Le Borse di oggi, 1 agosto. La Fed non sostiene i mercati. Sprint dei conti, Meta vola a Wall Street. La BoE taglia i tassi dello 0,25%. Borse europee chiudono in rosso, Milano la peggiore

MILANO – Le parole di ieri sera del presidente della Fed Jerome Powell, che ha indicato per settembre una prima data possibile per il taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale Usa non spingono i mercati in avvio. Sono brillanti risultati messi in luce da Meta, che ha registrato ricavi in crescita del 22% e un utile in crescita del 73% nel secondo trimestre, con il titolo che vola in avvo a Wall Street.

Sempre in tema di banche centrali gli investitori registrano il primo taglio dei tassi dal 2020 a parte della Banca d’Inghilterra, che ha ridotto il costo del denaro dello 0,25%.

Sulla sponda asiatica seduta in forte calo per Tokyo, appesantita dal rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan e dal rafforzamento dello yen, che penalizza tradizionalmente l’export.

Piazza Affari chiude in deciso ribasso, su Tim ed Erg

Chiusura di giornata in deciso ribasso per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che lascia sul terreno il 2,68% a 32.857,43 punti. In deciso rialzo il titolo di Ferrari che guadagna il 2,5% a 389,9 euro per azione, dopo la pubblicazione dei risultati del II trimestre. Bene anche Nexi (+1,02%). Su il titolo di Tim (+0,88%) ed Erg (+0,82%). Sprofonda il titolo di Tenaris (-8,71%) e Prysmian (-8,56%). Giù anche Banca Monte dei Paschi di Siena (-6,75%) e Unicredit (-5,7%). In flessione anche il titolo di Mediobanca (-4,17%).

Borsa: effetto trimestrali manda Europa al tappeto, a Milano (-2,7%) crollano le banche

Giornata nera per le borse europee, che, nel pieno della stagione delle trimestrali, hanno chiuso con ribassi di oltre due punti percentuali, sotto il peso del settore bancario. La maglia nera va a Milano, dove il Ftse Mib chiude con un -2,68%. Male anche il Dax di Francoforte, che lascia sul terreno il 2,27%. A Parigi il Cac perde il 2,14%. La chiusura in rosso più contenuta è proprio quella di Londra, che registra un -1,02%

Usa, richieste di disoccupazione sopra le attese

Negli Stati Uniti le domande iniziali per i sussidi di disoccupazione sono aumentati a 249.000 la scorsa settimana, dalle 235.000 della settimana precedente. Le richieste sono ben al di sopra delle previsioni di 241.000 domande. E’ quanto emerge dai dati del Dipartimento del Lavoro Usa.

Wall Street: apre in rialzo

Wall Street: apre in rialzo (s&p +0,4%), Meta +9% dopo la trimestrale. Il Dow Jones sale dello 0,43% a 41.101,23 punti, il Nasdaq avanza dello 0,25% a 17.661,21 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,41% a 5.545,04 punti.

Il petrolio in rialzo a New York a 78,45 dollari

Il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,81% a 78,45 dollari al barile.

Borsa Francoforte: +6% Mtu Aero engines, batte attese nel i semestre

Mtu aero Engines svetta alla borsa di Francoforte, grazie ai conti di metà anno migliori delle previsioni, sulla spinta in particolare del settore militare. Il titolo del principale produttore di motori della Germania, specializzato nel settore aereo, avanza del 6,1% a 277,60 euro, con la migliore performance dell’indice dax (-0,7%) e tra le migliori dello stoxx europe 600.

Ferrari a +5,42% dopo risultati trimestrali

Il titolo di Ferrari accelera a Piazza Affari in rialzo del 5,42% dopo la pubblicazione dei risultati al 30 giugno 2024 a 401 euro per azione in cima ai guadagni del giorno sul Ftse Mib.

Boe taglia tasso dello 0,25%

Si tratta del primo taglio da marzo 2020 e dalla pandemia, con la Boe convinta dal ritorno dell’inflazione al livello il suo obiettivo. “Le pressioni inflazionistiche si sono allentate abbastanza da consentirci di abbassare i tassi oggi”, ha detto con soddisfazione il governatore della banca centrale britannica, Andrew Bailey, pur precisando che ci sarà cautela sul futuro

Europa perde quota in attesa Boe, Milano maglia nera a -1,4%

Le borse europee tagliano il traguardo di metà seduta quasi tutte con cali intorno all’1% a causa della debolezza delle banche, strette tra la prudenza della fed sui tassi, i dubbi su quello che farà tra pochi minuti la boe, le parole della Bce sulle pressioni inflazionistiche che ‘restano alte’ e la frenata della manifattura (sia in cina che nell’eurozona). Fattori che contribuiscono a portare l’indice stoxx delle banche europee in passivo del 2,5%. La maglia nera è milano con un rosso dell’1,4%. Seguono sul podio dei peggiori Parigi (-0,9%) e Francoforte (-0,8%). Limita i danni Londra a -0,1%. Al netto delle mosse delle banche centrali, sono ancora le trimestrali a frenare i mercati. Stavolta nel mirino delle vendite, dopo i rispettivi conti, finiscono la banca francese Socgen (-7,4%), e i costruttori tedeschi Volkswagen (-2%) e soprattutto Bmw (-3%), trascinando giù i rispettivi comparti.

L’Upb alza le stime del Pil all’1%

Nella seconda metà dell’anno l’attività economica italiana continuerà “a ritmi moderati”. Lo afferma l’Upb nell’ultima nota sulla congiuntura di agosto, stimando che il Pil dell’Italia aumenterà dell’1% sia nel 2024 sia nel 2025. “Le previsioni – precisa l’Ufficio parlamentare di bilancio – presumono il completo utilizzo delle risorse” del Pnrr. Rispetto al quadro di aprile, le proiezioni sono state lievemente riviste al rialzo sul 2024 (le precedenti erano di una crescita dello 0,8%) e marginalmente abbassate nel 2025 (erano all’1,1%).
Nel Def è prevista una crescita tendenziale del Pil dell’1% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025.

Le Borse europee proseguono in calo

Le Borse europee procedono in calo, con il Cac 40 di Parigi che cede l’1,29% a 7.434,03 punti, il Dax di Francoforte l’1,2% a 18.277,35 punti e il Ftse 100 di Londra lo 0,25% a 8.347,44 punti. Il costo dei prestiti nel Regno Unito potrebbe essere ridotto giovedì per la prima volta dall’inizio della pandemia di coronavirus, più di quattro anni fa, anche se gli economisti hanno sottolineato che la decisione sarà probabilmente molto combattuta. Gli economisti sono divisi se la Banca d’Inghilterra taglierà il suo tasso d’interesse principale di un quarto di punto dall’attuale massimo di 16 anni del 5,25%, o se si asterrà fino a settembre. Sebbene l’inflazione abbia raggiunto l’obiettivo della banca del 2%, diversi membri del comitato politico composto da nove membri hanno espresso la loro preoccupazione per le persistenti pressioni sui prezzi nel settore dei servizi, che rappresenta circa l’80% dell’economia britannica. I tassi di interesse nel Regno Unito sono rimasti invariati per un anno dopo una serie drammatica di rialzi, ma da qualche mese è chiaro che il Comitato di politica monetaria si sta muovendo verso un taglio. Nelle ultime due riunioni, due dei nove membri si sono espressi a favore di una riduzione.

Le Borse aprono tutte in calo tranne Londra

Apertura in calo per le Borse europee, a eccezione di Londra, in attesa delle decisioni della Boe.
A Francoforte il Dax cede lo 0,43% a 18.419,95 punti, a Parigi il Cac 40 scende dello 0,69% a 7.479,45 punti e a Madrid l’Ibex-35 cala dello 0,25% a 11.038,55 punti. Negativa anche Milano con l’Ftse Mib che segna +0,49%.

Trimestre in calo per Tenaris

Nel secondo trimestre Tenaris, produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha visto scendere l’utile a un livello inferiore alle stime di consensus e ha registrato un calo dei ricavi, che comunque hanno superato le previsioni degli analisti. Come si legge in una nota, “le vendite nette sono state più” resilienti del previsto, con le consegne che si sono mantenute a un livello elevato in medio oriente, negli Stati Uniti e nelle regioni offshore, e i prezzi medi di vendita hanno beneficiato di un mix favorevole di prodotti.

I margini, tuttavia, hanno risentito del continuo calo dei prezzi degli Octg (oil country tubular goods) nelle americhe e l’utile netto ha risentito di un accantonamento straordinario registrato tra gli altri proventi e oneri operativì. La società ha chiuso il periodo a giugno con un utile netto di 348 milioni di dollari, 0,29 dollari per azione, il 69% in meno rispetto ai 1,136 miliardi, 0,95 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso (-54% rispetto ai tre mesi precedenti) e sotto i 535 milioni attesi dal consensus.

Le tensioni in Medio Oriente continuano a spingere il petrolio

Le tensioni in Medio Oriente continuano a spingere il prezzo del petrolio già ieri in forte rialzo. Il brent è a 80,72 dollari al barile in rialzo del 2,66%. Il wti è a 78,61 dollari al barile (+0,90%).

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