Più spontaneità e meno formalità: cosa cercano gli italiani nei momenti di convivialità

Più spontaneità e meno formalità. Più cultura, identità e condivisione. Meno pressioni o convenzioni sociali. È questo che cercano gli italiani nei momenti di convivialità. Una tendenza confermata anche dalle abitudini legate al consumo di cibo: quasi il 40% preferisce ambienti semplici e informali per stare in compagnia, superando le esperienze gourmet e più strutturate (28,3%). È la fotografia scattata da AstraRicerche per Birra Moretti, che mostra come rispetto a dieci anni fa, infatti, oltre 1 italiano su 3 si sente più informale a tavola, contro il 28,3% che afferma di essere diventato più formale. Anche il modo di stare insieme cambia: il 71% preferisce vivere momenti improvvisati con gli amici, senza schemi né regole, in locali che non si adeguano a convenzioni sociali e dress code.

Secondo i dati dell’indagine, la spontaneità è maggiormente presente in contesti quali pranzi, cene, aperitivi, feste e celebrazioni con amici, ma anche la tavola con la famiglia allargata e i momenti con i vicini di casa o di quartiere sono occasioni ideali per lasciarsi maggiormente andare. Emerge, dunque, un bisogno crescente di luoghi e occasioni conviviali in cui sentirsi liberi, autentici e a proprio agio. Anche la buona compagnia ha un ruolo: rappresenta infatti il fattore più influente, seguita dalla libertà di parlare liberamente, dal tempo a disposizione senza la fretta di consumare e il contesto. In particolare, i giovani tra i 18 e i 35 anni si sentono più spontanei ovunque si possa festeggiare o mangiare a basso costo. Gli ostacoli a questo modo di vivere sono soprattutto i giudizi esterni o gli atteggiamenti negativi, seguiti dal vivere sempre di fretta e dall’uso eccessivo dello smartphone, che interferisce con la qualità delle interazioni. Nonostante il desiderio di sentirsi liberi, quasi la totalità degli italiani sperimenta, anche in occasioni informali legate al consumo di cibo, la pressione esercitata dalle aspettative sociali, al punto che solo il 16,4% dichiara di non esserne mai influenzato. Una dinamica particolarmente sentita dai giovani adulti tra i 18 e i 35 anni.

A livello gastronomico, per oltre la metà degli italiani la pizza si conferma regina dell’informalità e della convivialità, seguita dai piatti della tradizione italiana e dallo street food, con un picco tra i più giovani. Meno citati invece i cibi salutari, gli snack e le cucine etniche. Per oltre 7 italiani su 10 la birra si conferma la bevanda più “spontanea” nei momenti di convivialità. È apprezzata perché mette tutti a proprio agio (39,4%), accompagna i momenti felici (36,4%) ed è perfetta per le occasioni più semplici e informali (29,5%). Versatile per natura, piace agli italiani per la capacità di accompagnare ogni tipo di piatto e di adattarsi con naturalezza a contesti e gusti diversi.

“In questo scenario, la birra ha ritrovato un ruolo centrale – spiega Alfredo Pratolongo, corporate affair director Heineken Italia e presidente fondazione Birra Moretti – È la bevanda della socialità, versatile e trasversale, capace di adattarsi a ogni gusto, ogni piatto, momento e contesto, creando occasioni di incontro autentiche”. Di qui la campagna “Come piace a noi” di Birra Moretti pensata per farsi interprete di questo cambiamento sociale e culturale, mettendo al centro i valori della spontaneità, dell’autenticità, della convivialità libera dai formalismi.

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