Terna: ad aprile domanda elettrica in lieve calo, rinnovabili al 48%
Il fabbisogno di energia elettrica in Italia si attesta in aprile a 23,4 miliardi di kWh, in lieve calo dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Lo rileva Terna puntualizzando che questo dato, destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario e temperatura, evidenzia una flessione più contenuta, pari allo 0,4%. La riduzione è influenzata da un calendario caratterizzato da numerosi ponti e festività, nonostante giorni lavorativi e temperatura media siano rimasti sostanzialmente invariati rispetto ad aprile 2024.
Analizzando la domanda per area geografica, il Nord e il Centro Italia hanno registrato un calo rispettivamente del 2,2% e dello 0,5%, mentre al Sud e nelle Isole la domanda è cresciuta dello 0,8%. Nei primi quattro mesi del 2025, il fabbisogno energetico nazionale mostra una debole flessione dello 0,8% (dato che risente anche del confronto con l’anno bisestile 2024), con una variazione corretta di +0,1%.
Per quanto riguarda i consumi industriali, l’indice Imcei elaborato da Terna – che monitora le imprese “energivore” – segna un calo del 2,9% su base annua (-2,2% corretto). Tra i settori in crescita si segnalano cartaria, mezzi di trasporto, alimentare, cemento, ceramiche, vetrarie e meccanica, mentre risultano in flessione metalli non ferrosi, chimica e siderurgia.
Sul fronte congiunturale, la domanda elettrica corretta cresce dello 0,6% rispetto a marzo 2025, mentre l’indice Imcei rimane sostanzialmente stabile (-0,1%). L’indice Imser, che misura i consumi elettrici rilevati dai gestori di rete, registra invece a febbraio 2025 una diminuzione del 3,8% rispetto a febbraio 2024, perlopiù dovuta all’effetto anno bisestile.
Nel dettaglio della produzione, l’85,5% della domanda è stata soddisfatta da produzione nazionale (pari a 20 miliardi di kWh), mentre il resto, il 14,5%, è stato coperto dalle importazioni, con un saldo netto di 3,4 TWh, in calo dell’1,5% rispetto ad aprile 2024.
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 48,2% della domanda elettrica, in diminuzione rispetto al 51,2% di aprile 2024. Tra le rinnovabili si registra un incremento del fotovoltaico (+19,4%) e della geotermia (+0,5%), mentre si riducono l’idroelettrico (-28,5%, dopo un 2024 da record) e l’eolico (-6,8%), quest’ultimo in calo per il quarto mese consecutivo a causa della scarsa ventosità. La produzione da fonti termiche è cresciuta del 6,7%.
Per quanto riguarda la capacità rinnovabile installata, ad aprile è aumentata di circa 488 MW, un dato leggermente inferiore (-5%) rispetto allo stesso mese del 2024. Di questi, 90 MW sono impianti collegati in Alta Tensione, 233 MW in Media Tensione e 165 MW in Bassa Tensione. Nei primi quattro mesi dell’anno, la capacità rinnovabile complessiva è cresciuta di 2.084 MW, in flessione del 12% rispetto allo stesso periodo 2024.
Infine, cresce significativamente la capacità di accumulo in Italia: al 30 aprile 2025 si registrano 14.317 MWh, +70% rispetto a un anno fa, corrispondenti a 6.123 MW di potenza nominale distribuiti su circa 788.000 sistemi di accumulo.
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