Le Borse di oggi, 7 maggio. I conti delle banche spingono Piazza Affari. Btp Valore, al termine del secondo giorno arriva a 6,56 miliardi

MILANO – La spinta ai profitti delle banche generata dal rialzo dei tassi d’interesse non si è ancora esaurita neppure con i tagli del costo del denaro in vista per la Bce per il mese di giugno. Lo certificano i bilanci pubblicati a raffica in giornata tra gli istituti di credito europei.

Unicredit ha battuto le stime in Italia e così migliorato i target per l’intero esercizio; Mps ha registrato un +41% dei profitti superando il consensus; Bpm, a mercati chiusi, ha segnato un +40% dell’utile netto. Anche Ubs in Svizzera è tornata all’utile nel primo trimestre battendo nettamente le aspettative degli analisti, iniziando a godere dei benefici dell’acquisizione del Credit Suisse.

I mercati hanno preso atto e si sono mossi al rialzo in Europa, nonostante il calo degli ordini alla manifattura tedesca. Sullo sfondo resta aperto l’interrogativo che riguarda le Banche centrali e in particolare quando la Fed taglierà i tassi d’interesse. Nelle ultime sedute, dopo il dato sul mercato del lavoro Usa meno forte delle attese, è tornata la speranza che il taglio sia prima piuttosto che dopo, mentre gli ultimi commenti dal governatore Thomas Barkin della Def di Richmond hanno fatto capire che si aspetta tassi alti fino a un maggior rallentamento dell’economia per avere maggior fiducia di raggiungere il target di un’inflazione al 2%.

Le azioni asiatiche si sono mosse in direzione positiva proprio sfruttando la buona lena di Wall Street, che si muove in positivo in scia ai dati sul lavoro di venerdì scorso. In favore delle quotazioni azionarie di Tokyo anche il calo dello yen: il Nikkei, che ieri era rimasto fermo, ha recuperato e guadagnato l’1,6%.

Il petrolio torna intanto nei radar degli investitori con l’acuirsi della tensione sui fronti di guerra. Il rifiuto israeliano alla proposta di cessate il fuoco per Gaza ha rimesso il Brent in moto verso il rialzo per il secondo giorno di fila. Il riferimento per il greggio europeo si muove questa mattina in area 83,5 dollari, dopo che la scorsa settimana aveva perso circa 6 punti percentuali proprio per l’allentarsi delle tensioni.

Il Btp valore conferma il rallentamento: in due giorni 6,56 miliardi

Leonardo, l’utile sale da 40 a 459 milioni. Confermati gli obiettivi

Le Borse europee chiudono in rialzo

Banco Bpm chiude il primo trimestre con 370 milioni di utile, +40%

Chiusura positiva per Milano con le trimestrali delle banche: +0,75%

Europa positiva dopo Wall Street

Campari scatta in Borsa dopo la crescita degli utili

Il Btp valore conferma il rallentamento: in due giorni 6,56 miliardi

Il Btp Valore conclude la seconda giornata di collocamento con sottoscrizioni per 2,86 miliardi di euro, che portano a 6,56 miliardi il totale raccolto dalla quarta edizione del titolo destinato ai piccoli risparmiatori. I contratti della seconda giornata sono pari a 99.126 che portano a 220.672 il valore complessivo dei due giorni di collocamento. L’emissione, con scadenza maggio 2030, prevede cedole trimestrali e tassi minimi garantiti annui del 3,35%, dal primo al terzo anno, e del 3,90%, dal quarto al sesto anno, e un premio finale pari allo 0,8% del capitale investito. Si conferma il rallentamento delle sottoscrizioni: nelle tre edizioni precedenti, il secondo giorno si era chiuso rispettivamente con 5,2, 4,5 e 4,6 miliardi.

Banco Bpm, possibile miglioramento dei target di utile

“La solidità dei risultati raggiunti” da Banco Bpm nel trimestre “unitamente alla positiva view prospettica, portano da un lato a ribadire tutti i target di redditività e remunerazione per gli azionisti” previsti per il 2024 “e, dall’altro, ad evidenziare possibili margini di miglioramento della previsione di Eps (utile per azione, ndr) di 90 centesimi di euro al netto delle componenti non ricorrenti” e di “oltre 1,1 euro considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili”. “Tale previsione – spiega Banco Bpm nella nota sui risultati – sarà aggiornata in sede di presentazione dei risultati semestrali”. Inoltre “alla luce degli andamenti sopra descritti e della capacità di generare stabili incrementi di redditività e creazione organica di capitale, si confermano tutti gli obiettivi di utile, payout e patrimonializzazione annunciati nell’ultimo piano”.

Leonardo, l’utile sale da 40 a 459 milioni. Confermati gli obiettivi

Leonardo chiude i conti del primo trimestre 2024 con un risultato netto pari a 459 milioni di euro, rispetto ai 40 milioni dello stesso periodo del 2023, che include oltre al risultato netto ordinario la plusvalenza a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale. L’azienda conferma le guidance per l’intero anno rese note a marzo. Il risultato netto ordinario, pari a 93 milioni di euro (40 milioni nel primo trimestre 2023) “riflette il miglioramento dell’Ebit, parzialmente compensato dal maggior carico fiscale rilevato nel periodo”. I ricavi, pari a 3.664 milioni, aumentano del +20,8%, in crescita “in tutti i settori di business. Di particolare rilievo l’apporto dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri”. L’Ebita, a 182 milioni “riflette evidenzia la società – la solida performance dei business del gruppo, presentando una significativa crescita rispetto ai primi tre mesi del 2023 (+73,3%, +67,0% sul dato proforma) in quasi tutti i settori”.

Le Borse europee chiudono in rialzo

Con pochi indicatori ancora in agenda, gli investitori guardano ai discorsi dei banchieri centrali e alle trimestrali. Lo scenario di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense quest’anno è stato rafforzato dalle dichiarazioni dei membri della Fed che, pur evitando segnali sulla tempistica dei tagli dei tassi, si sono astenuti da qualsiasi messaggio a favore di un rialzo. Tra le società che hanno presentato i risultati di bilancio, il colosso bancario UBS è tornato all’utile nel primo trimestre dopo due trimestri in rosso a causa dell’integrazione del Credit Suisse, battendo le aspettative con un ampio margine, con un utile netto di 1,8 miliardi di dollari, in crescita del 71% su base annua. A Zurigo il titolo è salito di oltre l’8%. Il produttore tedesco di semiconduttori Infineon ha abbassato le previsioni di vendita e di margine operativo, ma la decisione era già stata anticipata dagli analisti e la società spera in una ripresa nei prossimi mesi. Le sue azioni sono salite del 12,63% a Francoforte, facendo salire anche STMicroelectronics a Parigi e ASML ad Amsterdam. Da segnalare infine il balzo di Zalando (+8,47%).

Banco Bpm chiude il primo trimestre con 370 milioni di utile, +40%

Banco Bpm ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 370 milioni di euro, in crescita del 40% sullo stesso periodo del 2023. Per la banca, si legge in una nota, si tratta di “un eccellente avvio dell’esercizio 2024, pienamente in linea con gli obiettivi del piano strategico 2023-2026”. L’utile del trimestre è superiore al consensus degli analisti, che si attendevano profitti per 340 milioni circa.

Chiusura positiva per Milano con le trimestrali delle banche: +0,75%

Le trimestrali danno il ritmo alle borse europee, che chiudono positive la seduta, con Milano che guadagna lo 0,75% e sul finale si riporta sopra i 34mila punti. Gli investitori continuano a interrogarsi sulle prossime mosse delle Banche centrali, in particolare negli usa, dove non è chiaro se la Fed procederà con uno o due tagli al costo del denaro nel corso dell’anno. Sull’azionario a Piazza Affari, sprint di Campari dopo la trimestrale e si posiziona in cima al listino in progresso del 6,8%. In luce Unicredit (+3,6%) dopo risultati superiori alle attese e Amplifon (+2,6%) all’indomani della trimestrale positiva. Acquisti anche su St (+2,9%) che beneficia dei conti del produttore tedesco di chip Infineon. In coda Ferrari (-4,7%) dopo la diffusione dei conti. Debole anche Leonardo (-4,4%), in attesa dei risultati arrivati a mercati chiusi, Saipem (-0,8%) e Italgas (-0,7%) all’indomani dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2023. Fuori dal paniere principale frena Iren (-2,6%) sulla notizia della custodia cautelare in carcere per l’amministratore delegato e direttore generale, Signorini, disposta dalla procura di Genova. Sul valutario, l’euro scambia a 1,077 dollari (in linea con il closing della vigilia) e 166,44 yen (da 165,9). Il cambio dollaro/yen è a 154,42 (da 153,9). Vira in negativo il prezzo del petrolio con il brent luglio a 83,01 dollari al barile (-0,38%) e il wti giugno a 78,28 dollari (-0,29%). In calo anche il prezzo del gas naturale scambiato ad amsterdam a 31,09 euro al megawattora (-2,2%).

Europa positiva dopo Wall Street

Le Borse europee proseguono positive dopo l’avvio di Wall Street, con lo stoxx 600, l’indice azionario composto dalle principali capitalizzazioni di mercato, che guadagna l’1% e ritocca i massimi. Sotto i riflettori resta il tema del taglio dei tassi d’interesse mentre prosegue la stagione delle trimestrali. Sul fronte valutario l’euro sale a 1,0786 sul dollaro. Tra i principali listini si mettono in mostra Londra (+1,3%), Madrid (+1,2%) e Francoforte (+1%). Avanzano anche Parigi (+0,7%) e Milano (+0,6%). Cresce il settore dei semiconduttori (+1,9%). In luce le banche (+1,7%) e le assicurazioni (+1,1%), con i conti dei primi tre mesi dell’anno delle big. Acquisti sulle utility (+1,3%), con il prezzo del gas che scende del 2% a 31,1 euro al megawattora. Poco mossa l’energia (+0,05%), mentre il prezzo del petrolio è in calo. Il Wti cede lo 0,3% a 78,2 dollari al barile e il Brent cede lo 0,3% a 83 dollari. A Piazza Affari l’argomento del giorno sono i risultati del trimestre di numerose big. Corrono Campari (+4,3%) e Unicredit (+3,1%). In luce anche Stm (+2,8%), Amplifon (+2,5%) e Generali (+2,3%). Scivola Ferrari (+3,6%), nonostante l’utile in crescita del 19%. Vendite anche su Leonardo (-2,3%) e Fineco (-1,1%). Riduce il calo iniziale Iren (-2,1%), dopo l’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini e la revoca delle deleghe.

Iren, revocate le deleghe a Signorini. Rafforzate quelle del presidente Dal Fabbro e del vice Ferretti

Dopo le notizie giunte dal fronte giudiziario con le misure cautelari per la vicenda del porto di Genova, il cda di Iren si è riunito d’urgenza per revocare le deleghe all’ad Paolo Signorini. “Il CdA – si legge in una nota – nel prendere atto dell’oggettiva impossibilità temporanea da parte dell’Amministratore Delegato di esercitare le proprie deleghe e con l’obiettivo di assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale, ha attivato quanto previsto dal contingency plan interno al Gruppo e ha deliberato di revocare temporaneamente le deleghe all’AD, assegnandole agli altri due Organi Delegati”. In particolare, al presidente Luca Dal Fabbro e al vice Moris Ferretti.

Credem, utile netto a 160,9 milioni

Il primo trimestre si è chiuso positivamente per Credem: i conti, si legge in un comunicato diramato al termine del cda, “confermano l’efficacia del modello di business basato su una forte diversificazione delle fonti di ricavo e la capacità di generare valore e benessere sostenibili nel tempo”. L’utile netto consolidato è stato pari a 160,9 milioni di euro(+19,4%), i prestiti alla clientela hanno raggiunto 34,6 miliardi di euro (+2,2% annuo), sono stati acquisiti oltre 45 mila nuovi clienti, la raccolta totale da clientela raggiunge complessivamente quota 98,2 miliardi di euro (+6,3% annuo), il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) è stato pari al 2,0%, il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti si è attestato a 0,8% e il costo del credito annualizzato è stato pari a 3 bps. “I risultati del primo trimestre 2024 testimoniano l’efficacia della strategia del Gruppo di generare valore sostenibile non solo economico, ma anche sociale ed ambientale, in un contesto in continua evoluzione e molto complesso”, ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale Credem. “Il nostro obiettivo per i prossimi mesi è continuare ad essere di supporto all’economia del Paese, sostenendo famiglie e imprese nella realizzazione dei loro progetti e nella protezione e sviluppo dei loro risparmi”.

Fincantieri-ex Wass: in arrivo l’operazione

E’ alle battute finali la trattativa tra Fincantieri e Leonardo per le attività ex Wass. Secondo la Radiocor, l’accordo per la cessione delle attività di produzione di sonar e siluri di Leonardo al gruppo della cantieristica arriverà a giorni. Oggi Leonardo ha in calendario il cda sui conti trimestrali, mentre per giovedì 9 è in programma un consiglio di amministrazione straordinario di Fincantieri. A metà aprile, parlando in un evento pubblico a Genova, il ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, aveva confermato che il negoziato tra le parti era a un livello avanzato. Le attività oggetto della trattativa, già Whitehead Alenia sistemi subacquei e ora confluite nella divisione sistemi di difesa di Leonardo, sono concentrate nello stabilimento di Livorno e hanno un range di fatturato di circa 150-200 milioni di euro: secondo le indiscrezioni di stampa circolate, avrebbero una valutazione di 250-300 milioni. L’operazione consentirà a Fincantieri di incrementare la propria presenza nel settore militare con particolare focus sul dominio subacqueo. Secondo i rumors delle scorse settimane, l’acquisizione potrà essere accompagnata da parte del gruppo di Trieste da una operazione di rafforzamento patrimoniale.

Disney affonda a Wall Street dopo la trimestrale in rosso

Il titolo Disney affonda a Wall Street dopo una trimestrale in rosso. L’azione viene scambiata a 106,7 dollari in calo dell’8,3%. Nel primo trimestre il colosso dell’entertainment ha riportato ricavi in aumento grazie alla buona performance della divisione ‘parchi a tema’ ma ha dovuto svalutare le attività della società in India che ha comportato una perdita di bilancio. Il rosso è stato di di 20 milioni di dollari a seguito della svalutazione di 2,1 miliardi di dollari di Star India.

Le Borse Ue restano in rialzo

Le Borse in Europa sono impostate per chiudere la terza seduta consecutiva in rialzo, sostenute dai forti utili societari. Londra (+1,01%) segna un altro record, sostenuto da Shell (+1,5%) e Glencore (+2,4%). Parigi guadagna lo 0,35%, Francoforte lo 0,58%, Madrid lo 0,8% e Milano lo 0,55 per cento.

Il Btp Valore oltre 2 miliardi

Superano i due miliardi di euro le sottoscrizioni della quarta edizione del Btp Valore, a metà del secondo giorno di collocamento. La domanda del titolo del Tesoro si attesta a 2,1 miliardi di euro ed i contratti sono pari a 74.103. L’emissione, con scadenza maggio 2030, prevede cedole trimestrali e tassi minimi garantiti annui del 3,35%, dal primo al terzo anno, e del 3,90%, dal quarto al sesto anno, e un premio finale pari allo 0,8% del capitale investito.

Le Borse Ue procedono in rialzo

Le Borse europee procedono in rialzo in una giornata priva di particolari spunti macroeconomici in cui l’attenzione è concentrata sulle trimestrali societarie. Parigi avanza dello 0,40%, Francoforte sale dello 0,65% e Londra registra un progresso dell’1,03%. Milano segna un +0,61%.

Le trimestrali spingono Piazza Affari

La Borsa di Milano amplia i suoi guadagni rafforzata dalle trimestrali positive delle sue ‘big’. Il Ftse Mib guadagna l’1,17% e sul listino si mettono in evidenza Campari (+5%) e Unicredit (+3,24%). Amplifon (+2,55%) continua a beneficiare della buona intonazione della vigilia e St (+3,8%) si mette sulla scia della tedesca Infineon (+11%).

Btp Valore, nel secondo giorno ordini a quota 1,5 miliardi

Si attesta a poco meno di 1,5 miliardi di euro la domanda avanzata dai piccoli risparmiatori nel secondo giorno di collocamento del il Btp valore. I contratti sottoscritti fino sono circa 50mila.
Ieri, nel primo giorno di offerta, la domanda retail hanno raggiunto i 3,7 miliardi di euro a fronte degli oltre 121mila ordini avanzati. Lo scorso febbraio, in occasione del secondo giorno di offerta della precedente emissione, le richieste totali a fine giornata si attestarono a 4,6 miliardi.

Campari scatta in Borsa dopo la crescita degli utili

Campari ha pubblicato i conti del primo trimestre, apprezzati dal mercato a giudicare dal +4% registrato a metà mattina. Il gruppo delle bevande ha chiuso il primo trimestre con un utile lordo di 145 milioni in aumento dell’8,6% sullo stesso periodo del 2023. Tra gli altri dati le vendite nette sono pari a 663,5 milioni con una crescita organica del +0,2% e totale del -0,7% incluso un effetto perimetro del +0,6% guidato dai brand di terzi in distribuzione. Il risultato operativo rettificato è pari a 151,5 milioni, con variazione organica del -2,3% e totale del -4,9%. Il margine operativo lordo rettificato è pari a 181,1 milioni, 27,3% delle vendite, con variazione organica del +0,6% e totale del -1,7%. Campari, afferma una nota, ha registrato una performance resiliente nel primo trimestre del 2024, alla luce della prevista base di confronto sfavorevole, in un trimestre a bassa stagionalità. La crescita organica delle vendite nette è stata guidata principalmente dalla continua forza deli aperitivi, soprattutto Campari e Aperol, nonostante la base di confronto sfavorevole. Il ceo Matteo Fantacchiotti ha commentato: “Abbiamo iniziato l’anno ancora una volta con slancio e performance resiliente in un trimestre a bassa stagionalità e nonostante la prevista base di confronto sfavorevole. Il nostro outlook resta invariato”.

Piazza Affari positiva, sale Unicredit e scende Iren

A piazza Affari, che viaggia in terreno positivo, il titolo Iren è in forte calo e cede il 3,29%, a 1,823 euro, dopo essere sprofondato a 1,76 euro in mattinata. Le vendite sul titolo si sono abbattute dopo che l’amministratore delegato, Paolo Emilio Signorini, è stato arrestato e sottoposto alla custodia cautelare in carcere nell’inchiesta della Procura di Genova sulle presunte corruzioni anche a vantaggio del presidente della Liguria, Giovanni Toti, per sbloccare pratiche edilizie e concessioni. La Borsa di Milano procede in rialzo e guadagna lo 0,99% a 34.321 punti. Fra i maggiori rialzi a Piazza Affari Unicredit: + 3,29% dopo i conti in cui il gruppo bancario registra nel primo trimestre dell’anno un utile netto di 2,6 miliardi di euro, in rialzo del 24% su base annuale.

Iren: “Avviate procedure per continuità aziendale”

“Iren ha appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità Giudiziaria di Genova. I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova, sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren. Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale”. Lo comunica Iren in una nota.

Hong Kong, chiusura debole

Borse asiatiche miste in chiusura di seduta. Il mercato di Hong Kong ha chiuso in perdita, ponendo fine ad una serie di 10 rialzi consecutivi, con l’indice Hang Seng che è sceso dello 0,53% a 18.479,37 punti. Sulle borse cinesi invece a Shanghai l’indice Composite sale dello 0,20% a 3.147,74 punti, mentre Shenzhen sulla seconda borsa cinese guadagna lo 0,24% a 1.796,77 punti.

Signorini in carcere, crolla Iren

Il titolo di Iren crolla in Borsa (-7%) sulla notizia che il suo ad, Paolo Emilio Signorini è in carcere nell’ambito dell’inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su fatti che lo riguardano per quando era presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Balzo di Tokyo: +1,6%

Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, alla riapertura dopo la festività di lunedì, sulle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve americana. L’indice di riferimento Nikkei 225 ha guadagnato l’1,57% chiudendo a 38.835,10 punti, mentre l’indice più ampio Topix ha guadagnato lo 0,65% a 2.746,22 punti.

Shanghai e Shenzhen chiudono in positivo: +0,2%

Le Borse cinesi chiudono le contrattazioni in rialzo dopo un avvio incerto: l’indice Composite di Shanghai guadagna lo 0,22%, a 3.147,74 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,24%, a quota 1.796,77.

Borse Ue toniche in avvio

Le borse europee aprono toniche, con i principali indici in positivo. Parigi, dopo i primi scambi, guadagna lo 0,57% a 8.042,7 punti, Francoforte registra un +0,46% a 18.257,6 punti. Dopo la chiusura per festività di ieri, Londra riparte in rialzo con l’Ftse 100 a +’,97% a 9.293 punti, mentre Madrid segna un +0,66% a 10.989 punti.

Amazon investirà 9 miliardi a Singapore

Amazon ha annunciato martedì che investirà 9 miliardi di dollari a Singapore nei prossimi quattro anni per espandere le sue capacità di cloud computing nella città. Il gigante tecnologico ha dichiarato che questa cifra raddoppia il suo investimento già stanziato per la città-stato e aiuterà a soddisfare la crescente domanda di servizi cloud oltre a perfezionare sistemi di intelligenza artificiale avanzati.

Oro in lieve calo

L’oro è in lieve calo in avvio di giornata: il contratto spot è a 2.321,29 dollari l’oncia (-0,12%), quello con consegna a giugno a 2.330,60 dollari l’oncia (-0,03%).

Quotazioni in rialzo per il petrolio

Quotazioni del petrolio in rialzo in avvio di contrattazioni: il wti è trattato a 78,67 dollari al barile in progresso dello 0,24%. Il brent scambia a 83,48 dollari (+0,18%).

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