Vendita al dettaglio, l’IA incrementa la produttività del 33% e riduce i costi di gestione del 67%

Gli addetti ai lavori parlano di “AI excitement” per indicare quel sentimento di euforia diffusa nel mondo del retail in relazione all’uso dell’intelligenza artificiale. E i dati lo confermano: questa tecnologia è in grande ascesa, e non solo in questo comparto, ma in tutti i principali settori operativi. Secondo un’indagine di Financial Express riferita al periodo tra la metà del 2024 e i primi mesi del 2025, l’uso quotidiano dell’intelligenza artificiale ha permesso ai retailer di incrementare la produttività del 33% a fronte di una riduzione dei costi di gestione del 67%.

Entrando nel dettaglio, il 56% dei professionisti del settore utilizza l’IA da circa 3 anni, e il 66% di essi prevede di aumentare gli investimenti relativi all’IA entro un anno. Inoltre, il 47% dei rivenditori al dettaglio crede che questa tecnologia abbia il merito di aver creato nuovi prodotti e servizi in linea con le preferenze dei consumatori. Ulteriori conferme arrivano dall’approfondimento elaborato da Market Data Forecast, che si concentra sul mercato europeo. In quest’area, infatti, la business unit dell’intelligenza artificiale applicata al retail supererà i 4 miliardi di euro di ricavi entro la fine del 2025, segnando un incremento del 18% rispetto all’anno precedente. La previsione è che le entrate verranno quadruplicate entro i prossimi 8 anni, raggiungendo così la cifra di 16 miliardi. A dominare il mercato europeo è la Germania, che gestisce il 22% dell’intera business unit, seguita da Regno Unito, Francia e Italia.

Proprio il nostro Paese viene indicato come uno di quelli in cui il mercato legato all’intelligenza artificiale mostrerà una crescita più rapida nel prossimo futuro. Secondo un’altra indagine, questa volta di Statista, tra i retail italiani l’IA è così in ascesa che, nel corso del 2024, è stata utilizzata principalmente per marketing e vendite (46%) e per creazione di contenuti e strategie per attirare l’attenzione dei consumatori (42%). Una delle aziende più all’avanguardia in questo senso è QuestIT, tech company del Gruppo Vection Technologies specializzata in soluzioni a supporto delle imprese di settore per velocizzare i processi operativi e migliorare la produttività.

“Il progresso è inevitabile e sta a noi abbracciarlo per metterlo in pratica nel migliore dei modi”, commenta Francesco Elmi, Cmo di QuestIT. “L’intelligenza artificiale è sinonimo di sviluppo al 100% e il retail rientra alla perfezione in questo scenario, per questo motivo al giorno d’oggi è corretto parlare di ‘AI excitement’ tra gli addetti ai lavori. Conferme in merito arrivano da un’indagine interna condotta su alcuni nostri clienti di portata nazionale ed internazionale, i quali si affidano all’IA e ad avatar di ultima generazione per gestire processi di customer care oppure di pre-vendita e, allo stesso tempo, per risolvere problematiche di primo livello con i clienti registrando in alcuni casi oltre 700mila conversazioni al giorno. Il tutto arricchito da un’efficienza, in termini di riscontri e problem solving, del 97%”. Poi conclude specificando che “la tecnologia, pur essendo avanzata e sempre in costante miglioramento, non sostituirà mai i lavoratori in quanto tali, ma li supporterà al fine di svolgere le singole mansioni più velocemente e con massima precisione”.

A proposito delle future tendenze dell’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del retail, è doveroso citare gli “AI agent”, ovvero assistenti virtuali automatizzati che faciliteranno specifici processi e attività, come ad esempio l’analisi dei consumatori, offrendo dati accurati sulle preferenze dei clienti più fidelizzati e individuando nuovi target. O ancora la sicurezza: l’intelligenza artificiale è in grado di monitorare le attrezzature operative e programmarne la manutenzione, prevenendo così potenziali guasti e incidenti sul posto di lavoro.

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