Epstein, Maxwell cerca la grazia e assolve Trump: mai visto niente di sconveniente

NEW YORK – Ghislaine Maxwell ha assolutamente bisogno della grazia da Trump, altrimenti è destinata a passare il resto della sua vita in carcere, per aver aiutato Jeffrey Epstein a reclutare le ragazze spesso minorenni di cui abusava. Perciò non sorprende che assolva il presidente da qualsiasi comportamento inappropriato, nell’interrogatorio con il vice ministro della Giustizia Todd Blanche, che l’amministrazione ha iniziato a consegnare ieri al Congresso. Peraltro proprio Blanche, prima di entrare al governo, era stato l’avvocato personale di Donald nel caso legato alla pornostar Stormy Daniels, aggiungendo quindi conflitto di interessi a conflitto di interessi. Questo non vuol dire che Ghislaine non possa dire la verità, ma è ovvio che abbia obiettivi molto chiari in questa vicenda.

Le trascrizioni

Secondo le trascrizioni dell’interrogatorio pubblicate, l’ex fidanzata e collaboratrice di Epstein, ha detto di “non aver mai visto Trump in un contesto inappropriato. Non ha mai ricevuto un massaggio e con me è sempre stato cordiale, comportandosi da gentleman”. Possibile che sia andata cosi’, ma cos’altro potremmo aspettarci da una donna di quasi 64 anni condannata a 20 anni di prigione, da dove dunque nel migliore dei casi uscirebbe ultraottantenne, se il presidente non la graziasse? Se avesse davvero informazioni imbarazzanti su di lui, che interesse avrebbe a divulgarle? Meglio tenerle nascoste, per usarle come arma di ricatto. Ghislaine ha anche detto di “non credere che Epstein si sia suicidato”. Questo soddisfa le aspettative complottiste della base Maga, ma non imbarazza necessariamente Trump.

Maxwell però ha sostenuto che se Epstein è stato ucciso, si è trattato di un regolamento di conti interno alla prigione dove era detenuto, non un attacco esterno di qualcuno che voleva eliminarlo per tappargli la bocca. Infatti ha giurato che non esisteva una lista dei clienti, sollevando dalle preoccupazioni molti frequentatori del finanziere pedofilo che temono di poter essere ricattati.In spirito bipartisan, per cercare di non urtare nessuno, Ghislaine ha anche assolto Bill Clinton: “Era amico mio, non di Jeffrey. Non è mai stato sull’isola e non ha mai ricevuto un massaggio”, parola in codice che significava prestazioni sessuali. Maxwell, peraltro, ha testimoniato che lei stessa non ha mai visto nulla di eccepibile o disgustoso, probabilmente perché ciò serve a salvare anche lei, che quindi non sarebbe stata l’ape regina di in traffico sessuale.

Caso chiuso nel nulla, dunque, solo rapporti consensuali fra adulti: “Tutta questa storia è una caccia alle streghe, contro lui che era un essere orribile e faceva cose orribili”. Peccato che le testimonianze delle vittime confermino un’altra realtà, conclusa anche con un tragico suicidio, nel caso di Virginia Giuffrè.

Mark Epstein, il fratello di Jeffrey, parlando con Repubblica ha detto che non ha commenti sulle dichiarazioni di Ghislaine relative a Trump, perché non conosce i dettagli, ma sul suicidio non ha dubbi: “Non ho mai pensato che mio fratello si sia tolto la vita”. Jeffrey invece gli aveva detto di avere informazioni imbarazzanti su Donald, ma non possiamo certo aspettarci di saperle dal suo dipartimento alla Giustizia.

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