Sport, al via i test per calzature “ad personam”

Gemelli diversi, anzi ‘virtuali’, quelli sperimentati nell’Asics Personalization Studio di Parigi da parte dello specialista delle tecnologie di progettazione 3D francese Dassault Systèmes per fornire in primis agli atleti solette e, in un futuro non troppo lontano, sneaker realizzate completamente ‘su misura’. Sia di utilizzatore sia di ambito di utilizzo.

Ideale per favorire il recupero fisico dagli infortuni attraverso lo sviluppo di componenti in grado di ridurre lo stress dei runner, soddisfacendo le loro specifiche individuali, la piattaforma Catia (Computer aided three-dimensional interactive application) è attualmente alla base del processo di revisione dei modelli di sneaker più recenti di Asics, avviato nei mesi scorsi dal gruppo giapponese per arricchire ulteriormente l’esperienza utente e, allo stesso tempo, compiere passi significativi in materia di sostenibilità. In particolare, anziché limitarsi alla rappresentazione in 3D di modelli fisici specifici – i cosiddetti ‘digital twin’ – Asics adotta un approccio ‘virtual twin’ basato sulla visualizzazione, modellazione e simulazione dell’intero ambiente nel quale il prodotto interagirà durante il suo completo ciclo di vita. Pressoché illimitato, inoltre, il numero di test effettuabili in ogni situazione e contesto, indispensabili a ottimizzare e validare design, materiali, componenti e processi produttivi delle nuove sneaker.

“Il mondo virtuale sta catalizzando l’economia del XXI secolo – commenta Pascal Daloz, ceo di Dassault Systèmes – Grazie alle loro basi scientifiche, i ‘gemelli virtuali’ consentono non solo di migliorare le prestazioni e l’esperienza dei prodotti ma anche di promuovere modelli di business più rispettosi dell’ambiente”.

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