Monitoraggio subacqueo hi-tech: la rivoluzione di WSense e Ispra
Dal primo agosto è operativo un sistema di monitoraggio subacqueo in tempo reale nel Golfo di Follonica, commissionato da Ispra all’italiana WSense e finanziato con fondi del Pnrr nell’ambito del progetto Mer (Marine ecosystem restoration). Si tratta del maggiore dispiegamento in Europa di una tecnologia che promette di rivoluzionare il controllo degli ecosistemi marini. Ogni giorno la rete di sensori wireless trasmette tra 1.500 e 2.000 dati sulla qualità delle acque e il movimento delle correnti in un’area di 1.600 ettari occupata da allevamenti di pesci e molluschi. Un salto enorme rispetto ai 5-6 dati raccolti con i metodi tradizionali, che richiedevano campionamenti sporadici, uso di imbarcazioni, analisi in laboratorio e tempi lunghi.
“Un salto quantico, che apre scenari prima inimmaginabili”, sottolinea Chiara Petrioli, ceo di WSense, spin-off dell’Università La Sapienza, specializzato in comunicazioni subacquee senza fili. “Si schiude la possibilità di applicare big data e intelligenza artificiale al monitoraggio sottomarino, con un impatto concreto sulla tutela ambientale”. Il sistema è composto da nove stazioni: otto dotate di sensori multiparametrici per temperatura, ossigeno, torbidità e conduttività; due con strumenti specifici per clorofilla e attività batterica; una con correntometro capace di misurare intensità e direzione delle correnti su 14 livelli di profondità. In totale, i dati rilevati ogni anno supereranno le 700 mila unità.
Grazie a questa mole di informazioni, i ricercatori Ispra potranno analizzare in dettaglio l’evoluzione stagionale e meteo-marina, identificare anomalie e migliorare la gestione degli impianti. È previsto anche un sistema di allarme che invia notifiche in tempo reale al superamento di soglie critiche, accessibile sia alle autorità sia agli operatori dell’acquacoltura. Il costo complessivo dell’investimento è di circa 500 mila euro, con un costo per dato al di sotto dell’euro, incomparabilmente più basso rispetto a soluzioni tradizionali come la posa di cavi sui fondali.

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