Drone navale ucraino abbatte un jet russo: è la prima volta. Tutto quello che sappiamo
Per la prima volta nella storia, un battello senza equipaggio è riuscito ad abbattere un aereo, utilizzando missili terra-aria. Si tratta di un’altra evoluzione delle dinamiche belliche, che apre una nuova frontiera nei combattimenti sul mare. Protagonista è stato un drone navale ucraino, che sarebbe riuscito a distruggere un caccia Sukhoi 30 dell’aviazione della Marina di Mosca usando un missile R73. Pilota e navigatore del potente bimotore si sarebbero paracadutati con il seggiolino eiettabile e sarebbero entrambi vivi. A dare la notizia sono state proprio le fonti russe, ufficiose ma molto attendibili come il blogger Rybar più volte ricevuto da Putin. In un secondo momento l’intelligence di Kiev ha diffuso un video dello scontro, attribuendo il successo a un drone Magura V5.
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Dossier – Sentieri di guerra
L’inedita sfida tra robot e aereo pilotato sarebbe avvenuto ieri a circa 50 chilometri da Novorossiysk, la base della flotta russa e terminal petrolifero attaccata da uno sciame composto da droni volanti e naviganti assieme a razzi a lungo raggio che avrebbe danneggiato le infrastrutture oltre a ferire almeno 50 persone.
Si tratta della prima offensiva condotta sincronizzando questi tre tipi di ordigni contro lo stesso obiettivo, una tattica che obbliga le difese ad affrontare minacce diverse contemporaneamente. Poiché Novorossiysk si trova a est della Crimea non è escluso che l’intero assalto sia stato condotto da una squadra di imbarcazioni senza equipaggio: alcune hanno colpito il porto come siluri; altre hanno lanciato droni volanti e razzi pesanti. In pratica i battelli telecomandati hanno completamente sostituito le navi, agendo a una distanza enorme dalla costa ucraina.
Probabilmente il caccia Sukhoi 30 russo, decollato da una base della Crimea, è intervenuto per contrastare l’incursione ma è stato abbattuto da un battello radiocomandato armato con missili R73, un ordigno destinato ai duelli aria-aria tra velivoli che gli ucraini hanno modificato e usano come difesa contraerea. In passato, un drone navale di Kiev con lo stesso sistema era riuscito a distruggere due elicotteri nemici Mi8. Questa è la prima volta che si dimostra in grado di intercettare un caccia con grandi prestazioni: il Sukhoi 30 è un bimotore, tanto potente quanto agile, che supera duemila chilometri orari.
Fino all’autunno 2022 i droni marittimi erano solo prototipi sperimentali, mai testati in azioni reali. Da allora gli ucraini – con un supporto tecnico britannico e finanziamenti americani- hanno costruito modelli operativi di ogni tipo, utilizzati per attaccare dal mare navi, porti e infrastrutture rivoluzionando le procedure della guerra navale.
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