Le Borse di oggi, 8 marzo. Europa debole con il mercato del lavoro Usa. Il Bitcoin sfonda il muro dei 70 mila dollari

MILANO – Le Borse europee migliorano solo inizialmente dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa: a giugno l’economia americana ha creato 275 mila posti di lavoro, più dei 200 mila attesi. Gli indici invertono la rotta e in scia alla debolezza di Wall Street procedono in negativo, soppesando anche le revisioni al ribasso dei numeri di dicembre e gennaio. Intanto Le indicazioni arrivate ieri dalla Bce e negli ultimi due giorni dal presidente della Fed Jerome Powell hanno confermato le aspettative dei mercati sul fatto che il primo taglio dei tassi sia vicino per entrambe le banche centrali ma oggi il presidente della banca centrale francese e membro del board della banca centrale Francois Villeroy de Galhau si è spinto oltre, affermando che secondo lui la Bce effettuerà i primi tagli dei tassi d’interesse “in primavera”. A seminare incertezza sui mercato il dato sul PIl nell’Eurozona, stabile nel quarto trimestre.

A Piazza Affari osservata speciale Tim, dopo il crollo registrato ieri in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale.Seduta al rialzo in Asia, con Tokyo che ha chiuso a +0,23%. Nuovo record intanto per il Bitcoin, che per la prima volta nella sua storia sfonda il muro del 70 mila dollari.

Il Bitcoin supera i 70 mila dollari per la prima volta

Le Borse europee chiudono deboli

Le Borse europee chiudono deboli e incerte nonostante la Bce abbia aperto su un possibile taglio dei tassi a giugno e i dati del mercato del lavoro Usa abbiano rafforzato le aspettative che la Fed possa iniziare a ridurre il costo del denaro entro la metà dell’anno. Il Dax 30 di Francoforte cede lo 0,28% a 17.817,75 punti e l’Ftse 100 di Londra arretra dello 0,42% a 7.660,15 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib segna sul finale un -0,04% a 33.403,80
punti. In controtendenza il Cac 40 di Parigi che avanza dello 0,15% a 8.028,01 punti.

Il Bitcoin supera i 70 mila dollari per la prima volta

Il Bitcoin continua a correre e vola a 70.000 dollari per la prima volta nella sua storia.

La mappa falchi/colombe nella Bce

Aspettando il primi taglio dei tassi, Bloomberg posiziona così i membri del consiglio direttivo della Bce, divisi tra cosiddetti falchi e colombe e classificati in base all’influenza

Bene il mercato del lavoro Usa: + 275 mila posti di lavoro a febbraio

L’economia americana ha creato in febbraio 275.000 posti di lavoro, più delle attese degli analisti che scommettevano su quota 200.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,9% dal 3,7% di gennaio

Europa incerta dopo il Pil

Appaiono incerte le principali borse europee dopo il Pil trimestrale dell’Eurozona, che ha evidenziato crescita zero. Positivi i future Usa in attesa dei dati sul lavoro. C’è fiducia sui mercati dopo i segnali lanciati dalla Fed e dalla Bce sui tassi. La migliore è Parigi (+0,26%), seguita da Madrid (+0,17%) e Milano (+0,11%). Segno meno per Francoforte (-0,2%) e Londra (-0,35%). Si attesta a 132,4 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 3 punti al 3,58%, contro i 4,1 punti in meno di quello tedesco al 2,26%. Gira in calo il greggio (Wti -0,16% a 78,8 dollari al barile), mentre accelera il gas naturale (+2,53% a 26,65 euro al MWh).

Eurozona, Pil stabile nel quarto trimestre

Nel quarto trimestre del 2023, il Pil è rimasto stabile sia nell’area dell’euro che nell’Ue, rispetto al trimestre precedente. Sono i dati pubblicati da Eurostat, l’Ufficio di statistica dell’Unione europea. Nel terzo trimestre del 2023, il Pil era diminuito dello 0,1% nell’area dell’euro ed era rimasto stabile nell’Ue. Nel quarto trimestre del 2023, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil è cresciuto dello 0,1% nell’area dell’euro e dello 0,2% nell’Ue, dopo il +0,1% in entrambe le zone nel trimestre precedente. Per l’intero anno 2023, il Pil è aumentato dello 0,4% sia nell’area dell’euro che nell’Ue, dopo il +3,4% in entrambe le zone nel 2022. Nel quarto trimestre dell’anno scorso, la Danimarca, con il +2%, ha registrato la crescita maggiore del Pil rispetto al trimestre precedente, seguita da Croazia (+1,3%) e Slovenia (+1,1%). L’Italia ha registrato il +0,2%. Le diminuzioni maggiori sono state osservate in Irlanda (-3,4%), seguita da Estonia e Finlandia (entrambe -0,7%).
Nel quarto trimestre del 2023, il Pil degli Stati Uniti è aumentato dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (dopo il +1,2% del terzo trimestre del 2023). Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il Pil è aumentato del 3,1% (dopo il +2,9% del trimestre precedente)

Tim rialza la testa dopo il tonfo di ieri

Il titolo di Tim rialza la testa a Piazza Affari dopo il crollo di ieri seguito alla diffusione del Piano strategico 2024-2026 e alla presentazione al mercato. Alla chiusura di Borsa, il titolo della principale compagnia telefonica del Paese ha lasciato il 23,79% del suo valore attestandosi a quota 0,2118 euro per azione, mentre oggi sale al +6,9% a 0,2263 euro.

Spread stabile

Apertura di seduta stabile a 131 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano in calo di tre punti base al 3,59% sul mercato secondario. Cede tre punti anche il Bund al 2,28%, così come i Bonos spagnoli al 3,09% e i decennali della Grecia al 3,28%. A inizio settimana il differenziale Btp-Bund si attestava a 149 punti base ed è progressivamente calato. Ieri in chiusura registrava 131 punti.

Borse europee deboli in avvio

Le Borse europee partono deboli, in attesa dei dati sul mercato del lavoro statunitense, che potrebbero influire sulle decisioni della Federal Reserve. Ieri la Bce ha mantenuto i tassi invariati, come da attese.
A pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Dax di Francoforte cede lo 0,20%, il Cac di Parigi perde lo 0,15%, l’indice Ftse di Londra segna -0,14%, l’Ibex di Madrid registra -0,07% e Milano è in parita’

Germania, la produzione industriale batte le stime

La produzione industriale tedesca è salita dell’1% in gennaio. Il dato è superiore alle stime dello 0,5% e si confronta con il calo del 2% di dicembre. Su base annua si è invece registrato un calo del 5,5% a fronte del precedente ribasso del 3,3%.
In calo del 4,4% su base annua i prezzi alla produzione, a fronte del -6,6% previsto e del -5,1% di dicembre, mentre su base mensile il rialzo dello 0,2% ha superato le stime dello 0,1% e si confronta con un precedente calo dello 0,8%.

Condividi questo contenuto: