Rapporto qualità-prezzo: ecco le aziende al top
Pur restando un settore con dinamiche molto complesse e in continuo divenire, il retail negli ultimi due anni ha visto la prevalenza di un unico tema, quello dell’inflazione. I consumatori si sono trovati ad affrontare continui aumenti di prezzo, che per molti servizi e prodotti sono stati ben al di sopra del dato ufficiale comunicato dall’Istat e sono corsi ai ripari scegliendo con ancora maggiore attenzione i beni acquistati. La convenienza, o per essere ancora più precisi il rapporto fra qualità e prezzo, è stato il fattore determinante nella maggior parte delle decisioni di acquisto e, proprio per questo motivo, l’ultima edizione dell’indagine “Top Qualità-Prezzo”, la quarta, assume particolare rilevanza.
“I consumatori da sempre prestano molta attenzione al rapporto qualità-prezzo: secondo studi internazionali, per due terzi il prezzo è di fondamentale importanza nella decisione d’acquisto e, nel caso dei negozi online, è addirittura il 70 per cento – spiega Christian Bieker, direttore dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza – E queste percentuali sono ulteriormente salite nel post-pandemia, con la fiammata inflattiva che ha falcidiato il potere di acquisto delle famiglie. Nonostante la convenienza sia percepita in modo soggettivo, è possibile cogliere come gli italiani giudicano il rapporto qualità-prezzo delle più importanti aziende e dei loro brand”.
Per realizzare il proprio studio, Itqf ha realizzato la più ampia indagine sulla convenienza dei marchi mai condotta in Italia. Sono stati infatti raccolti quasi 800mila giudizi – per la precisione 796.987 – su 1.303 aziende/brand in 124 settori. L’intero comparto del retail è dunque finito sotto la lente di ingrandimento dell’istituto guidato da Bieker.
Il vincitore, Amazon, non è certo una sorpresa (era stato primo anche nel 2023), e la sua forza viene confermata anche dal fatto che il servizio di streaming Prime Video occupa la settima posizione. Lo stesso discorso vale per Samsung, che occupa la seconda posizione con i televisori, la quarta con gli smartphone, la sedicesima con i climatizzatori, la diciannovesima con gli auricolari wireless e la venticinquesima con i grandi elettrodomestici.
Le prime trenta posizioni della classifica di Itqf rivelano però come sia possibile trovare un ottimo rapporto fra qualità e prezzo in ogni settore e presso aziende di ogni dimensione e nazionalità. Il fattore che le accomuna tutte è la notorietà del marchio e questo significa una sola cosa, che per avere successo presso i consumatori è necessario offrire prodotti (o servizi) di alta qualità e a un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza. A completare il podio troviamo così Oral B, il marchio per l’igiene orale dell’americana P&G, mentre al quarto posto c’è la tedesca Bosch. Nelle prime dieci posizioni l’Italia è rappresentata dal gruppo Ferrero, che occupa l’ottava posizione con il marchio Ferrero Rocher e la nona con Nutella.
Il focus sul mercato a garanzia dei consumatori
L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza fa capo al gruppo editoriale tedesco Burda, che da decenni coopera con centri di statistica e università per i suoi studi. L’istituto conduce indagini di mercato su qualità e convenienza di numerosissimi prodotti e servizi, dalle banche alle assicurazioni, dalla salute al tempo libero. Ogni anno mette sotto la lente migliaia di imprese con l’obiettivo di promuovere la trasparenza a vantaggio dei consumatori.
Così il convenience index determina le classifiche
L’indagine dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza “Top – Qualità-Prezzo 2024” è stata realizzata con un sondaggio online realizzato da ServiceValue con metodo Cawi (Computer Assisted Web Interviewing). Ai partecipanti è stato chiesto di giudicare una serie di prodotti/brand sulla base della propria esperienza rispondendo alla seguente domanda: “Quanto sei soddisfatta/o del rapporto qualità-prezzo delle seguenti aziende/brand?”. Le risposte possibili erano sei: “entusiasta“ (voto 1), “molto soddisfatto“ (2), “soddisfatto“ (3), “non pienamente soddisfatto“ (4), “insoddisfatto“ (5), “non sono in grado di valutare il rapporto qualità-prezzo, cioè non conosco l’azienda/il brand” (non rilevante per la valutazione). Il giudizio finale è stato assegnato calcolando il cosiddetto Customer convenience index (Cci), ovvero il valore medio non ponderato dei voti espressi utilizzando la scala da 1 a 5. Tanto più è basso il valore, tanto maggiore è la valutazione della convenienza dell’azienda/brand. Un valore alto, invece, significa che i clienti non sono molto soddisfatti del rapporto qualità-prezzo.
Le ottime performance di tecnologia e media
Ottimi rapporti qualità-prezzo si trovano in ogni settore ma alcuni brillano più di altri. È questo il caso di “fotocamere, binocoli e accessori”, che vanta una media di 2,56 punti, seguito da “prodotti pulizia” (2,57) e “prodotti bambini o per l’infanzia” (2,57). I vincitori di questi singoli comparti sono rispettivamente Nikon, Lysoform e Chicco. Nella parte inferiore della classifica si trovano invece i fornitori di luce e gas, sulla cui percezione da parte dei consumatori ha certamente pesato il forte rialzo del prezzo dell’energia. Le utility non godono comunque dell’apprezzamento degli intervistati, visto che anche la telefonia mobile non sta in alto. A livello di macrocategorie, l’indagine di Itqf rileva le ottime performance di “tecnologia&media”, “casa” e “salute e bellezza”, mentre “auto&moto”, probabilmente penalizzate dagli alti costi di vendita, devono ancora migliorare. Il giudizio dei consumatori sul noleggio, sia a breve che a lungo termine, sugli e-scooter e sugli autolavaggi non è molto lusinghiero. A metà classifica si trova infine la “finanza”, che ben figura con “pagamenti/carte di credito” e “conti correnti digitali” e resta indietro con “banche con filiali”, “assicurazioni online”.
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