Parigi, a processo Dahbia Benkired: uccise la piccola Lola. Rischia l’ergastolo non riducibile
Attesa oggi la sentenza per la ventisettenne Dahbia Benkired, accusata di aver stuprato, torturato e assassinato la piccola Lola Daviet, 12 anni. Per lei la procura di Parigi ha chiesto l’ergastolo non riducibile. La ragazza fu uccisa nel 2022 dopo essere uscita da scuola a Parigi.
Benkired, originaria di Algeri, non ha mai negato le sue responsabilità per i fatti, pur cambiando versione più volte. Era nel Paese dal 2019, destinataria di un provvedimento di espulsione che non è mai stato eseguito.
Al processo non ha mostrato alcun segno di empatia per Lola nè per i suoi familiari, e ha raccontato di essersi accanita sulla giovane per vendicarsi del “male” che il suo compagno le aveva fatto. La donna ha obbligato Lola a spogliarsi per poi violentarla, legarle i polsi e le caviglie, accoltellarla e chiuderla in una valigia.
In aula, la ragazza è stata descritta dalla madre Delphine Daviet come “allegra” e “felice di vivere”, che “non mancava mai di rispetto agli adulti” e che “aveva un carattere forte”. Daviet ha definito Benkired “diavolo” e “mostro”. Il padre di Lola, invece, è morto dopo la perdita della figlia.
Nonostante siano stati appurati disturbi psichici dalle perizie psichiatriche eseguite sulla donna, Benkired non è mai stata considerata incapace di intendere e volere quando ha commesso l’omicidio: era pienamente consapevole di ciò che stava facendo.
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