Viaggi: gli italiani puntano sul “safary hopping”

In vista delle vacanze 2025 a farsi largo tra la rigidità dei “planner meticolosi” e la spontaneità dei “serendipity traveller” arriva la flessibilità dei “safari hopper”. A rivelarlo una ricerca commissionata a Censuswide dalla piattaforma europea di noleggio camper CamperDays che ha coinvolto tra gennaio e febbraio un campione rappresentativo di mille italiani dai 18 anni d’età in su. I risultati dello studio evidenziano, infatti, come la dicotomia tra pianificazione e istinto ovvero tra organizzazione e avventura sia ormai messa in discussione dal “safari hopping”, modello di viaggio che combina diverse esperienze in un’unica avventura all’insegna della massima capacità di adattamento.

A fronte di un 35% di intervistati che rientra – in toto o in parte – nella categoria dei programmatori incalliti e di un 34% di amanti della libertà e dell’avventura, l’11% del campione pianifica la maggior parte dei giorni di vacanza riservandosene qualcuno libero all’insegna della scoperta mentre ii 16% organizza solo l’essenziale lasciando poi spazio all’ispirazione del momento. In particolare, ad apprezzare la formula del “safari hopping” sarebbero soprattutto gli Zoomer il 15% dei quali la indicherebbe come ‘esperienza di viaggio del cuore’ per quest’anno, seguiti da Millennial (12%), Generazione X (12%) e Boomer (6%).

Consolidata, invece, la tendenza degli italiani a prenotare le vacanze in anticipo, opzione condivisa dal 52% del campione: si va da 4-6 mesi (19% degli intervistati) a 2-3 mesi (32%) fino a 1 mese (20%) e 1 settimana (7%). A essere pianificate per tempo sono, in primis, le ferie estive (59% dei rispondenti) seguite da ‘ponti’ (10%), settimana bianca (4%), Pasqua (3%) e Capodanno (2%). Il 18% del campione dichiara, peraltro, di prenotare in anticipo la maggior parte dei suoi viaggi a prescindere dall’occasione e dal periodo dell’anno. Tra le motivazioni principali addotte troviamo la possibilità di ottenere offerte migliori su voli e alberghi (35%), il timore di rincari inaspettati (33%), le promozioni (23%), l’opportunità di organizzare al meglio gli itinerari (20%), la maggiore disponibilità di strutture (17%) nonché la volontà di evitare lo stress dell’ultimo minuto (16%). All’insegna del proverbio ‘chi ha tempo non aspetti tempo’.

Condividi questo contenuto: