Belfast, assolto il “Soldato F”: l’unico a essere stato processato per il Bloody Sunday

Un tribunale di Belfast ha assolto un ex-paracadutista britannico – conosciuto con il nome di Soldato F – è stato accusato della morte di due persone e del tentato omicidio di altre cinque, durante i disordini del “Bloody Sunday”, uno degli episodi più sanguinosi dei tre decenni di guerra civile in Irlanda del Nord. La sentenza ha scatenato sdegno e rabbia fra i parenti delle vittime.

Si tratta dell’unico processo contro un membro delle forze armate britanniche per gli o militanti separatisti repubblicani cattolici, che marciavano per il ricongiungimento della parte britannica dell’isola con la repubblica indipendente d’Irlanda. La first minister dell’Irlanda del Nord Michelle O’Neill, vice presidente dello Sinn Fenn, ha duramente criticato l’assoluzione parlando di “giustizia negata” per le famiglie delle vittime. “Cinquantatré anni fa, l’esercito britannico uccise indiscriminatamente civili per le strade di Derry”, si legge in un tweet pubblicato sul suo profilo di X. E ancora: “Eppure, nessun soldato britannico o i suoi superiori militari e politici sono mai stati chiamati a rispondere delle loro azioni. Questo è un affronto alla giustizia”.

Nel 2010 il governo britannico ha chiesto scusa per gli omicidi “ingiustificati e ingiustificabili”, quando membri di un reggimento dell’esercito britannico aprirono il fuoco a Londonderry, in uno dei momenti decisivi della storia recente dell’Irlanda del Nord. Ma tutti i tentativi di perseguire i soldati sono falliti.

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