Marca dà spazio al business internazionale delle private label
Questione di feeling o, meglio, parafrasando Mina, di ‘label’ verrebbe da dire commentando l’inesorabile crescita dei prodotti a marca del distributore (Mdd). Personalizzate nel marchio e nel packaging ma non sempre nella formula e negli ingredienti, le cosiddette ‘private label’ continuano a conquistare spazio sugli scaffali della grande distribuzione (Esselunga, Panorama ecc.) nonché della distribuzione associata (Coop, Conad, Selex ecc.). E non solo per l’ottimo rapporto qualità prezzo bensì per l’elevato contenuto di servizio che sanno offrire ai consumatori. In Italia e anche in Europa. Sia in termini d’innovazione sia a livello di assortimento e segmentazione. Al punto da meritarsi una fiera tutta loro, Marca, in programma a Bologna tra il 14 e il 15 gennaio 2026. Organizzata da BolognaFiere e Adm, è diventata nel corso degli anni palcoscenico indispensabile per cogliere i trend che orienteranno i consumi nei 12 mesi successivi.
Secondo le rilevazioni effettuate da Circana in ambito omnichannel (iper, super, libero servizio piccolo, discount, casa & persona, petshop, online), nel primo semestre 2025 le vendite dei beni di largo consumo confezionato sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2024 del 3,8% a valore e del 2,4% a volume. A loro volta, le private label hanno registrato, rispettivamente, aumenti del 4,7% e del 3,4%. I ricavi complessivi hanno raggiunto ormai quota 15,6 miliardi di euro con una quota di mercato superiore al 30%. La Mdd, inoltre, ha guadagnato quote di mercato pressoché in tutti i reparti: dalle carni (+1,2%) alla cura della casa (+0,8%) fino al fresco (+0,7%). In lieve controtendenza solo bevande (-0,1%) e petcare (-0,5%). In forte crescita le vendite a valore dei prodotti funzionali (+21,7%) a fronte di un rallentamento della crescita delle vendite delle linee di primo prezzo (+2,7%).
“Le evidenze mostrano che la marca del distributore ha completato una trasformazione profonda – commenta Antonella Maietta, exhibition manager di Marca – Le insegne non replicano più prodotti esistenti ma sempre più spesso sperimentano e guidano l’innovazione di categoria. Ad anticipare queste tendenze, creando valore per i consumatori, è proprio Marca che conferma altresì il proprio ruolo di piattaforma ‘trend setter’ di caratura globale”. Con la partecipazione nel 2025 di delegazioni commerciali provenienti da oltre 70 Paesi e più di 9mila appuntamenti effettuati con le aziende espositrici presenti a Marca, la manifestazione bolognese si conferma, non a caso, appuntamento imperdibile per ‘decision maker’ category manager e buyer della distribuzione moderna internazionale. All’insegna del Made in Italy.
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