Rotta green in Atlantico con il traghetto a vela
Trasporta merce come ogni altro traghetto, auto, camion e container. A cambiare le cose, però, non è solo il fatto che la rotta della “Neoliner Origin” sarà in Atlantico e non dentro il Mediterraneo, ma che il suo sistema di propulsione sarà quello che più di antico si dispone in natura, il vento. Sarà soprattutto il vento, infatti, a spingere avanti e indietro per l’Oceano, fra il porto francese di Saint Nazaire e quello americano di Baltimora, il traghetto che dispone di 3mila metri quadri di vele. L’innovativa partnership, prossima all’avvio, è firmata da Neoline Armateur e Corsica Sardinia Ferries, la compagnia che collega Vado Ligure con l’isola francese.
La nave da carico, lunga 136 metri, sarà quasi esclusivamente alimentata dal vento (i motori entreranno in servizio solo quando strettamente necessario), cosa che consentirà di risparmiare fino all’80 per cento di carburante rispetto a una nave tradizionale delle stesse dimensioni.
Il traghetto ro-ro potrà contare su due alberi, con 3.000 metri quadri di vele rigide a controllo automatico, che navigherà a una velocità commerciale di 11 nodi. Al suo interno questa nuova nave da carico potrà trasportare 1.200 metri lineari, 400 auto o 265 container, che rappresentano fino a 5.300 tonnellate di merci.
«Dopo aver limitato il più possibile la nostra impronta di carbonio in una fase iniziale, ora dobbiamo rivolgerci alle alternative ai combustibili fossili — spiega Pierre Mattei, presidente di Corsica Sardinia Ferries — Oggi si aprono nuove possibilità con carburanti di nuova generazione e la propulsione velica».
L’armamento, infatti, si sta sempre più organizzando verso l’impiego di combustibili che possano contenere le emissioni nocive in aria, fino al suo completo annullamento previsto per il 2050 quando dovrà essere raggiunta la soglia “Net Zero”. Dai tradizionali bunker si è così passati con le nuove unità all’lng, gas naturale liquefatto, ma già si pensa ai nuovi carburanti, metanolo, ammoniaca, idrogeno. Anche il vento, però, può rappresentare un’alternativa, sicuramente la più green. «Abbiamo il dovere di sostenere la transizione energetica appoggiando queste soluzioni che sono veri e propri laboratori per la propulsione del trasporto marittimo del futuro» aggiunge Mattei.
Terminata la costruzione nel cantiere turco Rmk Marine, specializzato anche nella realizzazione di megayacht (la Turchia è il secondo produttore al mondo dopo l’Italia), il traghetto a vela è partito da Tuzla il 29 settembre, per fare rotta sul porto di Livorno, con arrivo previsto oggi, e Bastia (domani), scali commerciali intermedi del suo viaggio per il porto di Saint-Nazaire, che è la destinazione finale. Proprio da qui Neoliner Origin entrerà in servizio il 16 ottobre sulla rotta per gli Stati Uniti, destinazione il porto di Baltimora, nel Maryland, con scali intermedi a Saint-Pierre e Miquelon.
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