Neva investe nei radiofarmaci di Nuclidium

Neva Sgr, la società di venture capital del gruppo Intesa Sanpaolo controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha partecipato a un round di raccolta da 79 milioni di franchi svizzeri (84 milioni di euro) di Nuclidium, società biotecnologica svizzero-tedesca specializzata in radiofarmaci di nuova generazione per malattie oncologiche.

Non è stato comunicato il controvalore dell’investimento di Neva, che secondo fonti di mercato è a doppia cifra. Il round – dettaglia una nota – consentirà a Nuclidium di accelerare lo sviluppo della sua innovativa piattaforma radioteranostica proprietaria a base di rame, che offre un approccio combinato alla diagnosi e al trattamento del cancro.

“Nuclidium ha il potenziale per innovare profondamente l’oncologia di precisione e cambiare il modo in cui viene erogata l’assistenza radioterapica. Siamo lieti di contribuire alla sua crescita e di favorire la collaborazione con strutture cliniche, centri di ricerca e imprese italiane del settore”, sottolinea Mario Costantini, ceo e general manager di Neva Sgr.

“I nostri composti radioteranostici a base di rame sono sviluppati per essere utilizzarti con efficacia e semplicità nelle attività ospedaliere, sia nelle fasi di cura sia nella gestione dei rifiuti, rendendo le radioterapie più accessibili in tutto il mondo”, spiega Leila Jaafar, ceo e co-fondatrice di Nuclidium.

A partire dall’agosto 2020, Neva Sgr ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata con i suoi primi tre Fondi – Neva First per gli investimenti globali, Neva First Italia dedicato alle realtà nazionali e Fondo Sei per lo sviluppo degli ecosistemi innovativi italiani -, investendo quasi 190 milioni di euro in 43 realtà innovative in forte crescita e distribuendo circa 13 milioni di euro ai propri investitori. Inoltre, grazie ai nuovi fondi Neva II e Neva II Italia, avviati nel settembre 2024, ha già investito ulteriori 45 milioni di euro in 5 società.

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