Steve Jobs sulla moneta da 1 dollaro che celebra l’innovazione americana

MILANO – Ci sarà anche un giovane Steve Jobs, “seduto davanti a un paesaggio tipico della California settentrionale, caratterizzato da dolci colline ricoperte di querce”, tra i personaggi che nel 2026 daranno il volto alle emissioni commemorative di monete da 1 dollaro della Zecca americana. “La sua postura e la sua espressione, mentre è immerso in un momento di riflessione, mostrano come questo ambiente abbia ispirato la sua visione di trasformare una tecnologia complessa in qualcosa di intuitivo e organico come la natura stessa”, si legge nella descrizione pubblicata dalla Us Mint nei giorni scorsi.

Ad accompagnare l’immagne, alcune iscrizioni: “UNITED STATES OF AMERICA” e “CALIFORNIA”. Altre iscrizioni sono “STEVE JOBS” e “MAKE SOMETHING WONDERFUL” (CREA QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO).

A metà mese la US Mint ha pubblicato i disegni per il programma 2026 “American Innovation $1 Coin Program”. I disegni del 2026 “rendono omaggio alle innovazioni e/o agli innovatori dell’Iowa, del Wisconsin, della California e del Minnesota”, si legge. E’ una serie di monete avviata nel 2018 che “rende omaggio all’innovazione americana e alle innovazioni significative e agli sforzi pionieristici di individui o gruppi attraverso l’emissione di monete da 1 dollaro con disegni emblematici dell’innovazione in ciascuno dei 50 stati, nel Distretto di Columbia e nei cinque territori degli Stati Uniti”.

L’altra faccia del dollaro di Jobs

Il dollaro di Jobs ne costerà 13,25, quando sarà messo in vendita il prossimo anno. Nativo di San Francisco, e scomparso all’età di 56 anni nel 2011 per un cancro al pancreas, al due volte ceo di Apple si devono macchine rivoluzionarie, di aver supervisionato il lancio di prodotti storici come l’iPod, l’iPhone e l’iPad ma anche di avere animato i personaggi della Pixar.

Le altre monete

Insieme a Jobs, il programma del prossimo anno darà spazio a Norman Borlaug, ambientalista e premio Nobel, “mentre tiene in mano un fascio di grano e steli di grano, mettendo in risalto il suo lavoro pionieristico nello sviluppo di colture resistenti in grado di nutrire una popolazione mondiale in crescita”. Ci sarà poi il supercomputer Cray-1 degli anni Settanta e un camion refrigerato degli anni Quaranta che ha innovato il trasporto su larga scala di prodotti deperibili.

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