Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi. Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”. Israele riapre il valico di Kerem Shalom

Il valico di Rafah, ora sotto il controllo dell’esercito israeliano e attraverso cui passano gli aiuti per la popolazione civile di Gaza, dopo l’insistenza degli Stati Uniti (che hanno fermato la fornitura di bombe a Israele) è stato riaperto oggi.

Hamas fa sapere che a Est di Rafah sono in corso combattimenti con gli israeliani. Il media egiziano Al-Qahera News ha riferito che sono ripresi i colloqui al Cairo tra delegati di Qatar, Hamas, Egitto e Stati Uniti

Dossier – Sentieri di guerra

Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”

Usa fermano consegna bombe a Israele per timori su Rafah

Cinque mesi dopo il rilascio, ex ostaggio 84enne lascia l’ospedale

Alma Abraham, 84enne ex ostaggio di Hamas rilasciata durante lo scambio dello scorso novembre, è uscita oggi dall’ospedale di Soroka, dove è stata ricoverata in gravi condizioni per cinque mesi. “Non abbiamo trovato nulla di simile nella letteratura medica riguardo a persone in situazioni simili – ha dichiarato il direttore della terapia intensiva, Moti Klein, secondo quanto riporta Ynet – non abbiamo trovato una persona che ha affrontato una cosa del genere, sia fame che abusi sistematici. Noi pensiamo costantemente a quello che vivono quelli che sono ancora in prigionia”.

Hamas: “Quasi 35 mila morti a Gaza dall’inizio della guerra”

Almeno 34.844 palestinesi sono stati uccisi e 78.404 feriti a Gaza dal 7 ottobre. Lo ha riferito il ministero della Sanità nella Striscia, gestito da Hamas

Il sindaco di Tel Aviv cancella la Gay Parade di quest’anno

Il sindaco di Tel Aviv ha annunciato la cancellazione della Gay Parade, celebrazione culmine della settimana del Gay Pride, che si sarebbe dovuta svolgere in città nelle prossime settimane. ” Non è tempo per le celebrazioni – Ha scritto Huldai su X – 132 dei nostri figli e figlie sono ancora ostaggi a Gaza, il cerchio del dolore si allarga ogni giorno e ci troviamo in uno dei periodi più difficili per lo Stato di Israele”. Huldai ha detto che saranno organizzate manifestazioni alternative. Il Gay Pride a Tel Aviv è uno dei maggiori al mondo

Cinque mesi dopo il rilascio, ex ostaggio 84enne lascia l’ospedale

Alma Abraham, 84enne ex ostaggio di Hamas rilasciata durante lo scambio dello scorso novembre, è uscita oggi dall’ospedale di Soroka, dove è stata ricoverata in gravi condizioni per cinque mesi. “Non abbiamo trovato nulla di simile nella letteratura medica riguardo a persone in situazioni simili – ha dichiarato il direttore della terapia intensiva, Moti Klein, secondo quanto riporta Ynet – non abbiamo trovato una persona che ha affrontato una cosa del genere, sia fame che abusi sistematici. Noi pensiamo costantemente a quello che vivono quelli che sono ancora in prigionia

Unrwa: “Nessun aiuto passato finora dal valico di Kerem Shalom”

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che non sono ancora arrivati aiuti Gaza attraverso il valico riaperto di Kerem Shalom e che non c’è nessuno a riceverli da parte palestinese. I lavoratori sono fuggiti durante l’incursione di ieri della brigata di carri armati israeliani che ha occupato il vicino valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto

Hagari: “Presentato un piano per un anno di guerra a Gaza”

“Non inganneremo l’opinione pubblica: anche dopo che ci saremo presi cura di Rafah, ci sarà il terrorismo. Hamas si sposterà a nord e si riorganizzerà”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari al quotidiano Yedioth Ahronot aggiungendo che l’Idf ha “presentato un piano al governo per combattimenti a Gaza che dovrebbero durare un anno”.”Gaza – ha sottolineato – è forse uno dei teatri più difficili al mondo: sovraffollata e piena di tunnel”. “Andiamo incontro ad anni difficili e dovremo spiegarlo sia all’interno sia all’esterno”. Hagari ha quindi detto che l’Idf si è assunto la responsabilità per il “fallimento” del 7 ottobre

Australia contro invasione Rafah, devastante per i civili

Il ministro degli Esteri australiano, Penny Wong, ha ribadito a Israele la sua opposizione all’offensiva di terra israeliana a Rafah, denunciando potenziali effetti “devastanti” sui civili. “Più della metàdei 2,3 milioni di abitanti di Gaza si stanno rifugiando a Rafah, per sfuggire ai combattimenti altrove. Gli impatti sui civili palestinesi derivanti da un’operazione militare estesa sarebbero devastanti”, ha scritto su X. Canberra continua “a chiedere un cessate il fuoco umanitario per consentire il rilascio degli ostaggi e il libero afflusso degli aiuti” e sostiene “il continuo lavoro di Qatar, Stati Uniti ed Egitto per mediare un accordo”, ha concluso Wong.

Australia has been clear about our objections to a major Israeli ground offensive into Rafah, and we have reiterated this to Israel again today. pic.twitter.com/Rx1SAe5erC— Senator Penny Wong (@SenatorWong) May 8, 2024

Israele: “Continuiamo l’operazione antiterrorismo a Rafah est”

Truppe dell’Idf “stanno continuando l’operazione mirata di antiterrorismo per eliminare Hamas e smantellare le sue infrastrutture in specifiche aree di Rafah est”. Lo ha confermato il portavoce militare secondo cui “in numerosi combattimenti ravvicinati lo scorso giorno, i soldati hanno eliminato terroristi e scoperto strutture così come imbocchi di tunnel in molte località ad est di Rafah”. “Le truppe hanno cominciato il processo di smantellamento sia delle strutture terroristiche sia degli imbocchi dei tunnel. I soldati stanno operando con “raid mirati sul lato di Gaza del valico di Rafah”.

Idf: “Oggi vietati lavori agricoli in zone a ridosso di Gaza”

I lavori agricoli vicino alla barriera di sicurezza con Gaza non devono essere effettuati oggi. Lo ha stabilito l’Idf in base ad “una valutazione di sicurezza”. “Le attività all’esterno nelle comunità vicino la Striscia da 0 a 4 chilometri dal confine – ha aggiunto l’esercito – dovranno avere un permesso dalla Brigate regionale”. Nelle zone a ridosso della Striscia ieri sono risuonate più volte le sirene di allarme per i razzi da Gaza.

Hamas: “Combattimenti con truppe israeliane a est di Rafah”

Hamas ha reso noto che i suoi combattenti stanno combattendo contro le truppe israeliane a est di Rafah. Lo riportano i media internazionali e anche Haaretz ha riportato che l’Idf sta continuando ad operare nella parte orientale di Rafah. Secondo il Guardian, i residenti hanno detto che i combattimenti erano ancora in periferia. Gruppi armati di Hamas, Jihad islamica e Fatah hanno affermato in dichiarazioni separate che gli scontri a fuoco sono continuati a Gaza centrale mentre i residenti del nord di Gaza hanno riferito di bombardamenti di carri armati israeliani contro le aree orientali della città

Media Egitto: colloqui ripresi con tutte le parti

I colloqui per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sono ripresi al Cairo “con tutte le parti presenti”. Lo hanno riferito i media egiziani. Ieri nella capitale egiziana è arrivata una delegazione israeliana, e anche Hamas ha inviato una squadra per lavorare con Egitto, Qatar e Usa, impegnati da mesi nella difficilissima mediazione.

Media, missile antitank dal Libano centra casa nel nord di Israele

Un missile antitank lanciato dal Libano ha colpito una casa della cittadina Metulla nel nord di Israele a ridosso del confine. Lo hanno riferito i media secondo cui per ora non sono segnalate vittime.

Israele: “Riconoscere Stato Palestina è premio a Hamas e Iran”

“Riconoscere uno Stato palestinese dopo il 7 ottobre significa premiare Hamas che ha ucciso oltre 1.000 israeliani”. Lo ha detto il ministro degli esteri Israel Katz aggiungendo che “significa dare un premio al regime iraniano. Significa vivere con la possibilità di un altro 7 ottobre”. Secondo Katz, l’unica maniera per “promuovere la pace sono negoziati diretti nell’ambito di un processo di normalizzazione regionale”.

Haaretz: “Idf opera su confine a Rafah est ma non in città”

L’Idf sta continuando ad operare nella parte orientale di Rafah, soprattutto nelle zone adiacenti alla frontiera tra Gaza e l’Egitto. Lo ha riferito Haaretz secondo cui le forze speciali stanno setacciando l’area per individuare sia infrastrutture terroristiche sia tunnel con l’Egitto. Sempre secondo la stessa fonte, l’Idf non intende avanzare verso la città piena di sfollati palestinesi.

Media: previsto stamattina l’incontro tra il capo della Cia e Netanyahu

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e altri funzionari israeliani incontreranno stamani il capo della Cia, William Burns, alle 13.30 ora di Israele, le 12.30 in Italia. Lo riporta il Times of Israel che cita una fonte israeliana.

Idf, colpiti siti Hezbollah nel sud Libano

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito nella notte edifici militari di Hezbollah nei villaggi di Ayta ash Shab, Al Khiam e Maroun El Ras nel Libano meridionale. Nel mirino anche altri obiettivi nei villaggi libanesi di Hula, Aitaroun, Tayr Harfa e Jibbain.
Lunedì due soldati riservisti israeliani sono stati uccisi da droni esplosivi lanciati dal movimento sciita filoiraniano contro una postazione dell’esercito vicino a Metula, nel nord di Israele.

Appello Qatar, impedire “genocidio” a Rafah

Il Qatar ha esortato la comunità internazionale a impedire un “genocidio” a Rafah dove le truppe israeliane si apprestano a intervenire con un’operazione di terra. Doha ha lanciato un appello “per un’urgente azione internazionale per impedire che la città sia invasa e un crimine di genocidio sia commesso”.

Israele riapre valico Kerem Shalom

Israele ha riaperto il valico di Kerem Shalom a Gaza. Lo hanno riferito le autorità, precisando che i camion provenienti dall’Egitto sono già in fase di ispezione. Lunedì la Casa Bianca aveva fatto sapere che il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva concordato la riapertura del valico nella telefonata con il presidente americano Joe Biden.

Mar Rosso: Usa, abbattuti due droni e un missile lanciati da Houti

Il Centcom, il Comando centrale delle forze armate Stati Uniti, ha riferito su X che i ribelli Houti dello Yemen hanno lanciato tre droni e un missile balistico anti-nave verso il golfo di Aden. Due droni e il missile sono stati abbattuti mentre il terzo velivolo senza pilota si è schiantato in mare. Non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o mercantili.

Usa fermano consegna bombe a Israele per timori su Rafah

Gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di un carico di bombe dopo la mancata risposta di Israele alle “preoccupazioni” di Washington in merito all’annunciata offensiva su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto un alto funzionario militare americano. “Abbiamo sospeso la consegna di una spedizione di armi” a Israele “la scorsa settimana: si tratta di 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili”, ha detto la fonte dell’amministrazione Biden coperta da anonimato.

Media Gaza: di un’unica famiglia le sette vittime del raid israeliano, anche bambini

L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che il raid ha colpito un edificio residenziale nel quartiere orientale di Zeitoun. Le vittime apparterrebbero tutte alla stessa famiglia e tra loro ci sarebbero anche alcuni bambini, aggiunge la Wafa. Il bilancio dal 7 ottobre scorso nella Striscia di Gaza è di almeno 34.789 morti e 78.204 feriti, secondo il ministero della Sanità locale gestito da Hamas.

Sette morti e numerosi feriti in attacco israeliano a Gaza

Un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno sette persone e ne ha ferite molte altre a Gaza City. Lo rende noto l’ospedale locale al-Ahli, affermando che un attacco aereo contro un appartamento ha ucciso sette membri della famiglia al-Louh nella città settentrionale di Gaza. Alcuni testimoni, inoltre, hanno riferito di colpi d’arma da fuoco e di attacchi nel centro e nel sud della Striscia di Gaza, in particolare nell’area di Rafah.

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