed lascia invariati i tassi di interesse

La Fed lascia i tassi di interesse invariati. Il costo del denaro resta fermo fra il 5,25% e il 5,50%. La Fed ha deciso anche di rallentare la velocità di riduzione del suo bilancio, in una mossa che allenterà la pressione del Dipartimento del Tesoro e sulle emissioni di Treasury. Da giugno la Fed imporrà un tetto di 25 miliardi di dollari al mese ai Treasury, dai 60 attuali, mantenendo a 35 miliardi quella dei mortgage-backed securities.

“I recenti indicatori suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi. Il mercato del lavoro resta solido, e il tasso di disoccupazione basso. L’inflazione è rallentata nell’ultimo anno ma resta elevata. Negli ultimi mesi c’è stata una mancanza di progressi verso l’obiettivo del 2%”, afferma la Fed nel comunicato diffuso al termine della due giorni di riunione. “Non ci aspettiamo che sarò appropriato ridurre i tassi fino a quando non avremo maggiore fiducia sulla traiettoria dell’inflazione verso il target del 2%”, mette in evidenza la Fed.

Dollaro in calo dopo decisioni della Fed

Il dollaro è sceso dopo che la Federal Reserve ha segnalato di essere ancora orientata verso un’eventuale riduzione dei costi di finanziamento, ma ha preso atto dei recenti dati deludenti sull’inflazione e ha suggerito un possibile stallo. La valuta americana è scesa dello 0,23% a 106,08, mentre l’euro ha guadagnato lo 0,24% a 1,0691 dollari. Nei confronti dello yen giapponese, il dollaro si è indebolito dello 0,22% a 157,44 dollari.

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