Le priorità di spesa digitale degli italiani

Non della sola vendita di prodotti e pacchetti turistici vive l’e-commerce in Italia, ma anche di transazioni finanziarie, fornitura di ‘marketing tool’ ed erogazione di servizi professionali, tutti processati rigorosamente online. A confermarlo uno studio sullo stato del commercio digitale nel nostro Paese condotto dallo specialista dei pagamenti elettronici Mastercard e basato sull’analisi in forma anonima delle spese effettuate tra il 2019 e il 2024. Secondo la ricerca diversi settori starebbero ormai insidiando il primato fin qui indiscusso di shopping e turismo nella lista delle priorità di spesa digitale degli italiani. In particolare, in uno scenario caratterizzato da spesa media e frequenza degli acquisti pro-capite cresciuti negli ultimi 5 anni, rispettivamente, del 5% e 6%, almeno la metà del valore dell’e-commerce del Bel Paese sarebbe ormai appannaggio, tra gli altri, di trasferimenti di denaro (+120% negli ultimi 5 anni), pagamenti di utenze e tasse (+38%) nonché prestazioni professionali (+27%).

“I trend che abbiamo riscontrato raccontano la sempre più pervasiva e trasversale evoluzione del digitale all’interno del tessuto economico nazionale – commenta Luca Corti, country manager Italia di Mastercard – L’e-commerce rappresenta ormai un pilastro strategico dell’innovazione digitale, capace di abilitare nuovi paradigmi di consumo, sostenere la competitività delle imprese e favorire uno sviluppo economico sempre più sostenibile, inclusivo e complementare”. Anche e soprattutto in chiave offline. Se, infatti, i picchi di spesa dei canali online si registrerebbero in occasione di Black Friday e saldi estivi, l’apice delle vendite dei negozi fisici verrebbe raggiunto nel periodo natalizio. A guidare a livello geografico la crescita e l’espansione del commercio elettronico in Italia sarebbe, infine, la Lombardia sempre più incalzata dal Lazio. Derby d’Italia.

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