Musk all’attacco di Apple e OpenAi: “Intesa anti-concorrenza, sugli iPhone favorito ChatGpt”

Una intesa “anticoncorrenziale” che favorisce ingiustamente ChatGpt con la sua Intelligenza artificiale sugli iPhone, mentre vengono ostacolati gli sviluppatori di altri chatbot. Sostenendo questa ragione Elon Musk, indossando il cappello di capo di X (la vecchia Twitter) e della startup xAI – riunite sotto l’insegna della xAI Holdings – ha fatto causa ad Apple e OpenAI, riaprendo uno screzio di vecchia data che lo vede opposto al co-fondatore Sam Altman.

Elon Musk contro OpenAI e Sam Altman: cosa c’è da sapere

L’iniziativa sostiene che Apple e OpenAI siano “colluse” al fine mantenere i monopoli nei mercati degli smartphone e dell’intelligenza artificiale generativa. X e xAI di Musk hanno intentato la causa lunedì presso la corte federale di Fort Worth, in Texas, sostenendo che la decisione di Apple di integrare OpenAI nel sistema operativo dell’iPhone danneggia la concorrenza e priva i consumatori di una scelta, dettaglia la Bloomberg.

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Secondo la causa, Apple rende impossibile a chiunque altro, oltre a ChatGpt di OpenAI, raggiungere la vetta delle classifiche dell’App Store, un’ambita ribalta mondiale per gli sviluppatori di app. Secondo l’imprenditore miliardario, le cosiddette “super app” e i concorrenti dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale generativa, come Grok di xAI, sarebbero dunque “declassate” nelle classifiche dell’App Store.

Apple e OpenAI – il cui servizio ChatGpt è l’applicazione gratuita per iPhone più scaricata negli Stati Uniti – hanno una partnership sull’intelligenza artificiale integrata negli ultimi iPhone.

Il passo giudiziario era stato anticipato un paio di settimane fa su X dallo stesso Musk, che si chiedeva se Cupertino fosse mossa da scelte politiche nel non mettere in evidenza i suoi prodotti e denunciava il comportamento di favore per OpenAI. Apple ha risposto in un comunicato che l’App Store “è progettato per essere equo e privo di pregiudizi”, mentre Altman ha ribaltato le accuse avanzando l’ipotesi che fosse Musk a manipolare la rete di X per favorire sue aziende e interessi personali.

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