Maxi-ponte: gli italiani festeggiano la Pasqua mangiando fuori casa

A fronte degli oltre 12 milioni di italiani (20% della popolazione) che, complice il maxi-ponte di primavera, secondo una stima di Confcommercio si preparerebbero a trascorrere almeno una notte fuori casa, sarebbero più di 8 milioni (14%) i connazionali che festeggeranno la Pasqua al ristorante. Ancor più numerosi, inoltre, quelli che pranzeranno fuori casa in occasione della Pasquetta. A rilevarlo un’indagine condotta dalla piattaforma europea di prenotazione ristoranti online TheFork che il mese scorso ha coinvolto un campione di 2mila utenti.

Le prenotazioni riguarderebbero nel 59% dei casi due persone, nel 14% tre persone e nel 28% dai quattro commensali e più. Il budget di spesa, a sua volta, supererebbe i 40 euro a persona nell’11% dei casi risultando altrimenti compreso tra 20 e 30 euro (41%) e tra 30 e 40 euro (33%). Fautori del fuori casa sarebbero, in primis, gli abitanti del nord ovest e del sud Italia che, al di là di Roma, Napoli e Torino, ‘non disdegnerebbero’ Sorrento, Pompei e Taormina e nemmeno la Toscana, con Viareggio, Pietrasanta e Montepulciano in testa.

La propensione a mangiare al ristorante crescerebbe ulteriormente durante i ponti del 25 aprile e del primo maggio quando, in base allo studio di TheFork, interesserà l’intero territorio nazionale, con picchi al nord est e in meridione. Tra le città più gettonate dagli amanti della buona cucina troviamo in questo caso Firenze, Torino e Napoli mentre tra i borghi e le cittadine di provincia spiccano Frascati, Sirmione e Cefalù. Sarebbero invece Venezia, Como e Siena le destinazioni preferite da parte dei ‘food and wine tourist’ in arrivo da Francia, Regno Unito e Germania.

I dati raccolti dalla piattaforma confermano, infine, che i ponti primaverili rappresenteranno un momento di slancio per il turismo enogastronomico e per la ristorazione tout court. L’obiettivo è di intercettare una ‘fetta’ rilevante degli oltre 9 miliardi di euro che, secondo Confcommercio, gli italiani si apprestano a spendere tra Pasqua e primo maggio tra alloggi, trasporti, cultura e cibo.

Condividi questo contenuto: