Un “timesitter” salvatempo per semplificare la vita

D’ora in poi, a facilitare la giornata di manager ed executive oltre che di white e blue collar ci penserà il “timesitter”, un vero e proprio “maggiordomo phygital” assoldato o, meglio, coinvolto dall’azienda per supportare i propri dipendenti nella gestione delle incombenze quotidiane e ridurre, al contempo, i rischi d’insoddisfazione e di “burnout”. Indispensabile per ovviare alla “sindrome da corridoio” – una sorta di osmosi tra i disagi lavorativi e quelli personali che secondo l’ultimo rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale interesserebbe più di 3 lavoratori su 4 (75,9%) – il “timesitter” offre servizi salvatempo in grado di migliorare il benessere e rafforzare le performance aziendali. Del resto, “la difficoltà di bilanciare vita privata e professionale è diventata una delle principali cause di stress tra i lavoratori – commenta Fabio Zini, ceo di Genius4u, start-up di Bologna specializzata nei servizi salvatempo – Le aziende dovrebbero andare oltre i benefit tradizionali, adottando strumenti concreti che liberino risorse e alleggeriscano la routine quotidiana”.

In particolare, in base a una rilevazione condotta da Genius4u, tra i servizi salvatempo più richiesti da parte dei dipendenti figurano la lavanderia (24%), il disbrigo di commissioni (16%), il ritiro di farmaci (15%), le spedizioni (14%), la consegna della spesa (13%), il lavaggio auto (13%) e il cambio gomme (5%).

Opportunamente individuati e classificati tenendo conto delle specificità di ogni singola organizzazione, i bisogni più rilevanti vengono processati e gestiti da parte del “timesitter” dedicato che, previa individuazione dei fornitori e ottimizzazione di tempi e costi, provvede a inserire i servizi corrispondenti su una piattaforma digitale ad hoc a disposizione dei dipendenti. Tutto all’insegna di un migliore work-life balance.

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