Maione (F. Templeton): “Le prospettive per l’IA in Borsa restano molto interessanti”

Nonostante il recente rallentamento della sua corsa, il settore dell’intelligenza artificiale (IA) continua ad avere ottime prospettive in Borsa. E secondo Gianluca Maione, head of intermediary sales di Franklin Templeton Italia, i settori che possono beneficiarne sono numerosi, dai semiconduttori ai produttori di energia, passando per gli sviluppatori di sistemi di IA.

Il tema dell’intelligenza artificiale sembra aver subito una battuta d’arresto nel mercato azionario. Quali sono le prospettive per i vari settori coinvolti in questa tecnologia?

“Riteniamo che alcuni fattori combinati tra cui i timori di una bolla speculativa, il rilascio di nuovi modelli IA, come per esempioDeepSeek-R1, e le aspettative sugli investimenti futuri abbiano contribuito a una certa instabilità e incertezza nel mercato azionario legato all’intelligenza artificiale. Le prospettive per i vari settori coinvolti nell’IA rimangono molto positive, nonostante la recente battuta d’arresto. I produttori di chip, in particolare, stanno affrontando un’impennata significativa della domanda di energia, creando opportunità di investimento in infrastrutture energetiche più robuste e sostenibili. Questo aumento della domanda è spinto dalla crescente necessità di potenza computazionale per supportare le applicazioni di IA, come il training di modelli di machine learning e il processing di grandi quantità di dati. A titolo di esempio, Microsoft ha stimato di aver bisogno di energia sufficiente per un milione di Gpu entro quattro anni, il che rappresenta un’enorme opportunità per i produttori di chip come Nvidia e Amd”.

Quali sono invece le potenzialità per gli sviluppatori di sistemi di intelligenza artificiale e produttori di energia?

“Gli sviluppatori di sistemi di intelligenza artificiale sono in una posizione altrettanto favorevole per capitalizzare su queste opportunità. L’innovazione continua a essere un pilastro fondamentale in questo settore, con aziende che investono pesantemente in R&D per migliorare l’efficienza energetica e la performance dei loro sistemi. Questo non solo aumenta la competitività delle aziende, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di IA. Inoltre, la crescente domanda di soluzioni di IA in settori come la sanità, l’automotive e la finanza apre nuove frontiere di crescita. I produttori di energia, infine, vedono un’ampia domanda di energia, soprattutto nei data center, che sono i fulcri della computazione cloud e dell’IA. L’energia pulita, come quella solare ed eolica, gioca un ruolo cruciale nella gestione dell’aumento della domanda in modo responsabile”.

Quali settori emergenti ritiene abbiano il maggiore potenziale di crescita?

“Il team di Clearbridge Investments specializzato negli investimenti in infrastrutture quotate ritiene che questa asset class, soprattutto per quanto concerne energia e tecnologie digitali, sia un settore emergente con un grande potenziale di crescita. L’adozione dell’intelligenza artificiale e del cloud computing sta accelerando l’innovazione e la trasformazione di molti settori, creando ampie opportunità per gli investitori. L’energia pulita, come quella solare ed eolica, rappresenta una fonte di generazione conveniente e sostenibile, con un ruolo cruciale nella gestione del cambiamento climatico. Altri settori emergenti con un elevato potenziale di crescita includono: infrastrutture digitali – i data center, le reti di comunicazione e le piattaforme di cloud computing sono fondamentali per supportare l’espansione dell’IA e dell’Internet delle cose (IoT). L’aumento della domanda di servizi digitali e di connettività sta creando opportunità significative per le aziende che investono in queste infrastrutture”.

Come si gestisce il rischio associato agli investimenti innovativi?

“La selezione di aziende che adottano buone pratiche di governance è un altro elemento chiave, poiché queste aziende tendono a essere più resilienti e a offrire rendimenti più stabili a lungo termine. Infine, i gestori si impegnano in un processo di engagement con il management delle imprese per promuovere pratiche sostenibili e gestire i rischi ambientali, sociali e di governance. Queste strategie mirano a bilanciare l’obiettivo di crescita con la gestione dei rischi, per degli investimenti che siano non solo redditizi, ma anche responsabili e duraturi”.

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