Costa d’Avorio. Il resort della saga dei Bronzés oggi è il buen retiro dell’high society africana
Nell’ex Club Med di Assinie, in Costa d’Avorio, l’acqua stagnante forma pozze nelle vaste piscine piastrellate verdastre, e il sole penetra il tetto di paglia che perde acqua del vecchio palcoscenico. I “Bronzés” (per citare la storica saga di film balneari francesi degli anni Settanta) hanno fatto i bagagli e se ne sono andati da tempo: abbandonato all’inizio degli anni 2000 a causa dell’instabilità politica, il club vacanze dove è stata girata la famosa commedia francese intrerpretata da giovanissimi Christian Clavier, MIchel Blanc e Thierry Lhermitte tra gli altri è uno spettacolo deplorevole. Solo i disegni ingenui in stile africano sull’enorme bancone hanno resistito vagamente alla prova del tempo e agli spruzzi del mare. “Club Assinie Paradis. Vietato l’accesso al pubblico”, avverte un cartello ai piedi di un tetto crollato.
Questa città fantasma è, in realtà, un’illusione. Dopo i club vacanze che accoglievano solo europei e il crollo del turismo durante la crisi politica e militare (2002-2011), Assinie si è trasformata in una località balneare di lusso, una delle mete preferite del jet set ivoriano.
Paradiso
“Qui era tutto bianco! Solo turisti europei. Per trovare la testa di un nero, bisognava cercarla”, ride Pierre Aké, residente di un villaggio vicino, nostalgico di questo “tempo benedetto” in cui “tutti avevano un lavoro al Club”.
Sulla costa atlantica, 90 km a est di Abidjan e 20 km dal Ghana, Assinie è un villaggio di pescatori dal fascino unico, immortalato in una canzone del 2010 dalla star reggae ivoriana Alpha Blondy. Incastonato tra una laguna e l’oceano, il luogo è idilliaco: una spiaggia di sabbia fine che si estende per chilometri lungo la costa, una stretta striscia di terra coltivata a palme da cocco che nasconde le acque calme e fresche di una laguna tranquilla. Il lungomare è fiancheggiato da ville opulente, lussuose case contemporanee nascoste dietro alte mura, imponenti edifici in costruzione e alcuni complessi alberghieri discreti.
I pochi lotti liberi rimasti sono sorvegliati, a testimonianza dell’alto valore del terreno. I prezzi sono almeno triplicati negli ultimi quindici anni e per una villa in riva al mare non è raro dover sborsare un milione di euro, una cifra astronomica per l’ivoriano medio. Su piattaforme specializzate, sontuose ville con piscina e grandi tetti in vetro vengono facilmente affittate per 1.000 euro a notte.
“Assinie è la Saint-Tropez dell’Africa occidentale. O Beverly Hills, se preferite”, afferma Maxwell Kouassi, consigliere comunale, riecheggiando una frase ripetuta.
Il jet set africano e il jet ski
“È una zona turistica per il relax”, si vanta il signor Kouassi. La gente viene da Abidjan, “soprattutto nei fine settimana e nei giorni festivi”, per assaporare un “perfetto mix di lusso rilassato e autenticità preservata”, secondo le brochure turistiche.
Questi 22 chilometri di laguna sono un microcosmo della Costa d’Avorio dei potenti e del jet set locale: star, politici e uomini d’affari. Il calciatore ivoriano Didier Drogba e il calciatore camerunense Samuel Eto’o hanno naturalmente le loro ville qui. Il presidente Alassane Ouattara trascorre i suoi fine settimana in una residenza nascosta dietro un fitto palmeto.
Un tour nella laguna con la piroga svela il buen retiro dei vip centrafricani. Qui, la casa in stile hollywoodiano “del figlio di un ex presidente del Mali”. Là, la proprietà del presidente dell’Assemblea Nazionale. Qui, quella di un ex presidente della Federazione Ivoriana di Calcio, o di un CEO di una compagnia di telefonia mobile. Ma non sono solo vip ivoriani e dei Paesi limitrofi. I libanesi, che sono molto potenti economicamente in Costa d’Avorio, “sono molto numerosi qui”. Hanno abbandonato le gite in quad sulla spiaggia, che “facevano impazzire il presidente” e ora sono vietate, in favore del jet ski sulla laguna.
“Qui ci sono i miliardi”
Ad Assinie, “ci sono un sacco di soldi, miliardi”, si lamenta racconta all’agenzia France Presse Akè, che conduce la piroga, rammaricandosi che troppo poco avvantaggi gli abitanti del villaggio. “Sì, qui vengono persone molto ricche”, ammette il consigliere comunale. Ma ci sono anche “quelli con mezzi più modesti”. Con un’autostrada recentemente completata su una parte del percorso in uscita da Abidjan, “Assinie è una zona del futuro e abbiamo grandi progetti”, continua.
“Abbiamo il mare, la laguna, la natura. Tutto questo attira la cupidigia. Tutti vogliono una casa qui”, spiega Laurent Kouamé Anoh, capo del villaggio di Assouinde, alla fine della laguna. “Alcuni dei nostri giovani lavorano negli hotel, altri nelle ville”. “Prima c’erano capanne di paglia, case di bambù. Negli ultimi quindici anni, si sono costruiti ovunque”, osserva un dipendente di uno di questi hotel. “Assinie è cambiata molto”, si lamenta Jean-Claude, un venditore di artigianato africano. “I turisti sono stati sostituiti dai potenti. I poveri come noi non li interessano.”
Condividi questo contenuto:




