“Brigitte Macron è nata uomo”: a processo in 10 per cyberbullismo

PARIGI – Un nuovo fronte giudiziario aperto da Brigitte Macron per fermare la macchina del fango di cui è bersaglio da quattro anni. È cominciato ieri nella capitale francese un nuovo processo sulla fake news di cui è vittima la première dame, secondo cui Brigitte sarebbe una donna transessuale, con un passato maschile sotto il nome del fratello Jean-Michel Trogneux. Una accusa sui social di essere nata uomo e aver nascosto una transizione di genere. Dieci persone sono rinviate a giudizio con l’accusa di cyberbullismo sessista. Il processo segue la denuncia presentata da Brigitte Macron nell’agosto 2024 nel pieno della campagna diffamatoria sui social. Gli investigatori, hanno condotto diverse perquisizioni, per risalire ai propagatori in Francia della fake news e hanno identificato otto uomini e due donne tra i 41 e i 60 anni.

La prima udienza, a cui la première dame non ha partecipato delegando i suoi avvocati, arriva dopo che, a fine luglio, i coniugi Macron hanno anche avviato un’altra azione legale per diffamazione negli Usa contro Candace Owens. L’influencer trumpista ha rilanciato oltreoceano la bufala transfoba, nata in ambienti complottisti francesi di estrema destra, poi riesplosa a livello globale grazie al megafono social dell’universo Maga.

Tra gli imputati chiamati ieri in tribunale c’era Aurélien Poirson-Atlan, 41 anni, pubblicitario noto online con il nome di “Zoé Sagan”. Il suo account su X, ormai sospeso, è stato al centro di diverse denunce e viene spesso citato come uno degli snodi della galassia complottista in Francia. A processo anche Delphine J., 51 anni, che si definisce “medium”, nota sui social come Amandine Roy. Fu lei, nel 2021, a dare risonanza alla teoria del complotto in una video-intervista a Natacha Rey, che si presenta come “giornalista indipendente” e altra figura chiave di questa fake news. Le due donne erano state condannate in primo grado per diffamazione, ma poi assolte in appello nel luglio scorso. Brigitte Macron e suo fratello hanno fatto ricorso in Cassazione.

Tra gli altri imputati ci sono anche un consigliere comunale di 65 anni, un gallerista d’arte di 56 anni, un insegnante di 54 anni, un agente immobiliare di 65 anni, un informatico di 49 anni. Secondo la procura di Parigi, tutti avrebbero diffuso commenti falsi e malevoli nei confronti di Brigitte, in particolare sul suo “genere” e la sua “sessualità”, arrivando ad associare la differenza d’età con il marito a una presunta “pedofilia”. I dieci imputati avrebbero contribuito a diffondere contenuti denigratori di Candace Owens, come una finta copertina del Time Magazine in cui Brigitte viene presentata come “l’uomo dell’anno”. In un altro post, uno degli accusati annunciava la presenza di «2.000 persone pronte a fare porta a porta» ad Amiens, la città di cui sono originari sia il capo di Stato che la première dame, «per fare chiarezza sulla vicenda Brigitte». Gli imputati rischiano fino a due anni di carcere.

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