Miele: un italiano su due lo consuma ogni settimana, ma pochi lo conoscono approfonditamente

Oltre un italiano su due consuma miele almeno una volta alla settimana e il 17% lo mette in tavola tutti i giorni. Non solo: nell’ultimo anno, circa quattro connazionali su dieci hanno aumentato il suo consumo, giustificando l’ottimo andamento delle vendite di miele confezionato.

Insomma, il miele in Italia gode di buona salute, almeno per quanto riguarda il canale della grande distribuzione: nel 2024 sono state vendute 15.977 tonnellate di miele confezionato (in aumento del 3.4%), producendo un valore di circa 160 milioni di euro.

È la fotografia scattata dall’indagine “Gli Italiani e il miele”, commissionata ad AstraRicerche dal Gruppo Miele di Unione Italiana Food.

Un consumo radicato nella quotidianità

Il consumo di miele in Italia fa parte della routine quotidiana alimentare: il momento preferito per sette italiani su dieci è la colazione, seguita dallo spuntino di metà pomeriggio (37%) e da quello di metà mattina (16%). Altre occasioni includono il consumo dopo cena (19,5%) e, in misura minore, dopo l’attività sportiva (10,4%). Meno diffuso, invece, il consumo di miele a pranzo o a cena.

Nell’ultimo anno, sottolinea Raffaele Terruzzi, presidente del Gruppo Miele di Unione Italiana Food, “gli italiani hanno incrementato il consumo di miele: un dato che riempie di orgoglio l’industria italiana che lavora per garantire che solo i migliori mieli nazionali ed esteri arrivino sulle tavole, grazie a controlli accurati”.

Grandi amanti ma poco esperti

Nonostante una frequenza di consumo piuttosto alta, gli italiani non si considerano grandi conoscitori di miele: solo il 5% afferma di conoscerlo in modo approfondito mentre un quarto della popolazione italiana ammette di conoscerlo poco o per niente.

Tra gli aspetti meno noti ci sono le varie tipologie di miele, che in Italia sono circa 60, ognuna con proprietà diverse. Tra le più apprezzate figurano il miele millefiori, scelto dal 64,2% degli intervistati, seguito dal miele di acacia (51,9%), castagno (30,2%), agrumi (22,4%) ed eucalipto (18,1%).

La presenza del miele come ingrediente all’interno di un prodotto alimentare è percepita come un valore aggiunto da quasi l’80% degli italiani e, per il 40%, rappresenta un elemento decisivo nella scelta d’acquisto. Va riconosciuto, in tal senso, che il miele rientra nella lista degli ingredienti di numerosi prodotti alimentari tipici, soprattutto dolciumi, prodotti da forno e caramelle.

Le ragioni del consumo

Le ragioni che spingono il consumatore a scegliere il miele non sono solo legate al gusto, ma anche alle sue proprietà benefiche. Più di 5 italiani su 10, ossia il 55%, lo apprezzano per le sue qualità antibatteriche naturali, mentre il 51% lo preferisce per il fatto che è naturale e privo di additivi. Altri lo considerano buono (47,9%) e riconoscono il suo valore nutrizionale (42%).

Dal punto di vista salutistico, quasi 6 italiani su 10 (57,3%) ne evidenziano l’importanza grazie all’apporto di vitamine e sali minerali, mentre una quasi unanime maggioranza lo definisce “un elisir di salute” (89,9%). Il miele, inoltre, è apprezzato come antiossidante naturale per via della presenza di vitamina E (89,5%), e viene considerato antimicrobico e antisettico (78,1%). La sua capacità di migliorare l’umore, grazie al triptofano che stimola la produzione di serotonina, viene riconosciuta dall’85% degli intervistati, e il 68,6% lo ritiene un alleato indispensabile in ambito sportivo, per il suo immediato apporto energetico.

Il vademecum per i consumatori

Per aiutare i consumatori a orientarsi nel vasto mondo del miele, Unione Italiana Food ha ideato un vademecum che raccoglie le 10 cose ancora sconosciute sul miele. Tra queste curiosità, spicca il fatto che il miele, se conservato correttamente, non scade praticamente mai, e che la cristallizzazione è un processo del tutto naturale. Per essere definito miele, il prodotto non può contenere altre sostanze o ingredienti aggiunti. Inoltre, la versatilità del miele in cucina si manifesta non solo nel dolcificare, ma anche nel marinare, glassare, preparare salse e arricchire cocktail. Un ulteriore dato interessante riguarda il mondo delle api: in natura esistono più di 20.000 specie, ma solo alcune, come l’Apis Mellifera in Europa e l’Apis Cerana nei Paesi extra UE, sono in grado di produrre il miele.

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