Superyacht Made in Italy, primato globale

I superyacht trainano l’industria nautica italiana, che in questo segmento mantiene il primato globale per ordini di unità superiori ai 24 metri, con 572 yacht in costruzione su un totale di 1.138. La nuova edizione di La Nautica in Cifre Monitor – Trend di mercato 2024/2025 realizzato dall’Ufficio studi di Confindustria Nautica evidenzia come le prospettive dell’industria nautica italiana restino complessivamente positive.

Leadership nei superyacht

Secondo il Global Order Book elaborato da Boat International, l’Italia rappresenta oltre la metà degli ordini mondiali con una quota pari al 50,3%, anche se a livello generale segna una diminuzione di 28 unità rispetto al 2024. Questa flessione rappresenta il primo calo dopo un periodo di forte espansione del settore, con una diminuzione degli ordini di produzione italiana pari al -4,6% rispetto al 2023. Anche a livello globale si osserva una contrazione, seppur più contenuta, pari al -2,4% rispetto all’anno precedente. A livello tecnico si parla di “assestamento” o “normalizzazione”, dopo le altalene registrate in quasi tutti i settori del lusso prima e dopo il periodo di Covid.

Ma i campioni del made in Italy a gonfie vele

La locomotiva dei superyacht sono i quattro campioni del Made in Italy: Azimut-Benetti, della famiglia Vitelli, Sanlorenzo, Ferretti e The Italian Sea Group, con sedi ed export in tutto il mondo, ma i piedi profondamente radicati nel nostro Paese, che continuano a crescere. I più grandi hanno il vento in poppa, tanto che il 34% del comparto ha un portafoglio in crescita sull’anno precedente. A soffrire di più sono i gruppi di dimensioni minori. Il settore è tra i più esposti al mercato Usa e la congiuntura incerta fa sentire il suo peso. Il sentiment per il 2025 resta positivo, l’intera filiera manifesta un outlook favorevole.

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