Vacanze: overtourism, inflazione, AI e impatto ambientale condizionano le scelte degli italiani

Ben 9 italiani su 10 hanno in programma almeno una vacanza, con il 60% che prevede di andare

all’estero, in Europa, e il 30% oltre il continente. Le intenzioni di viaggio per quest’anno si mantengono in linea con quelle del 2024: a rilevarlo l’ultima edizione dell’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, che ha sondato il parere di 5mila persone tra Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.

L’overtourism è una preoccupazione che influenzerà le scelte di 4 viaggiatori su 5. La maggior parte limiterà gli spostamenti nei periodi di alta affluenza pianificando viaggi in bassa stagione (42%), soprattutto tra i Baby Boomer (51%), o sceglierà destinazioni meno conosciute (36%). Per mitigare gli effetti del sovraffollamento, il 39% chiede maggiori controlli e sanzioni per comportamenti inappropriati dei turisti. Il 37% è disposto a prenotare in anticipo per accedere ai luoghi più popolari, 1 su 3 auspica campagne promozionali per incentivare il turismo in destinazioni alternative e 1 su 4 pagherebbe una tassa turistica per visitare le mete più affollate.

La tendenza a combinare vacanza e lavoro continua a crescere, soprattutto tra le nuove generazioni. Tra i Millennial, la percentuale è passata dal 63% al 67%, mentre tra i Gen Z è aumentata dal 71% al 79%. Le modalità preferite sono per il 25% il workation, ovvero la possibilità di lavorare in remoto da un luogo di vacanza per un periodo di tempo limitato, per il 24% il bleisure, cioè estendere il viaggio di lavoro con alcuni giorni di vacanza e per il 14% il digital nomadism, ovvero lavorare da remoto grazie alla tecnologia.

“Secondo i nuovi risultati, l’Italia con il 24% di viaggiatori europei si conferma una delle mete più ambite, subito dopo la Spagna”, commenta Claudio d’Angelo, EY Europe west transportation market leader. “Le nuove tendenze di viaggio riflettono un cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori. Rispetto all’anno scorso, aumenta la volontà di combinare vacanza e lavoro (+14%) ed emerge l’attenzione all’overtourism. Inoltre, la crescente adozione di tecnologie avanzate, come l’AI, o l’attenzione alla sostenibilità, intesa come riduzione dell’impatto ambientale, stanno ridefinendo le scelte di viaggio, dei trasporti e della mobilità europeo e nazionale. In questo contesto, risulta fondamentale per i player del mercato adattarsi alle nuove tendenze e dinamiche del settore per rimanere competitivi e venire incontro alle aspettative dei viaggiatori”.

Un viaggiatore su 2 attribuisce importanza all’impatto ambientale delle proprie decisioni e quasi il 40% dei rispondenti italiani lo considera un fattore importante. Per incentivare scelte eco, il 41% chiede maggiori informazioni e offerte eco-friendly, il 31% vorrebbe più incentivi economici e l’11% maggiore trasparenza. Tra i fattori che invece influiscono maggiormente sulle scelte di viaggio, le risposte prevalenti per il campione europeo sono ancora prezzo, comodità e tempo. A causa dell’inflazione, 2 viaggiatori su 3 non escludono la possibilità di modificare le proprie abitudini di viaggio, una tendenza già osservata negli scorsi anni. Tuttavia, 1 viaggiatore su 5 è disposto a non rinunciare ai viaggi, anche se ciò significa dover ridurre altre spese.

L’interesse per l’AI continua a crescere: circa 1 su 2 è disposto a utilizzarla per pianificare le vacanze. La percentuale di chi l’ha già sperimentata è aumentata del 50% rispetto al 2024, passando dall’8% al 12%. Tuttavia, i viaggiatori italiani si discostano dalla media europea, con solo il 6% che ha fatto uso di chatbot, un dato invariato rispetto all’anno precedente.

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