Guerra Ucraina – Russia, le news del 29 agosto

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“Proposte folli da Bruxelles riguardo sia all’Ucraina che al Medio Oriente. La pericolosa furia dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri deve essere fermata”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto: “Non vogliamo più armi in Ucraina, non vogliamo più morti, non vogliamo l’escalation della guerra, non vogliamo nemmeno l’espansione della crisi in Medio Oriente. Pioggia di droni sull’Ucraina. Lo riferisce l’Aeronautica militare. Colpite diverse regioni del Paese. Nella notte udite esplosioni a Kiev. Prima era scattato un allarme aereo. Nella regione di Donetsk la situazione “è estremamente difficile, in particolare nella direzione di Pokrovsk”. Parole del presidente ucraino Zelensky nel suo messaggio serale, che ha aggiunto: “Aumenta il territorio sotto il nostro controllo in alcune aree vicino al confine con l’Ucraina. Grazie guerrieri”.

La guerra in Ucraina, cosa c’è da sapere?

Dossier – Sentieri di guerra | Due anni di guerra

Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

Kiev conferma: “F16 schiantato mentre respingeva attacco russo, morto il pilota”

Kiev: “Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche servono a Putin per minacciare il mondo con una catastrofe nucleare”

L’Ungheria: “Va fermata la follia di Borrell, niente più armi all’Ucraina”

Il Cremlino alla Ue: “L’uso dei proventi degli asset russi è un furto”

La Lituania: “Kiev non riceve più munizioni da giugno”

Kiev: molti impianti nucleari disconnessi dalla rete elettrica dopo gli attacchi russi di lunedì

Kiev: i russi controllano il 40% di Chasiv Yar, la città che apre la strada verso Kramatorsk

Attacchi di droni ucraini, evacuati quattro villaggi nella regione di Belgorod

Kiev comunica all’Aiea di aver spento quattro reattori

L’Ucraina ha dovuto spegnere temporaneamente quattro reattori nucleari a seguito di un attacco aereo russo. E’ quanto ha comunicato il governo di Kiev con una lettera all’Aiea, l’Agenzia atomica internazionale che, su richiesta ucraina, ha pubblicato la lettera. Durante il pesante bombardamento russo di lunedì i reattori 1,3 e 4 della centrale nucleare di Rivne sono stati sospesi dalla rete, comunicano gli ucraini

Borrell: “Mosca vuole annichilire la capacità elettrica di Kiev prima dell’inverno”

“La Russia vuole annichilire la capacità elettrica ucraina prima dell’inverno”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio informale Esteri

Kiev conferma: “F16 schiantato mentre respingeva attacco russo, morto il pilota”

L’F-16 di fabbricazione statunitense si è schiantato mentre respingeva un attacco russo contro l’Ucraina il 26 agosto: lo conferma lo Stato maggiore ucraino. La Cnn dice che l’esperto pilota ucraino Oleksiy Mes, noto come ‘Moonfish’, a bordo del caccia è morto ed è stato sepolto oggi. Secondo lo Stato Maggiore, durante la battaglia aerea, gli aerei F-16 “hanno dimostrato la loro elevata efficienza, quattro missili da crociera nemici sono stati abbattuti da armi aeree”. Tuttavia, durante l’avvicinamento al bersaglio successivo, la comunicazione con uno degli aerei si è interrotta. Più tardi si è scoperto che l’aereo si era schiantato e il pilota era morto

Wall Street Journal: “Un caccia F-16 Usa distrutto in un incidente”

Un caccia da combattimento F-16 di fabbricazione Usa in dotazione alle forze ucraine è stato distrutto a seguito di uno schianto. Lo ha detto un funzionario Usa al Wall Street Journal. L’incidente sarebbe avvenuto il 26 agosto, “poche settimane dopo l’arrivo in Ucraina dei primi aerei da combattimento americani”. Secondo un anonimo rappresentante delle autorità americane citato dal WSJ, l’F-16 non è stato abbattuto, ma l’incidente sarebbe avvenuto a causa di un errore del pilota

Kiev: “Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche servono a Putin per minacciare il mondo con una catastrofe nucleare”

“Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine sono più che semplice terrorismo contro i civili”, rappresentano “una decisione deliberata del regime di Putin di minacciare il mondo con una catastrofe nucleare”. Lo ha affermato Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram. “Quattro reattori delle centrali nucleari ucraine sono stati scollegati dalla rete durante un attacco russo lunedì, come riferisce l’Aiea. La Russia rappresenta una minaccia nucleare”, ha sottolineato su ‘X’ Yermak.

Borrell: abolire le restrizioni all’uso delle armi da parte dell’Ucraina

L’alto rappresentante per la Politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell ha invitato i 27 paesi del blocco a ritirare le limitazioni agli attacchi dell’Ucraina contro il territorio russo. “Le restrizioni sull’uso delle armi dovrebbero essere completamente abolite per l’autodifesa dell’Ucraina”, ha affermato prima dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, dove è prevista la partecipazione del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

L’Ungheria: “Va fermata la follia di Borrell, niente più armi all’Ucraina”

“Proposte folli da Bruxelles riguardo sia all’Ucraina che al Medio Oriente. La pericolosa furia dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri deve essere fermata”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto. “Non vogliamo più armi in Ucraina, non vogliamo più morti, non vogliamo l’escalation della guerra, non vogliamo nemmeno l’espansione della crisi in Medio Oriente. Ancora oggi sosteniamo il buon senso e la pace”, aggiunge.

Fonti europee: “Possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni Usa. Ritardi negli aiuti forzano Zelensky a trattare”

“Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d’uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l’Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l’offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane”. Lo dichiara all’ANSA un’alta fonte diplomatica europea.

Il Cremlino alla Ue: “L’uso dei proventi degli asset russi è un furto”

“Un furto” che avrà “sicuramente conseguenze legali”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha commentato l’annuncio dell’Alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell, secondo il quale già 1,4 miliardi di euro di proventi dai capitali russi congelati in Europa sono stati destinati all’Ucraina e ai Paesi europei che la riforniscono di armi. Lo riporta la Tass.

Mosca: conquistati due villaggi in Donetsk e Lugansk

Le truppe russe hanno conquistato altri due villaggi nell’est dell’Ucraina: Nikolaevka nella regione di Donetsk e Stelmakhovka in quella di Lugansk. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca.

La Lituania: “Kiev non riceve più munizioni da giugno”

“Da giugno l’Ucraina non riceve munizioni, i Patriots promessi non sono stati ancora consegnati. Allora io mi domando: non siamo anche noi parte del problema?”.
Lo ha detto Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri della Lituania. “Sappiamo che alcuni aiuti promessi nel 2023 saranno consegnati solo nel 2027, ma intanto i titoli di giornale sono usciti: creiamo una narrativa per dire ai nostri cittadini che combattiamo per il bene, ma poi quando si tratta di andare al sodo le cose cambiano. E Putin invece ha partner affidabili, come la Corea e l’Iran”.

Tajani: “Per l’Italia resta l’impegno a non usare le armi in Russia”

“Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l’uso delle armi italiane può avvenire solo all’interno dell’Ucraina”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

Lituania: “Europa aiuti Kiev, non sia complice della Russia. Finora non è stato fatto abbastanza”

“I nuovi attacchi su larga scala portati dalla Russia su tutta l’Ucraina devono farci chiedere se non siamo noi stessi parte del problema”. Lo ha affermato oggi, al suo arrivo a Bruxelles, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis. Il politico lituano ha a tal proposito sottolineato che i Paesi europei non hanno finora fatto abbastanza per fornire a Kiev il supporto militare nei modi e nei tempi necessari. Landsbergis ha inoltre aggiunto che, continuando a commerciare con la Russia, gli europei stessi forniscono a Mosca l’aiuto tecnologico necessario a continuare la guerra in Ucraina. “Solo ponendo fine a questa tortura, potremo aiutare Kiev a pore fine alla guerra”, ha aggiunto Landsbergis.

Kiev: molti impianti nucleari disconnessi dalla rete elettrica dopo gli attacchi russi di lunedì

Le autorità ucraine hanno fatto sapere che diversi impianti nucleari del paese sono stati disconnessi dalla rete elettrica dopo gli attacchi russi di lunedì.

Kiev: i russi controllano il 40% di Chasiv Yar, la città che apre la strada verso Kramatorsk

Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. Lo riferisce Andriy Polukhin, portavoce della 24a Brigata meccanizzata ucraina, citato da Rbc-Ucraina. “Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale, circa il 40% della città”, ha detto Polukhin spiegando che se Chasiv Yar viene catturata, le forze russe otterranno un vantaggio tattico sulle alture sopra le città di Kostiantynivka, Druzhkivka e Kramatorsk, così come sulle rotte logistiche ucraine. Secondo Polukhin, Chasiv Yar è stata distrutta in modo simile a Bakhmut e Avdiivka. “Sono solo rovine”, ha detto.

L’Ungheria: porre fine alla follia della guerra in Ucraina. Gli attacchi in Ráussia aumentano le chance di escalation

“È brutale vedere sulle piattaforme di condivisione video i filmati di poveri ucraini che vengono portati al fronte, dove la maggior parte di loro rischia una morte quasi certa. Dobbiamo porre fine a questa follia e quindi alla guerra in Ucraina”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjßrtó, arrivando a Bruxelles dove prenderà parte al Consiglio Esteri informale. “Se verranno portate sempre più armi in questa regione, se verranno sferrati attacchi in profondità nel territorio russo, il pericolo di un’escalation aumenterà e questa guerra diventerà ancora più grave” ha avvertito, ribadendo la posizione del governo ungherese “favorevole alla pace” in Ucraina. La riunione odierna, originariamente in programma a Budapest, si tiene nella capitale belga in risposta alla “missione di pace” lanciata dal primo ministro ungherese, Viktor Orbán, in concomitanza con l’avvio della presidenza ungherese del Consiglio dell’Ue lo scorso luglio. L’iniziativa non era stata coordinata con gli altri Stati membri dell’Ue e non rifletteva la posizione comune sull’invasione russa dell’Ucraina.

Borrell: l’operazione nella regione di Kursk è un colpo alla narrazione di Putin

“Gli ucraini hanno mostrato molta audacia strategica di lanciare attacchi all’interno del territorio russo. Questa operazione ha inferto un duro colpo alla narrazione di Putin su questa guerra. Ma allo stesso tempo, la Russia continua ad attaccare i civili e le infrastrutture civili”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio informale Esteri a Bruxelles.

Borrell: “Rimuovere le restrizioni sulle armi date a Kiev”

“Le restrizioni all’uso delle armi date all’Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles per il consiglio informale Esteri.

Attacchi di droni ucraini, evacuati quattro villaggi nella regione di Belgorod

Le autorità locali di Belgorod, regione russa al confine con l’Ucraina, hanno deciso l’evacuazione di quattro villaggi per via della “situazione operativa tesa” che si registra nella zona presa di mira da raid con droni ucraini. I villaggi interessati al provvedimento, ha fatto sapere il governatore Vyacheslav Gladkov, sono: Prooz, Dronovka, Stary Khutor e Pavlovka.

Kiev: “Rraffica di droni russi sull’Ucraina”

L’Aeronautica militare ucraina segnala che nella notte le forze russe hanno lanciato droni kamikaze su diverse regioni del Paese.
Oltre alla città di Kiev sono state prese di mira la stessa regione della capitale, la regione di Sumy (nord-est), la regione di Mykolaiv (sud), la regione di Kharkiv (est), quella di Dnipropetrovsk (est) e quelle di Chernihiv (nord), Poltava (centro-est), Cherkasy (centro) e Vinnytsia (sud).

Esplosioni nella notte a Kiev

Esplosioni sono state sentite nella notte a Kiev: lo riporta un corrispondente di Rbc-Ucraina, secondo il quale in precedenza un drone d’attacco russo si stava dirigendo verso la capitale.
Le esplosioni sono avvenute intorno alle 4:21 (le 3:21 in Italia). Nella città è in vigore da più di due ore un’allerta aerea per il pericolo di un attacco da parte delle forze russe.

A Kiev scatta allarme aereo per rischio attacco droni russi

Un allarme aereo è scattato a Kiev a causa della minaccia degli attacchi droni russi registrati nella regione. Lo riferisce RBC-Ucraina citando l’Amministrazione militare della città di Kiev (KMVA). L’amministrazione ha esortato i residenti di Kiev a rimanere in luoghi sicuri.

Zelensky, aumenta territorio russo sotto controllo

Le forze di difesa ucraine continuano a prendere il controllo di alcuni territori sul territorio della Federazione Russa. Lo afferma il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio serale.
“Aumenta il territorio sotto il nostro controllo in alcune aree vicino al confine con l’Ucraina. Grazie, guerrieri! Questo è ciò che aiuterà a riportare a casa molti dei nostri cittadini dalla prigionia russa”

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