Un gelato per viaggiare a ritroso nel tempo
Per molti italiani il gelato è un filo che lega ricordi e momenti felici della propria storia, favorendo al contempo la condivisione tra generazioni diverse. A rivelarlo uno studio condotto dalla catena di gelaterie premium Grom (gruppo Unilever) che, attraverso la metodologia Social web opinion analysis (Swoa), ha coinvolto tra giugno e luglio un campione rappresentativo di 1.200 italiani dai 20 ai 60 anni d’età. In particolare, a evocare nostalgicamente nel 60% degli italiani (64% delle donne e 58% degli uomini) un periodo della vita unico qual è l’infanzia, caratterizzato da scarse responsabilità (67% del campione), buona dotazione di tempo libero (61%) e grande senso di leggerezza (56%), sarebbe nel 53% dei casi (51% degli uomini e 55% delle donne) proprio il gelato accanto a giocattoli, supereroi e zaino di scuola.
“Vero e proprio attivatore di memoria delle emozioni, grazie ai colori, al sapore e alla consistenza, il gelato ci permette di tornare indietro a quella persona per noi importante, a quel periodo di vita significativo oppure a un semplice momento di pausa e piacere lontano dal dovere quotidiano – commenta Laura Pelagotti, psicologa e psicoterapeuta – Attraverso questi ricordi il gelato può essere una coccola che ci fa pensare al nostro passato con tenerezza ma che possiamo ripetere ora come allora”.
Luoghi ideali della memoria capaci, a loro volta, di far rivivere emozioni profonde del passato sarebbero, non a caso, le gelaterie di quartiere (51%) insieme alla casa dei nonni e al cinema dell’infanzia. Tra i pochi ‘riti’ ancora capaci di unire grandi e piccoli (64% dei rispondenti, 63% degli uomini e 65% delle donne), il gelato viene associato tipicamente alla felicità di una passeggiata con genitori e nonni (62% degli intervistati) oltre che alla gioia di un pomeriggio estivo trascorso con gli amici (49%). Comunque, in compagnia.
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