La miglior difesa è una diversificazione ben strutturata

I mercati azionari globali hanno vissuto finora nel 2025 una forte volatilità legata ai dazi. Nonostante ciò, le performance media hanno in gran parte retto bene, con molti indici globali che hanno toccato nuovi massimi storici di recente. Ora che siamo entrati nella seconda metà del 2025, è il momento di fare il punto e mantenere un approccio selettivo.

Investitori azionari: resettare, non uscire

I mercati hanno affrontato sfide considerevoli nella prima parte dell’anno – dalle tensioni commerciali e l’incertezza geopolitica, al dollaro più debole e al ritmo senza precedenti dell’innovazione tecnologica. Per navigare con successo in questa fase di perdurante incertezza, occorre che gli investitori si concentrino sulla diversificazione geografica e su di una strategia d’investimento attiva e data-driven.

Oltre i “Magnifici”

Il mercato statunitense resta un pilastro fondamentale nei portafogli globali. Le più importanti società tecnologiche – i famosi “Magnifici 7” – continuano a innovare e a mantenere posizioni finanziarie solide. Tuttavia, non tutte queste aziende sono uguali e ci aspettiamo che i driver di performance future divergano man mano che l’intelligenza artificiale evolve. Anche la possibile concorrenza interna al gruppo è evidente, come dimostrano i recenti movimenti di mercato.

È altrettanto importante guardare oltre i nomi più famosi. L’emergere dell’intelligenza artificiale agentica (Agentic AI) – sistemi autonomi capaci di apprendere e operare indipendentemente – apre nuove opportunità di investimento. Questi agenti intelligenti possono ottimizzare autonomamente i processi aziendali, prendere decisioni basate sui dati e identificare miglioramenti operativi. A nostro avviso, l’Agentic AI potrebbe rappresentare la prossima grande evoluzione tecnologica, con nuove opportunità di investimento per le imprese che sapranno potenziare il proprio organico, migliorare la produttività e ottenere ritorni più elevati sugli investimenti.

Parallelamente, stiamo assistendo a una domanda di semiconduttori in forte crescita, che sta alimentando investimenti senza precedenti nella progettazione di chip, nella produzione e nelle tecnologie di supporto. Le aziende che forniscono infrastrutture essenziali, dati e soluzioni di sicurezza all’interno dell’ecosistema AI sono destinate a beneficiarne.

Inoltre, le small cap statunitensi stanno guadagnando momentum e i tagli dei tassi sono solo uno dei fattori trainanti, insieme a valutazioni interessanti, utili in accelerazione e un aumento delle operazioni di M&A e IPO, che stanno alimentando un rally già in corso.

Con così tante opportunità, è fondamentale restare selettivi. La nostra attenzione va a società con bilanci solidi, margini elevati e mercati sostenibili con forti posizioni competitive.

Europa, Giappone e India: crescita stabile e nuove opportunità

Chi desidera rafforzare il proprio portafoglio dovrebbe considerare anche la diversificazione geografica.

Da questa prospettiva, l’Europa appare interessante: i titoli europei beneficiano di investimenti strutturali in difesa, energia e infrastrutture. Inoltre, le small cap europee si distinguono per la bassa correlazione con i principali indici, fattore che offre ulteriore diversificazione.

Dall’altra parte del mondo, il Giappone sta recuperando terreno. Politiche monetarie stabili, uno yen debole e miglioramenti nella governance aziendale hanno portato negli ultimi anni a un mercato robusto e opportunità interessanti. La combinazione tra flussi di capitale domestici e interesse estero rende il Giappone un mercato interessante, soprattutto per chi guarda oltre le large cap più note.

I mercati europei e giapponesi offrono anche un terreno fertile per titoli capaci di garantire una crescita dei dividendi sostenuta e di lungo periodo – un altro elemento chiave in termini di diversificazione, rispetto a un mercato azionario statunitense più orientato ai titoli growth.

Analogamente, l’India resta un driver di crescita. L’economia beneficia di una popolazione giovane, di una forte domanda interna e di politiche favorevoli alle imprese. Nonostante la volatilità temporanea, le azioni indiane restano un’opzione solida nel lungo periodo.

Investire attivamente: disciplina e flessibilità

Un approccio di investimento attivo, ovvero una scelta mirata di regioni, settori e società, è essenziale per affrontare efficacemente le attuali sfide dei mercati. Gli investitori attivi possono combinare analisi fondamentali, insight guidate dai dati e gestione dinamica del rischio per valutare l’attrattività di ciascun investimento. Ad esempio, nel segmento delle small cap, gli investitori attivi dispongono di maggiori opportunità per mettere a frutto i propri insights, data l’inefficienza del mercato e la minore copertura in termini di ricerca.

Riteniamo che scendere lungo lo spettro delle capitalizzazioni di mercato, alla ricerca di aziende solide negli Stati Uniti così come nei mercati sviluppati ed emergenti al di fuori degli Usa, e approfondire temi di investimento differenziati e di lungo periodo, possa aiutare a cogliere una gamma più ampia di potenziali opportunità. Anche gli investitori alla ricerca di una soluzione semplice possono beneficiare dell’investimento attivo – ad esempio attraverso gli ETF attivi, un’alternativa al tradizionale investimento indicizzato passivo che unisce i vantaggi della selezione attiva dei titoli con la praticità della struttura ETF.

Il messaggio per la seconda metà del 2025 è chiaro: la diversificazione è fondamentale e le opportunità esistono per chi è in grado di guardare oltre i sentieri battuti.

*Global Head of Fundamental Equity Client Portfolio Management di Goldman Sachs Asset Management

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