T. Rowe Price: “Cina, guardare oltre la nebbia dei dazi per individuare le migliori opportunità”
I mercati globali hanno recentemente registrato una certa volatilità, via via che gli investitori cercavano di adattarsi all’evoluzione delle politiche relative ai dazi reciproci degli Stati Uniti. Sebbene le prospettive rimangano incerte, stanno emergendo chiare tendenze che potrebbero rimodellare l’economia globale e creare nuove opportunità di investimento.
Trasformazione della catena di fornitura globale
La strategia di reindustrializzazione degli Stati Uniti sta diventando sempre più chiara e le politiche tariffarie svolgono un ruolo cruciale in questo quadro. Il nucleo della reindustrializzazione si concentra su industrie strategiche come i semiconduttori, le automobili, i prodotti farmaceutici, l’acciaio e la cantieristica. Nel prossimo futuro, i sistemi della catena di approvvigionamento di questi settori saranno soggetti a interruzioni e ristrutturazioni. Questo cambiamento sta portando la catena di fornitura a passare gradualmente da un modello globale altamente integrato a un sistema più segmentato ma interconnesso. Questa trasformazione pone sfide a tutti i Paesi, ma si prevede che le economie con grandi mercati nazionali e catene industriali complete siano in grado di resistere meglio agli shock portati da questi cambiamenti.
Nel breve termine, la continua incertezza delle politiche tariffarie potrebbe in particolare frenare la crescita economica globale. Le aziende spesso adottano un atteggiamento attendista in un contesto di incertezza, ritardando potenzialmente importanti decisioni di investimento. Anche i consumatori potrebbero ridurre le spese non essenziali a causa delle preoccupazioni sulle prospettive economiche. Riteniamo che questi impatti negativi possano emergere gradualmente nei prossimi mesi.
Potenziale impatto su economia e società cinesi
Essendo l’obiettivo principale della politica dei dazi reciproci degli Stati Uniti, la crescita economica della Cina ne risentirà inevitabilmente. Tuttavia, nell’ultimo decennio, la Cina si è preparata per affrontare i potenziali shock esterni. L’iniziativa “Belt and Road” ha ampliato il suo mercato internazionale, mentre l’attuazione della strategia della “doppia circolazione” ha contribuito a rafforzare i suoi motori economici. Inoltre, le scoperte e le innovazioni nei settori tecnologici chiave hanno attenuato le strozzature dal lato dell’offerta. La riduzione della leva finanziaria del settore immobiliare negli ultimi anni ha ridotto i rischi economici sistemici.
I dati mostrano che la percentuale delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti rispetto al Pil è diminuita dal 6% nel 2010 a circa il 3% nel 2024 (incluso il commercio di riesportazione). Negli ultimi anni, l’economia cinese ha registrato una domanda interna relativamente fiacca, ma ha dimostrato una certa resistenza nelle esportazioni. In prospettiva, non si possono trascurare le sfide che le esportazioni dovranno affrontare. Tuttavia, è rassicurante che siano emersi segnali di stabilizzazione e miglioramento della domanda interna senza l’attuazione di stimoli politici su larga scala.
Dal punto di vista societario, la percentuale delle esportazioni verso gli Stati Uniti rispetto al fatturato medio delle società cinesi quotate in borsa è di circa l’1% (Fonte: FactSet, Goldman Sachs Global Investment Research, al 7 aprile 2025), il che rende il paese uno dei mercati con la minore esposizione agli Stati Uniti. L’impatto diretto delle barriere tariffarie sulla maggior parte delle società cinesi quotate in borsa è limitato. Tuttavia, esse dovranno comunque affrontare le sfide derivanti dal rallentamento della crescita economica. Le nuove barriere tariffarie spingeranno ulteriormente le società cinesi a espandere le proprie attività a livello globale. Dal 2018, molte società della Cina continentale hanno iniziato a passare dall’essere orientate all’esportazione a stabilire una presenza locale a livello globale, e si prevede che questa tendenza acceleri ulteriormente.
Opportunità strutturali nei consumi e nella tecnologia
Nel breve termine, la stabilizzazione della domanda interna diventerà un importante sostegno per l’economia continentale. Il settore immobiliare, in difficoltà negli ultimi anni, ha registrato segnali di ripresa nelle città più importanti. La filiera del settore immobiliare rappresenta oltre il 20% del Pil cinese, superando di gran lunga la quota delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Dopo anni di flessione, i settori industriali tradizionali come l’automazione, i macchinari per l’ingegneria e l’energia eolica stanno iniziando a mostrare segni di inversione di tendenza.
Negli ultimi decenni, l’economia cinese ha subito diversi cambiamenti e aggiornamenti nei suoi fattori di crescita. In prospettiva, riteniamo che i consumi e l’innovazione tecnologica diventeranno i motori della crescita economica. Ciò è necessario sia per bilanciare la struttura economica del Paese sia per affrontare le pressioni esterne. Da inizio anno, la spesa dei consumatori ha mostrato segni di graduale ripresa. Allo stesso tempo, si stanno affermando nuove tendenze di consumo, in particolare nel turismo e nei prodotti basati sulla proprietà intellettuale (IP). Quest’ultima consiste nel trasformare concetti creativi originali – come personaggi animati e media visivi – in merci e in un’ampia gamma di prodotti derivati.
Nel settore tecnologico, le aziende cinesi si sono trasformate da “follower” a “leader” in diverse aree chiave. Poiché l’attenzione per l’intelligenza artificiale si sposta dallo sviluppo di modelli su larga scala alla loro applicazione in scenari reali, le aziende cinesi sono ben posizionate per essere leader. Esse beneficiano del talento ingegneristico cinese e della capacità di iterare e scalare rapidamente le nuove tecnologie. Nel settore automobilistico, la Cina ha già costruito un forte vantaggio competitivo grazie all’adozione diffusa di veicoli elettrici. In prospettiva, le aziende cinesi sono anche pronte a compiere progressi significativi nelle tecnologie di guida autonoma.
La volatilità dei mercati ha aperto la porta a interessanti opportunità causate da errori di valutazione a breve termine. L’incertezza sui futuri dazi ha indotto gli investitori a vendere i titoli legati alle esportazioni in modo generalizzato, indipendentemente dai loro singoli fondamentali. Tuttavia, un’analisi più approfondita rivela che il calo dei prezzi delle azioni di alcune società supera di gran lunga l’impatto effettivo dei dazi sugli utili. Le aziende selezionate con piani lungimiranti e strategie agili sono ben posizionate per espandere la propria quota di mercato man mano che il panorama competitivo si ridisegna. Riteniamo che l’analisi dei fondamentali possa aiutare gli investitori a scoprire opportunità sottovalutate con un potenziale significativo.
*Portfolio Manager, China Evolution Equity Strategy, T. Rowe Price
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