Guerra Israele – Hamas, le notizie di oggi. Media: dieci morti in raid israeliano a Nord di Gaza. Tra le vittime anche bambini
Il premier palestinese Mohammed Mustafa è a Roma per l’incontro con il ministro degli Esteri e la premier Meloni. “Da parte nostra c’è sostegno all’Anp e ripartiremo con i finanziamenti all’Unrwa”, ha detto Tajani. La Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha ordinato a Israele di fermare l’offensiva militare a Rafah e ha sollecitato ad Hamas il “rilascio immediato e incondizionato” degli ostaggi israeliani a Gaza. Pochi minuti dopo, aerei da guerra hanno lanciato attacchi sul campo di Shaboura, nel centro di Rafah. Durissima la replica del ministro della destra radicale Ben Gvir: “Sentenza irrilevante, Corte antisemita, la risposta è occupare Rafah”. Washington cauta, il verdetto dell’Aia può diventare un’arma in più per fare pressione su Netanyahu.
Dossier – Sentieri di guerra
Meloni al premier palestinese: sostegno per il cessate il fuoco e rilascio ostaggi
Unicef: “A Gaza 20 neonati a rischio morte nell’ospedale Al-Aqsa”
Tajani: “L’Italia riparte con i finanziamenti all’Unrwa”
Media: attacco israeliano in Cisgiordania, ci sono vittime. “Palestinesi morti soffocati dai lacrimogeni”
Blinken chiama Gantz: allentare tensione in Cisgiordania
Unicef: a Gaza 20 neonati a rischio morte nell’ospedale Al-Aqsa
Le attrezzature sanitarie dell’ospedale Al-Aqsa di Deir el-Balah a Gaza non funzionano più, perchè non c’è carburante per farle funzionare o perché sono state danneggiate dai bombardamenti. I generatori di ossigeno vanno a singhiozzo e ciò mette a rischio della vita 20 neonati, tra i quali alcuni prematuri, accolti attualmente nella struttura. Se gli adulti malati o feriti possono essere curati dal personale sanitario che resiste sul pavimento dell’ospedale sempre più sovraffollato, i neonati hanno bisogno di un ambiente asettico e di incubatrici. “Gaza ha bisogno di più carburante adesso e di corridoi sicuri per gli operatori umanitari”, è l’appello che arriva dall’Unicef. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità è tornata a denunciare la grave mancanza di carburante e medicinali in diversi ospedali della Striscia, a causa della chiusura del valico di Rafah e il direttore dell’Oms, Tedros Gebreyesus, ha avvertito che l’accesso all’assistenza sanitaria si sta riducendo in tutta Gaza e che nel nord l’ospedale Kamal Adwan non funziona più.
Idf: decine di miliziani uccisi ieri a Jabalya
Le truppe israeliane che operano a Jabalya, nel nord di Gaza, hanno ucciso dozzine di uomini armati in combattimenti ravvicinati e attacchi aerei venerdì. Lo dice l’Idf dello Stato ebraico citato dal Times of Israel. Secondo quanto riferito, le truppe hanno localizzato e demolito siti di lancio di razzi ed edifici utilizzati da gruppi terroristici, insieme a depositi di armi. Tra le persone uccise ci sono agenti che avevano diretto attacchi contro le truppe e una cellula di cecchini di Hamas che aveva aperto il fuoco contro i soldati più volte negli ultimi giorni, secondo i militari. Nel frattempo, nel centro di Gaza, molti altri agenti sono stati uccisi in scontri con le truppe e nel bombardamento di carri armati, dice l’Idf. Sempre ieri, l’Idf ha riferito di aver ucciso una cellula che aveva aperto il fuoco contro le truppe a Rafah, nel sud della Striscia, e diversi ingressi di tunnel sono stati distrutti insieme a depositi di armi.
Soldato israeliano minaccia ammutinamento. Idf indaga
Un militare israeliano, a volto coperto, ha girato un video in cui esorta il ministro della Difesa Yoav Gallant a dimettersi, minacciando di rifiutarsi di eseguire gli ordini se il governo si tirerà indietro dalla guerra contro Hamas. Le forze armate hanno avviato un indagine sul filmato, che è stato condiviso online e costituisce “una grave violazione degli ordini e dei valori dell’Idf”. Il capo di Stato maggiore, Herzi Halevi, ha anche ordinato ai comandanti di parlare immediatamente con i loro subordinati in merito al video, a tutti i livelli, “data la gravità dell’incidente”.
Ong: raid di Israele a Homs, uccisi due miliziani di Hezbollah
Due miliziani di Hezbollah sono stati uccisi in un attacco avvenuto nella zona di Homs, nella Siria centrale. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sostenendo che “un drone israeliano ha lanciato due missili contro un’auto e un camion di Hezbollah vicino alla città di al-Qusayr, nella provincia di Homs, mentre erano in viaggio verso l’aeroporto militare di al-Dabaa, uccidendo almeno due combattenti di Hezbollah e ferendone altri”.
Meloni al premier palestinese: sostegno per il cessate il fuoco e rilascio ostaggi
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a palazzo Chigi il primo ministro palestinese, Mohammed Mustafa. La premier Meloni – informa una nota di palazzo Chigi – ha ribadito il sostegno italiano a tutti gli sforzi in atto per un cessate il fuoco sostenibile, il rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e un salto di qualità nell’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza. A quest’ultimo riguardo, è stato sottolineato – si aggiunge – il forte impegno italiano a favore della popolazione civile di Gaza anche attraverso ulteriori finanziamenti per l’iniziativa Food for Gaza.
Terminato l’ incontro tra Meloni e il primo ministro palestinese
È terminato, dopo poco meno di un’ora, l’incontro a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa.
Tajani: “Sullo Stato palestinese le scelte unilaterali non sono utili”
“Noi abbiamo detto che vogliamo che ci sia un negoziato che porti al mutuo riconoscimento tra Israele e lo Stato palestinese. Le iniziative unilaterali non sono utili alla soluzione del conflitto perché l’obiettivo principale è la pace che porti alla nascita di uno stato palestinese che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. Questo è per noi un percorso serio che possa favorire un processo di pace duraturo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’incontro con il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa.
Il primo ministro palestinese a Palazzo Chigi per incontrareMeloni
Il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa è giunto a Palazzo Chigi per il previsto incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ad accoglierlo il picchetto d’onore. Meloni lo ha ricevuto con una stretta di mano. Fuori da Palazzo Chigi il Tricolore, la bandiera dell’Ue e quella della Palestina
Tajani: “Sostegno all’Anp e impegno per una tregua a Gaza”
Nel suo incontro con il primo ministro e capo della diplomazia della Autorità nazionale palestinese Mohammed Mustafa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato il pieno sostegno del Governo italiano alla amministrazione palestinese. “Da parte nostra c’è pieno sostegno alla Anp. Siamo impegnati anche come presidenza G7 per lavorare per una stagione di pace, chiediamo con forza un immediato cessate il fuoco a Gaza. Abbiamo apprezzato molto la scelta di Roma come prima tappa del suo viaggio, un gesto di amicizia che ricambiamo pienamente”, ha detto Tajani, secondo quanto riporta una nota della Farnesina. Il ministro Mustafa ha risposto a Tajani “siamo molto fieri che la nostra visita in Europa sia iniziata dall’Italia. Apprezziamo il ministro Tajani, il suo impegno per la pace e per il processo politico”
Unicef: “A Gaza 20 neonati a rischio morte nell’ospedale Al-Aqsa”
Le attrezzature sanitarie dell’ospedale Al-Aqsa di Deir el-Balah a Gaza non funzionano più, perché non c’è carburante per farle funzionare o perché sono state danneggiate dai bombardamenti. I generatori di ossigeno vanno a singhiozzo e ciò mette a rischio della vita 20 neonati, tra i quali alcuni prematuri, accolti attualmente nella struttura. Se gli adulti malati o feriti possono essere curati dal personale sanitario che resiste sul pavimento dell’ospedale sempre più sovraffollato, i neonati hanno bisogno di un ambiente asettico e di incubatrici. “Gaza ha bisogno di più carburante adesso e di corridoi sicuri per gli operatori umanitari”, è l’appello che arriva dall’Unicef. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità è tornata a denunciare la grave mancanza di carburante e medicinali in diversi ospedali della Striscia, a causa della chiusura del valico di Rafah e il direttore dell’Oms, Tedros Gebreyesus, ha avvertito che l’accesso all’assistenza sanitaria si sta riducendo in tutta Gaza e che nel nord l’ospedale Kamal Adwan non funziona più
L’Idf apre un’indagine dopo che i post sui social mostrano truppe che bruciano il Corano e altri libri a Gaza
Le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato venerdì che la polizia militare sta indagando sugli incidenti in cui i soldati si sono filmati mentre bruciavano libri, tra cui un Corano, durante le operazioni nella Striscia di Gaza. I filmati dei roghi di libri sono stati ripresi dai soldati, caricati sui social media e successivamente diffusi da account palestinesi. Un video, che sarebbe stato girato nell’area di Rafah, mostrava un soldato che teneva in mano un Corano prima di gettarlo nel fuoco
[@tamerqdh] unveils alarming footage depicting Israeli soldiers burning Quran book within a mosque in Gaza.
The video captures a soldier tossing the Quran into flames as the mosque is set ablaze. pic.twitter.com/qTuYZ0rejm— Younis Tirawi | ???? (@ytirawi) May 21, 2024
Tajani: “L’Italia riparte con i finanziamenti all’Unrwa”
“Ho informato Mustafa (primo ministro palestinese ndr) che il governo ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi. Di questi, 5 milioni saranno destinati a Unrwa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha incontrato alla Farnesina il Primo Ministro e Ministro degli Esteri e degli Emigrati dell’Autorità Palestinese, Mohammed Mustafa
Yemen, Usa: abbattuto missile da crociera in zona Houthi
Le forze statunitensi hanno abbattuto giovedì sera un missile da crociera da attacco terrestre (Lacm) in un’area dello Yemen controllata dagli Houthi: lo ha annunciato su X Il Comando centrale militare degli Stati Uniti (Centcom). “È stato stabilito che il Lacm rappresentava una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione – si legge nel messaggio -. Queste azioni vengono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi mercantili, degli Stati Uniti e della coalizione”.
Media: attacco israeliano in Cisgiordania, ci sono vittime. “Palestinesi morti soffocati dai lacrimogeni”
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che un numero imprecisato di palestinesi è morto soffocato ieri sera nella parte meridionale della città Hebron, nel sud della Cisgiordania, in seguito ad un attacco israeliano con lacrimogeni e granate assordanti. La Wafa, che cita un suo corrispondente, aggiunge che i soldati hanno imposto il coprifuoco nella zona e hanno inasprito le restrizioni nei quartieri di Jaber, as-Salaymeh e Wadi al-Hasin.
Blinken chiama Gantz: allentare tensione in Cisgiordania
Antony Blinken ha parlato con il ministro israeliano Benny Gantz per discutere degli ultimi sforzi per raggiungere un cessate il fuoco nell’ambito di un accordo per liberare gli ostaggi e impedire che il conflitto si espanda in tutta la regione. Lo riferisce il dipartimento di Stato in una nota. Il segretario di Stato Usa ha ribadito la posizione del presidente Joe Biden su un’operazione a Rafah e ha sottolineato l’importanza di aumentare i livelli di assistenza umanitaria in tutta Gaza. Blinken ha anche sottolineato la necessità che Israele ed Egitto concludano i colloqui per riaprire il valico di Rafah il prima possibile. Il segretario di Statto americano ha, infine, sottolineato l’importanza di proteggere i civili e gli operatori umanitari a Gaza nonché di allentare le tensioni in Cisgiordania.
Sale a 35.857 bilancio palestinesi morti a Gaza
Un totale di 35.857 palestinesi sono stati uccisi e 80.293 feriti nella guerra di Israele a Gaza dal 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Sanità palestinese. Il bilancio delle vittime è probabilmente molto più alto con migliaia di corpi ritenuti sepolti tra le macerie degli edifici distrutti.
Egitto disposto a inviare aiuti a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom
L’Egitto ha annunciato di aver accettato di inviare a Gaza camion di aiuti umanitari e carburante attraverso il valico israeliano di Kerem Shalom per le Nazioni Unite. L’annuncio è giunto dopo una telefonata fra il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. L’accordo punta a invertire il drastico calo degli aiuti Onu che entrano nella Striscia da quando Israele ha lanciato l’offensiva sulla città meridionale di Gaza, Rafah, il 6 maggio scorso. Non è chiaro se ciò avverrà, poiché i funzionari delle Nazioni Unite affermano di non essere in grado di raggiungere il valico di Kerem Shalom per raccogliere gli aiuti in entrata, perché i combattimenti nell’area lo rendono troppo pericoloso.
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