La guida degli acquisti per qualità e prezzo

L’inflazione ha finalmente abbassato la testa, ma i danni inferti al potere di acquisto restano. I consumatori continuano a valutare con grande attenzione i prezzi di vendita, alla ricerca dei prodotti più convenienti. Aiutati in questo dagli strumenti digitali. Allo stesso tempo, però, non intendono rinunciare alla qualità. Ed è proprio su questo parametro che è incentrata la quinta edizione dell’indagine “Miglior rapporto qualità-prezzo” condotta dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf).

Lo spunto per condurre questo studio è arrivato dalla constatazione di come i “consumatori da sempre prestino molta attenzione al rapporto qualità-prezzo – scrivono gli esperti di Itqf – Secondo studi internazionali, per due terzi il prezzo è di fondamentale importanza nella decisione d’acquisto, mentre nel caso dei negozi online è addirittura il 70 percento”. Per redigere la classifica, Itqf ha raccolto oltre 750mila giudizi – per la precisione 771.321 – su 1.311 aziende e brand in 123 settori. Il sigillo “Top qualità-prezzo 2025” è stato assegnato alle aziende che hanno raggiunto un voto superiore alla media del loro settore d’appartenenza.

La top ten di quest’anno vede due aziende che staccano nettamente la concorrenza. La prima è Amazon che conferma il primo posto dell’anno scorso; la seconda è Samsung, che non solo si piazza nuovamente sul secondo gradino del podio con i televisori ma entra nelle prime dieci posizioni anche con gli smartphone (sesto posto) e con i climatizzatori (nono). Il podio è completato da Netflix, mentre il quarto e quinto posto sono occupati rispettivamente da Oral-B e Napisan. I prodotti per la cura della casa sono ben rappresentati anche da Dash (settimo) e Lysoform (decimo). Il nono posto, infine, è occupato da Mutti.

Complessivamente i giudizi delle oltre 1300 aziende inserite in classifica sono migliorati rispetto alla rilevazione dell’anno scorso. Si tratta della miglior performance dall’inizio della rilevazione, fatta eccezione per il 2021.

A livello settoriale i risultati migliori sono stati quelli conseguiti dai prodotti per la pulizia della casa e per il bucato, a conferma della loro diffusa presenza nella top ten. Hanno però ottenuto il plauso dei consumatori anche i robot da cucina, i piccoli e i grandi elettrodomestici, e le macchine per il caffè. In fondo alla classifica si trovano invece gli operatori di telefonia mobile e i provider di internet per la casa, nonché i fornitori di luce e gas, chiaramente penalizzati dall’aumento dei prezzi. Anche il settore finanziario, ovvero banche e assicurazioni, hanno lasciato i cittadini perplessi sul rapporto fra qualità e prezzo offerto. Il settore infine su cui è stato raccolto il maggior numero di giudizi è quello degli “alimentari”, che hanno ottenuto una valutazione alta.

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