Pons (Janus Henderson Investors): “Le opportunità di small cap Usa e obbligazioni a tasso variabile”
Con la fine del 2024 si sono riaccesi i timori per l’inflazione, anche a causa di diverse misure prospettate dal nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, potenzialmente inflazionistiche: tra queste, una politica commerciale più aggressiva con l’imposizione di nuove tariffe sulle importazioni, un minor prelievo fiscale e il rimpatrio dei migranti. Il mondo finanziario ha cominciato a valutare gli effetti che i cambiamenti politici proposti dal nuovo inquilino della Casa Bianca potrebbero avere sui mercati, ci dice Federico Pons, Country Head Italia di Janus Henderson Investors. “Il nuovo presidente Usa sembra essere nella condizione di attuare le politiche promesse durante la campagna elettorale, tra cui la riduzione delle tasse, l’introduzione di dazi sulle importazioni e una riforma dell’immigrazione. Se messe in pratica, queste misure potrebbero stimolare la crescita, ma anche provocare un aumento dell’inflazione, limitando la possibilità per la Fed di ridurre i tassi d’interesse come inizialmente previsto, e portare a un rafforzamento del dollaro. Questo scenario comporta sia opportunità che sfide per gli investitori”.
Più nel dettaglio, secondo l’esperto la nuova amministrazione americana probabilmente concentrerà i suoi sforzi sulla crescita interna attraverso politiche come tagli alle tasse, stimoli fiscali mirati e deregolamentazione. “Queste strategie potrebbero supportare in particolare le società statunitensi small cap, più sensibili agli andamenti economici rispetto alle large cap – sottolinea Pons – Prevediamo che nel 2025 la crescita degli utili delle prime possa superare quella delle seconde, grazie a un confronto più favorevole sugli utili. Le small cap potrebbero quindi offrire interessanti opportunità, soprattutto per gli investitori che adottano una gestione attiva basata su una ricerca approfondita e sulla capacità di individuare aziende sottovalutate con forti prospettive di crescita”.
Un trend importante da tenere d’occhio per i suoi risvolti sul mercato finanziario e le opportunità che può generare per gli investitori è quello legato alla trasformazione tecnologica e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. “A due anni dal lancio di ChatGPT, che ha segnato un punto di svolta per l’industria tecnologica, abbiamo assistito a notevoli progressi nel settore – fa notare Pons – Guardando al futuro, questi cicli tecnologici tendono a durare, in alcuni casi, per oltre un decennio. Pertanto, riteniamo che l’innovazione legata all’IA generativa e il suo impatto sui vari settori industriali siano ancora nelle fasi iniziali e possano offrire opportunità interessanti”.
Sul fronte obbligazionario, il Country Head Italia di Janus Henderson Investors ritiene che “l’aumento dei tassi di interesse rappresenti una prospettiva positiva per le obbligazioni a tasso variabile, come i CLO (Collateralized Loan Obligations), poiché i tassi più elevati generano rendimenti maggiori per gli investitori, a parità di altre condizioni. Ad esempio, i CLO AAA tendono a offrire rendimenti superiori rispetto ad altri investimenti con rating simili nel settore del credito. Storicamente, questi strumenti hanno registrato tassi di default più bassi rispetto a prodotti con rating simile (i CLO AAA europei, ad esempio, non hanno mai registrato default). I CLO AAA offrono spread di credito e rendimenti paragonabili a quelli dei corporate con rating BBB. Una gestione attiva è fondamentale per sfruttare le migliori opportunità nel mercato primario dei CLO, inclusa una valutazione accurata dei gestori di CLO”.
Nella costruzione del portafoglio di investimento, gli Etf possono svolgere un ruolo molto importante. Fino a poco tempo fa, questi strumenti erano principalmente associati agli investimenti passivi, ricorda Pons: “Negli ultimi anni il mercato degli Etf a gestione attiva ha registrato una crescita significativa, grazie all’espansione dell’offerta di prodotti e all’aumento dell’interesse per i benefici che tali strumenti possono offrire. Prevediamo che il patrimonio degli Etf a gestione attiva in Europa, che alla fine del 2024 ammonta a 54 miliardi di dollari, supererà i 100 miliardi di dollari nel 2025, grazie all’ampliamento dell’offerta per soddisfare la crescente domanda di soluzioni innovative in un contesto economico e geopolitico complesso”.
In questo scenario si inserisce la partnership strategica di Janus Henderson Investors con Tabula, uno dei principali provider di Etf in Europa, specializzato in reddito fisso e soluzioni di investimento sostenibili, acquisito dalla società lo scorso anno. “Questa collaborazione ci permette di rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei nostri clienti, tra cui una crescente domanda di ETF UCITS. Unendo le competenze di Janus Henderson e Tabula, abbiamo lanciato due strategie azionarie – il Janus Henderson Tabula Japan High Conviction Equity UCITS ETF (JCPN) e il Janus Henderson Tabula Pan European High Conviction Equity UCITS ETF (JCEU) – e recentemente il nostro primo Etf attivo sul reddito fisso: il Janus Henderson Tabula European AAA CLO ETF (disponibile dal 3 febbraio su Borsa Italiana). Prevediamo ulteriori lanci nel corso dell’anno e saremo guidati dai clienti nel decidere quali nuovi prodotti lanciare in Italia, ma vediamo molte opportunità per sfruttare l’esperienza di investimento del team di Janus Henderson”.
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