Le vendite di immobili corrono lungo l’asse Milano-Roma

Ottantotto giorni: a Milano una casa si vende in meno di 3 mesi dalla pubblicazione dell’annuncio immobiliare ad essa relativo contro i 3,4 mesi di Roma e i 3,6 mesi di Bologna. A seguire: Verona (3,6), Firenze (3,7), Padova (3,7), Trieste (3,8), Bergamo (3,9) e Napoli (3,9). Negli ultimi 12 mesi, a fronte di un ‘time to sell’ ovvero di un tempo medio di permanenza degli annunci immobiliari a livello nazionale pressoché stabile a quota 5,2 mesi, rallentano Milano (da 2,7 a 2,9 mesi), Bologna (da 3,3 a 3,6) e Firenze (da 3,3 a 3,7). A rilevarlo uno studio condotto dal portale specializzato Immbiliare.it che ha analizzato i tempi medi di permanenza degli annunci immobiliari di 20 città del Bel Paese pubblicati sulla sua piattaforma nel periodo compreso tra fine novembre 2024 e fine maggio 2025.

Tempi particolarmente lunghi per ‘smobilizzare’ casa si registrano a Catania (5), Messina (5,6) e Taranto (5,6) mentre le città con ‘time to sell’ compresi tra i 4 e i 5 mesi sono ben 8: Torino (4,1), Brescia (4,4), Parma (4,4), Cagliari (4,4), Genova (4,5), Palermo (4,6), Venezia (4,7) e Bari (4,7). Rispetto a un anno fa, sono peggiorate, inoltre, Catania (da 4,3 a 5), Parma (da 3,9 a 4,4) e Napoli (da 3,6 a 3,9). Stabile a quota 3,9 mesi è, invece, il ‘time to sell’ di Bergamo, unica città del campione esaminato a non registrare alcuna variazione.

Confrontando il dato attuale con quello del 2021, lo scarto medio a livello locale aumenta in modo rilevante. A Padova il ‘time to sell’ è passato da 5,1 a 3,7 mesi (-27%), a Brescia da 5,8 a 4,4 (-24%), a Verona da 4,6 a 3,6 (-22%). Ad accorciare i tempi di vendita anche Roma (da 4,2 a 3,4 mesi, -19%), Bari (da 5,7 a 4,7 mesi, -17,5%), Palermo (da 5,4 a 4,6 mesi, -15%), Genova (da 5,2 a 4,5 mesi, -13,5%) e Milano (da 3,2 a 2,9 mesi, -9%). Nessuna variazione a Firenze e Napoli mentre lievi aumenti si registrano a Taranto (da 5,4 a 5,6 mesi, +4%) e Bologna (da 3,3 a 3,6 mesi, +9%). In diminuzione del 4%, da 5,4 a 5,2 mesi, infine, il dato medio nazionale.

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